Ricche di vitamine e minerali, con un elevato contenuto di grassi polinsaturi e un’alta concentrazione di proteine e fibre, le alghe sono un alimento essenziale in Giappone, dove se ne consumano 300 tonnellate all’anno.
In realtà il loro utilizzo continua a crescere in tutto il mondo. Sono infatti considerate uno dei cibi del futuro, perché nutrienti e sostenibili: coltivarle costa poco, richiede poca energia e non consuma terreni agricoli.
Anzi, permette di sfruttare al meglio parte di quel 70% di superficie terrestre che è ricoperta di acqua. Le alghe si propongono quindi come una valida alternativa alle classiche proteine di origine animale (carne, formaggi), la cui produzione ha invece un forte impatto sul pianeta.
Novel food non solo per la linea
Insieme ai microrganismi e agli insetti, fanno parte dei “nuovi cibi” che hanno ottenuto il via libera dall’Unione Europea per essere venduti in tutto il vecchio continente (trovi l’elenco completo dei novel food digitando ec.europa.eu/food/safety/novel_food/catalogue_en.).
L’universo delle alghe è tutto da scoprire (ce ne sono circa 25.000 specie). Quelle utilizzate per l’alimentazione sono conosciute soprattutto per il loro effetto sulla tiroide: stimolano il metabolismo a bruciare più calorie e aiutano così a mantenere il peso-forma.
Ma i benefici delle alghe non si fermano al loro effetto dimagrante. Sono tantissimi, e diversi varietà per varietà.
Ci dà una mano a scoprirli la dottoressa Paola Anselmi, biologa nutrizionista esperta in nutrizione vegetariana. «Tanto per iniziare, sono molto apprezzate per la loro ricchezza di B12, la “vitamina dell’energia”, fondamentale per formare nuovi globuli rossi, per rinnovare le cellule del sistema nervoso e per sintetizzare il Dna», spiega la nostra esperta.
Azione detox e antiossidante
«Le alghe, specialmente quelle rosse, sono ricche di acido alginico, prezioso per limitare l’assorbimento dei grassi e soprattutto per favorire l’eliminazione dal corpo dei metalli pesanti, come il piombo, che possono causare intossicazioni pericolose per la nostra salute», aggiunge la nostra consulente.
La spirulina, invece, è indicata soprattutto come integratore. È, per esempio, una fonte di ferro molto digeribile e altamente assimilabile. Vanta un contenuto di calcio biocompatibile, facile da assimilare e subito disponibile per ossa e denti.
Fornisce percentuali altissime di proteine, che la rendono insostituibile per vegetariani e vegani e molto utile per chi fa sport e ha bisogno di “ricostruire”, naturalmente, i muscoli. Infine, contiene un mix di sostanze antiossidanti indispensabili per proteggere le cellule dall’azione pro-invecchiamento dei radicali liberi.
Benefici provati per la salute
Uno studio della Harvard School of Public Health di Boston ha evidenziato che un consumo regolare di alghe riduce dell’80% il rischio di sviluppare un tumore al seno. Ma non è tutto.
«Una recente ricerca, pubblicata dall’Us National Institute of Health, il massimo organismo statunitense in fatto di salute, ha dimostrato che le alghe brune sono ricche di fucoidani, degli ottimi fluidificanti del sangue: ostacolano la formazione di coaguli e abbassano le probabilità di avere un ictus», commenta la dottoressa Anselmi.
Protezione per pelle e occhi
Un’indagine scientifica giapponese ha messo in luce come alcune alghe tipiche dell’Estremo Oriente, ricche di fucoxatina, un pigmento naturale presente soprattutto nelle varietà brune, proteggano dal fotoinvecchiamento, limitando la formazione di macchie da iperpigmentazione e aiutando la pelle a mantenere una buona idratazione.
«L’effetto protettivo della fucoxatina coinvolge anche gli occhi: rallenta l’opacamento del cristallino e previene le complicanze dopo l’operazione per la cataratta», precisa l’esperta in alimentazione vegetariana.
Un altro studio del Paese del Sol Levante, dedicato esclusivamente alle alghe d’acqua salata, ha scoperto che la ricchezza di vitamine, aminoacidi, sali minerali e antiossidanti rallenta l’invecchiamento della pelle, rendendola più resistente e più forte.
«L’effetto, poi, si riverbera sui capelli, che rinforzati dalle radici sono più sani e lucenti», puntualizza la dottoressa Paola Anselmi.
Difese più forti
Tutte le alghe proposte in questo servizio sono naturalmente ricche di acidi grassi, con una preziosa funzione antinfiammatoria e antiossidante, capace di migliorare le difese immunitarie.
«Contengono, poi, molte fibre, quindi hanno un alto potere saziante e un leggero effetto lassativo, utile per chi soffre di intestino pigro», afferma la nostra esperta. Insomma, il futuro delle alghe è in tavola.
1. Alga Nori (Porphyra Umbilicalis)
Si trova soprattutto nell’Oceano Atlantico. Ha un contenuto molto alto di zinco, rame, manganese e selenio, che ottimizzano il metabolismo. Ha un sapore delicato.
Dopo la scottatura in acqua bollente, può essere abbinata a pesce e formaggio o unita alle zuppe.
2. Alga Dulse (Palmaria Palmata)
È un’alga dal colore rosso molto intenso, tipica del nord Atlantico. Contiene 112 tra oligoelementi e minerali, in particolare potassio. Aiuta l’assorbimento del ferro e ottimizza la formazione di tessuto osseo.
Ha un sapore un po’ piccante ed è ottima nelle zuppe o, dopo un breve ammollo, nelle insalate.
3. Spaghetti di mare (Himathalia Elongata)
È un’alga bruna oceanica, con le foglie carnose, simili ai fagiolini. È un’ottima fonte di vitamine C ed E, ma anche di potassio, manganese, fosforo, selenio e iodio.
Regola il funzionamento della tiroide e aiuta il corpo ad adattarsi ai cambiamenti di temperatura. Da provare fritta in pastella.
4. Alga Kombu (Laminaria Digitata)
Diffusa soprattutto nel nord Atlantico, è un’alga bruna rcca di iodio, ferro, magnesio e potassio.
Ha un effetto detossinante e lassativo, rinforza il sistema immunitario e stimola il metabolismo. È perfetta per lessare i legumi (li rende digeribili e riduce l’effetto gonfiore).
5. Lattuga di mare (Ulva Lactuca)
Verdissima, simile alle foglie dell’insalata, è tra le alghe più diffuse del Mediterraneo. Fonte di calcio, ferro e clorofilla, è indicata come integratore per chi segue una dieta vegana.
Si può consumare cruda (se la raccogli fresca sulle nostre spiagge) o scottata e aggiunta alle salse per il pesce.
6. Alga Arame (Eisenia Bicyclis)
È un’alga bruna del Pacifico, raccolta soprattutto in Perù e in Giappone.
È una riserva di betacarotene (antiossidante) e di iodio, rame, ferro, potassio e zinco (che aiutano il rinnovamento cellulare). Va prima reidratata e poi cucinata con verdure miste, tofu, tempeh.
7. Alga Hijki (Sargassum Fusiforme)
Arriva dal Giappone ed è un’alga bruna che ha foglie scure, di forma cilindrica. Racchiude una gran quantità di oligoelementi e minerali, in particolare calcio.
Ammollata in acqua fredda diventa un ottimo ingrediente da saltare, in padella, con un mix di verdure. Si può aggiungere anche alle zuppe.
8. Alga Wakame (Undaria Pinnatifida)
Vive nelle acque più fredde dell’Oceano Pacifico. Le sue foglie a forma di lancia contengono tutti gli aminoacidi essenziali, sali minerali, oligoelementi, acido folico.
È perfetta per nutrire pelle, capelli e unghie, stimola il metabolismo, riequilibra il rapporto acido-basico dell’organismo. È ok per insalate (va prima scottata), zuppe e creme.
9. Spirulina (Artrhospira Platensis)
Vive nelle acque salate dei laghi del Messico e del Ciad. È ricchissima di vitamine PP e C, che potenziano il sistema immunitario, fanno sentire meno la stanchezza e aiutano il recupero dopo uno sforzo intenso.
È fonte anche di potassio, che .regolarizza la pressione arteriosa Si usa in polvere, al posto del sale.
10. Carragheen (Chondrus Crispus)
È un’alga a forma di cespuglio, che arriva soprattutto da Carragheen, località irlandese da cui prende il nome.
Ricca di mucillagini, minerali e vitamine C e del gruppo B attenua la tosse e idrata la pelle. In cucina si usa come addensante.
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Articolo pubblicato sul n. 24 di Starbene in edicola dal 30/5/2017