Yolo: i segreti per vivere meglio

Vivere il presente senza rimuginare sul passato né temere il futuro, cercando di cogliere le opportunità. Ecco come riuscirci



di Barbara Gabbrielli

C’è una nuova parola che, dopo essersi fatta largo sui social, è entrata anche nell’edizione aggiornata dell’Oxford English Dictionary. È Yolo, un acronimo che sta per You only live once, cioè si vive una volta sola.

Le celeb d’oltreoceano la usano a man bassa (di recente soprattutto per giustificare gli interventi di chirurgia estetica) e i Millennial l’hanno trasformata nel proprio mantra, tanto che in poco tempo è diventata uno degli hashtag più usati.

È un invito a cogliere le opportunità, a divertirsi. Può apparire puro e semplice edonismo, ma sotto questa superficie c’è anche qualcosa di più.

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Yolo non è altro che la versione 2.0 di un grande classico: il carpe diem di Orazio, celebrato anche nell’indimenticabile film con Robin Williams L’attimo
fuggente. È un’esortazione a vivere il presente, senza rimanere agganciati al passato o tentare di proiettarsi nel futuro.«La vita scorre continuamente, arriva ed è sempre nuova. Siamo costantemente in diretta: in questo senso si vive una volta sola», conferma la psicoterapeuta Katia Vignoli.

«Ecco perché cogliere l’attimo è il modo più intelligente di prendere le redini del tempo, anziché subirlo». Ogni istante è unico e irripetibile: non viverlo consapevolmente non significa solo perderlo per sempre, ma anche, forse, lasciarsi scappare delle occasioni importanti.

«Proviamo a pensare al tempo come a una successione di stanze», suggerisce Vignoli. «Ognuna di esse è un attimo, uno spazio che ci accoglie e che ci dà la possibilità di concentrarci su qualcosa, anche semplicemente bere un caffè, come se non esistesse altro.

Se ci dedichiamo totalmente al gesto che stiamo facendo in quel momento, senza farci prendere dall’ansia di quello che dovremo fare dopo o di ciò che non abbiamo fatto prima, ci sentiremo più in sintonia con noi stessi e non sempre in ritardo, aggrediti dai condizionamenti esterni, affaticati da interminabili pianificazioni. E saremo anche più efficaci nel raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati». 

1 VIVI IL PRESENTE

Cogliere l’attimo, vivere quello che ci sta accadendo qui e ora non è solo un’abilità innata. «È un vero e proprio atteggiamento mentale che va allenato, soprattutto in un mondo che ci inonda di stimoli e ci spinge all’insoddisfazione», spiega Gianluca Antoni, psicoterapeuta e coach.

E allora, se ti capita di rimuginare sul tuo passato o di temere il futuro, o più semplicemente se ti succede di fare tante cose insieme, di rimandare o progettare troppo, concentrati su di te. 

>chiediti come stai - «Bastano poche semplici domande da porre a noi stessi per migliorare la consapevolezza di ciò che ci sta accadendo in un determinato momento », spiega il dottor Antoni. Come ti senti? Di che cosa hai voglia? Qual è il tuo stato d’animo? Sono interrogativi come questi, quelli che ti aitano a concentrarti sul presente e a liberare la mente dai pensieri inutili.

>ascolta le tue sensazioni  -«Il corpo ci invia messaggi inequivocabili e stimoli che aiutano a vivere momento per momento assaporando l’azione che stiamo compiendo », aggiunge lo psicoterapeuta. Le percezioni sono solo tue e sono indipendenti dalle influenze esterne,che invece spesso condizionano le tue scelte.

2 ELIMINA GLI OSTACOLI 

Dentro all’attimo ci stanno l’occasione, l’opportunità,  il treno da prendere in corsa senza tanto tempo a disposizione per pensare se è quello giusto o meno. Davanti a una nuova possibilità è normale soffermarsi a valutare come questa influenzerà il tuo futuro. Di solito sono due gli atteggiamenti con i quali si può affrontare un cambiamento: il desiderio o la paura.

Il primo ti fa vedere solo i lati positivi, la seconda ti rende resistente, impermeabile alle opportunità e incapace di seguire l’intuito. Se non ti senti mai pronta a cambiare strada, a cogliere l’occasione, prova a sconfiggere i “nemici” dell’immediatezza attraverso i suggerimenti di Nicola Giaconi, psicoterapeuta specializzato in career coaching.

>la paura del giudizio - «Essere ipersensibili all’idea che gli altri possono farsi di noi e delle nostre scelte ci può bloccare», spiega Giaconi. «Per sconfiggere questa paura, occorre anzitutto pensare che i giudizi sono solo pensieri e non hanno effetto su di noi, non possono farci male. Inoltre sarebbe meglio smettere di confrontare la nostra vita con quelle degli altri, soprattutto sui social, dove tutti appaiono brillanti e vincenti».

>l’eccesso di implicazioni - «Quando dobbiamo prendere una decisione o semplicemente compiere un’azione, molti di noi si caricano di un bagaglio pesantissimo: quello delle implicazioni», prosegue l’esperto. «Ci prefiguriamo conseguenze eccessive, effetti a lunghissimo termine, scenari catastrofici. Così finiamo per non fare niente.

Liberarci da questi pensieri ci farà capire che le azioni invece ono semplicissime. Basta compierle. Perché la paura è come un acquazzone: passa in fretta». 

>la mancanza di buoni esempi - «Le neuroscienze lo hanno confermato: il 70% dei nostri comportamenti è abitudinario e nasce dall’imitazione», spiega Giaconi. «Quindi è importante circondarsi di persone positive, costruttive e aperte alle novità».

3 INDIVIDUA I TUOI VALORI

«Prima di passare all’azione, occorre avere ben chiari i propri ideali e il proprio progetto di vita», prosegue Antoni. «L’attimo non va semplicemente colto al volo ma anche sfruttato nel modo giusto, in armonia con il nostro stile di vita».

Per esempio, cedere a un tradimento pensando che in fondo si vive una volta sola non può che essere controproducente, se credi profondamente nell’importanza della lealtà. Oppure, accettare un’offerta di lavoro allettante non sempre è la cosa migliore, se ti sei posta degli obiettivi a mediolungo termine nella tua professione attuale.

SOS RIPENSAMENTI

Rimorsi e rimpianti sono l’altra faccia dell’attimo fuggente. Gianluca Antoni suggerisce due antidoti.

>Ti sei buttata ma è andata male? «Per allontanare il rimorso, punta i riflettori sul coraggio che hai dimostrato e sulle risorse che hai messo in campo», dice l’esperto. «E perdonati. La prossima volta andrà meglio».

>Non hai colto l’occasione e ora te ne penti? «Rimpiangere ciò che non hai scelto è inutile», osserva Antoni. «Trai piuttosto insegnamento dalla tua insoddisfazione».

Articolo pubblicato sul n.47 di Starbene in edicola dall'8/11/2016

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