Wild Sisters United, come risvegliare l’anima tribale delle donne

Si chiama Wild Sisters United, la community che rende unite, solidali e creative le donne aiutandole a esprimere la loro parte più ancestrale e “selvaggia”. Ce ne parla la sua fondatrice



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Quando le donne si radunano in cerchio, succede sempre qualcosa di magico. È questo il concetto che anima Wild Sisters United, un nuovo movimento olistico al femminile, riunito attorno alla coach e insegnante di Kundalini Yoga Julie Pedroni, meglio nota come @gipsyjungle su Instagram. L’esperta in discipline olistiche si propone di risvegliare l’istinto nelle donne, sempre più indaffarate e distratte da mille impegni, per riportarle a una maggiore consapevolezza e creatività nella vita di tutti i giorni. Lo scopo è quello di ridare voce alla propria parte più «selvaggia» e ancestrale spogliandosi delle maschere che siamo abituate a indossare tutti i giorni. In che modo? Lavorando sull’istinto e la spontaneità grazie a meditazioni e antichi rituali, da condividere insieme, ognuna con la propria storia e le proprie fragilità. Come ci racconta la coach in questa intervista.


Che cos’è Wild Sister United?

Nel 2017 ho sentito l’esigenza di creare una community al femminile per riscoprire i valori della donna, che spesso vengono repressi a causa delle circostanze della vita. Non si tratta di un movimento femminista o ideologico, ma semplicemente di un modo per risvegliare il proprio istinto originario come nelle antiche comunità tribali e matriarcali. Poi, sono diventata mamma, c’è stata la pandemia e, nel 2021, mi è stato diagnosticato un inizio di sclerosi multipla e sono stata operata per un tumore al seno. Oggi sono in ripresa e pronta a realizzare i progetti in sospeso, a partire da questo nuovo cerchio di donne, riunite per celebrare la creatività, l’istinto e la propria natura selvaggia. Il primo retreat è stato lo scorso ottobre, ma seguiranno tanti altri incontri itineranti durante l’anno (gli appuntamenti verranno aggiornati sulla pagina Instagram @wildsistersunited e sul sito wildsistersunited.com) e un nuovo retreat in primavera perché, per le date, si segue il ciclo lunare.


Che significato ha il cerchio per voi?

Nei nostri incontri le insegnanti tengono le masterclass, ma sono loro stesse delle partecipanti di altre lezioni, andando a creare un movimento circolare di dare e avere. In un cerchio, le persone sono equidistanti e ognuna dà il suo contributo. È proprio un modo per sentirsi parte integrante di una comunità.


Le donne sanno ancora essere solidali?

Io ho sempre guardato con ammirazione la capacità di supportarsi a vicenda dei gruppi maschili. Spesso, invece, le donne hanno più riserve e sono meno dirette. C’è quindi l’esigenza di abbandonare le maschere e mettersi a nudo per guardarsi con le proprie diversità e difetti, che possono poi diventare i nostri punti di forza.


Quali sono le pratiche proposte da WSU?

La cerimonia del cacao, che si ispira ai riti delle antiche popolazioni del Meso America. Maya, Inca e Atzechi utilizzavano il cacao come bevanda cerimoniale. Come sappiamo, ha delle proprietà stimolanti che infondono benessere grazie alla teobromina, coinvolta nella produzione degli ormoni della felici- tà. Durante il rituale, accompagnato da meditazioni, canti e suoni musicali, beviamo il cacao crudo centroamericano, mescolato con alcune spezie. La cerimonia del tè, invece, ha origini a Taiwan ed è una meditazione di gruppo mediante la preparazione e la degustazione della bevanda, che richiede movimenti lenti e circolari, quasi ipnotici. Il tutto, accompagnato da musiche che vanno ad abbassare il battito cardiaco e predispongono ala meditazione. Anche il kundalini, uno yoga esoterico che risveglia l’energia attraverso il canto dei mantra e alcune precise sequenze (i kriya), è una pratica che agisce su vari fronti: dal potenziamento del sistema immunitario alla gestione della rabbia.


Che cosa si portano a casa le donne che partecipano agli incontri?

La consapevolezza del proprio valore intrinseco e del potere che hanno in quanto donne. Due virtù da portare in mezzo al mondo a testa alta, con grande rispetto e orgoglio per se stesse e tutte le altre donne.


Seguendo le fasi lunari

Tra le pratiche che la community olistica propone per le donne di tutte le età c’è il Moon cycle, l’energia ciclica femminile. La luna e le sue quattro fasi principali, infatti, condizionano fortemente l’energia, tanto che la ciclicità lunare e quella mestruale sono profondamente connesse. Grazie a un tipo di meditazione dedicata, è possibile lavorare su se stesse e tirare fuori il meglio di sé a seconda della fase del ciclo lunare. Specializzata in questo percorso è l’insegnante di yoga e personal trainer Beatrice Mazza (beatricemazza.it), che costruisce percorsi personalizzati di crescita consapevole.



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