Distingui le emozioni
Dal punto di vista scientifico, il termine stress significa tensione mentale e fisica. «Di per sé è uno stato fisiologico normale che l’individuo utilizza per rispondere agli stimoli dell’ambiente, quindi è una parte inevitabile della nostra esistenza », spiega la dottoressa Gosio. «Tutta la vita è un allenamento allo stress e non esiste un’epoca più stressante di altre. Solo che oggi allo stress si dà sempre una connotazione pessimistica. Ma non è così.
Bisogna, infatti, distinguere l’eustress, che è positivo, dal distress, che è negativo. Il primo è l’eccitazione necessaria per superare una prova che ci conduce all’obiettivo e non andrebbe evitato: penso a quando ci viene chiesto uno scatto di reni per assumersi nuove responsabilità. Ma, in questo caso, la fatica, l’ansia che accompagna la sfida ci permettono di crescere professionalmente. Certo, si può anche sentirsi schiacciati dalle tante ore di lavoro, ma è sbagliato dire: “Sono stressata”, semmai la definizione giusta è: “Sono stanca”.
Il distress, invece, è la conseguenza di difficoltà emotive, come amarezza, delusione, rabbia, frustrazione che andrebbero indagate». Un carico emotivo, insomma, che ci fa spostare il problema. «E viene automatico chiamarlo stress, con una sola parola si getta un grido di dolore, di protesta», continua la dottoressa Gosio. «Una lamentela, poi, che viene capita e condivisa con gli altri perché lo stress è socialmente più riconosciuto del piacere».