Ho scoperto di avere un raro tumore neuroendocrino del pancreas. Uno di quelli che se non li prendi per tempo, non è un simpatico convivente da avere all’interno del proprio corpo.
A fare questa dichiarazione dalla sua pagina Instagram è stato il noto rapper Fedez, che nei giorni scorsi ha subito un intervento chirurgico. Un tumore, il suo, che non fa parte di quelli noti ai più. E che per questo, ha sollevato parecchie curiosità.
La forma di tumore di cui soffre Fedez fa parte della vasta famiglia di tumori neuroendocrini o NET, dall’inglese Neuro-Endocrine Tumors. «Sono un gruppo eterogeneo di neoplasie che possono avere origine dalle cellule neuroendocrine», spiega Saverio Cinieri, Presidente AIOM, Associazione italiana di oncologia medica.
«Si tratta di cellule presenti in quasi tutti gli organi e apparati. Proprio per questo, i tumori neuroendocrini possono aggredire qualsiasi zona del corpo». Oltre al pancreas, come nel caso del rapper, le sedi più frequenti sono l’apparato intestinale, i polmoni, la tiroide.
Come si fa la diagnosi
I tumori neuroendocrini aono quasi sempre asintomatici. Per questo, la diagnosi avviene per lo più in caso di analisi del sangue alterate. Per fare un esempio, i tumori neuroendocrini del pancreas possono associarsi a ipoglicemia e iperglicemia, causati da importanti oscillazioni verso l’alto e verso il basso dell’insulina, in chi non ha mai sofferto di diabete.
«Per questo in caso di sospetto è importante rivolgersi a un Centro oncologico, dov’è possibile un approccio multidisciplinare», continua il professor Cinieri. «La diagnosi infatti è spesso il frutto dello sforzo di più specialisti». Queste forme tumorali possono essere associate anche a forme genetiche familiari come la MEN1, Neoplasia endocrina multipla, la VHL, sindrome di Von Hippel, e la NF1, Neurofibromatosi.
«È raro, certo, ma non impossibile e per questo molte volte vengono effettuate anche le indagini per escludere questa possibilità. E se il paziente risulta positivo, le indagini vanno allargate anche ai familiari, che quindi andranno tenuti sotto stretto controllo per una eventuale diagnosi precoce di un tumore neuroendocrino».
L'intervento chirurgico
Fedez è stato operato, con l’asportazione del lembo di pancreas aggredito dalla malattia. «L’intervento chirurgico è sempre il nostro primo obiettivo, perché significa il più delle volte che il tumore è stato diagnosticato precocemente, a uno stadio iniziale», dice il professor Cinieri.
«E questo vuol dire sopravvivenza elevata. Ma oggi non bisogna disperare neppure in caso di diagnosi in uno stadio elevato, oppure di ripresa della malattia a distanza di anni. La ricerca ha fatto grandi passi in avanti, e abbiamo a disposizione terapie mirate. Abbiamo farmaci cosiddetti a bersaglio, cioè in grado di colpire direttamente la massa tumorale, tecniche come l’embolizzazione e la termoablazione epatica e terapie radiorecettoriali, che consistono nell’iniettare sostanze che puntano a distruggere solo le cellule oncogene».
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