Nervosismo: perché abbiamo i nervi a fior di pelle

La stessa situazione può farci arrabbiare oppure no. Tutto dipende dallo stato emotivo in cui ci troviamo in quel momento, perché il nervosismo nasce proprio da lì. Ecco come riuscire a calmarsi



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“Mi dà sui nervi!”. Ti è mai capitato di dirlo? In effetti, ci sono giornate in cui tutto ci irrita e basta veramente poco per provare fastidio: persino la frase più innocente del mondo o un rumore lievissimo ci fanno scattare come molle. Il cosiddetto nervosismo rappresenta una condizione di forte sensibilità verso gli stimoli esterni e, nella maggior parte dei casi, è legata a un evento specifico (come un esame, un colloquio di lavoro o la malattia di una persona cara), mentre altre volte perdura più a lungo.

«Con questo termine di uso comune, definiamo un particolare stato d’animo dalle caratteristiche piuttosto specifiche, cioè l’essere eccessivamente sensibili davanti a determinati stimoli, come eventi o persone, mettendo in atto una risposta che può apparire eccessiva, sproporzionata o incongrua dal punto di vista comportamentale», spiega la dottoressa Angela Pileci, psicologa psicoterapeuta a Sesto San Giovanni, Milano.

Quali sono le cause del nervosismo

Di solito è la nostra personale interpretazione di un evento (in quel preciso momento) a renderci nervosi. «Quante volte, infatti, ci è capitato di reagire in modo molto diverso davanti alla stessa situazione?», domanda l’esperta. «Questo accade perché il nostro stato emotivo e mentale di partenza è di tensione, di irritabilità. Così diventa eccessiva la risposta davanti a eventi altrimenti considerati neutri, come un commento di qualcuno, un appuntamento di lavoro, un automobilista sbadato che troviamo sulla strada».

In altri termini, lo stato emotivo di partenza influenza le nostre reazioni, che possono essere semplicemente comportamenti sgradevoli (come rispondere in modo scortese) oppure possono tradursi in atteggiamenti dannosi per la nostra salute (come abbuffarci di cibo perché ci sentiamo nervosi, fumare eccessivamente, mangiarci le unghie e così via).

Quali sono i sintomi del nervosismo

Sentirsi nervosi non è solo una questione mentale, perché si associa anche ad alcuni segni fisici: tensione muscolare, movimenti involontari, agitazione, sudorazione eccessiva, pianti improvvisi, fino a veri e propri attacchi di rabbia.

«Anche lo sguardo tradisce un certo nervosismo, come se fossimo costantemente in allarme», descrive la dottoressa Pileci. «Possono addirittura esserci tremori alle mani, che solitamente la persona nervosa cerca di mascherare strofinandole in modo agitato, anche per dissimulare lo stato di tensione». Dal punto di vista cognitivo, invece, quando siamo nervosi risulta difficile concentrarci su un compito o memorizzare qualcosa.

Quali sono i rimedi al nervosismo

Dal punto di vista psicologico, per essere meno nervosi e in assenza di patologie, sarebbe utile imparare a leggere correttamente i nostri stati mentali e mettere in atto quei comportamenti ritenuti poi adeguati. «Per questa finalità, è opportuno contattare uno psicologo psicoterapeuta, tenendo conto che solitamente la psicoterapia cognitivo-comportamentale è di grande aiuto e risolve il problema nel giro di pochi incontri», assicura la dottoressa Pileci.

Chiaramente, il quadro si modifica notevolmente in presenza di disturbi molto seri, come quelli di personalità, che necessitano di un inquadramento e di un trattamento specifici per la gestione della sintomatologia. «In ogni caso, non trattare o ignorare questa problematica può dare origine a problemi per la salute, quali ad esempio insonnia, disturbi gastrici e compromissione delle relazioni interpersonali, soprattutto per le reazioni eccessive e inadeguate, allontanando o indisponendo chi ci sta accanto», conclude l’esperta.

Come calmarci quando siamo nervosi

“Non perdere mai la calma se non di proposito”, scriveva William Blake. E allora come calmarci quando perdiamo le staffe? Basta rispettare alcune regole:

  • aumentiamo la consapevolezza. Di fronte a un evento “fastidioso”, poniamoci alcune domande. Perché questa persona (o questo evento) mi rendono nervoso? Cosa scatena la mia reazione? Quale messaggio mi comunica? Quale sarebbe la giusta reazione da avere in questo contesto? Metterci in ascolto di noi stessi e fare introspezione si può imparare anche grazie alla meditazione;
  • individuare i “déjà-vu”. Se ci accorgiamo che il nostro nervosismo scatta soprattutto in certe situazioni, innescando sempre le stesse dinamiche, chiediamoci cosa possiamo cambiare di noi stessi affinché non si creino più le circostanze che ci fanno stare male;
  • prendiamo tempo. Può sembrare banale, ma quando sentiamo montare il nervosismo è bene prendere tempo: possiamo allontanarci dalla persona o dalla situazione che sta innescando la nostra tensione per fare una passeggiata, bere un bicchiere d’acqua, stenderci sul letto. E se sappiamo che qualcosa potrebbe renderci nervosi, cerchiamo di prepararci all’evento in modo adeguato, cercando di motivarci con un discorso di incoraggiamento fatto a noi stessi.


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