La risposta è stata cortese ma secca. Una vera lezione di modernità. Quando la rivista britannica Oldie Magazine ha eletto la Regina Elisabetta “Anziana dell’Anno” sicuramente non si aspettava di ricevere una replica di quel tono. Dall’alto dei suoi 95 anni, la vivace regnante mandava a dire, tramite il suo segretario, che non si considerava “adatta a ricevere il premio” perché “vecchio è chi vecchio si sente” e lei non ha i requisiti per ricevere l’onorificenza. Poi l’augurio di “trovare un miglior candidato”. Una bacchettata agli uomini schiavi di certi stereotipi ma anche un messaggio rivolto a tutte le donne perché smettano di sentirsi vittime dell’età anagrafica. Perché come diceva Coco Chanel “una donna ha l’età che merita”.
La vecchiaia è una categoria superata, ora esiste la longevità. Metà della popolazione mondiale ha meno di trent’anni, e secondo le stime dell’Onu nel 2040 l’età mediana supererà i 47 anni in Europa, i 52 in Italia e i 35 a livello globale, mentre gli ultrasessantacinquenni cresceranno su scala mondiale al 14% (oggi sono il 9%), Al di là delle statistiche, basta fare un giro sul web per scoprire che la vita degli over sta diventando sempre più interessante. Sulla terza età scommettono settori imprenditoriali tradizionalmente focalizzati sui giovani, come l’industria della moda, del fitness, del tempo libero, del cinema.
I sessantenni di oggi, perfino gli ultra settantenni, non sono più i vecchietti che al massimo si concedevano una passeggiata al parco, in compagnia del cane, ma hanno una vita dinamica, si rimettono in gioco sentimentalmente, viaggiano, fanno sport, partecipano a eventi culturali e spesso si lanciano in nuove attività in settori spesso considerati di esclusivo dominio dei loro nipoti. Di più: presenti anche sui social, molti di loro sono addirittura influencer.
È tempo di greynassance
Sbaglia chi crede che solo i giovani siano in grado di calamitare milioni di follower. Capelli bianchi, rughe in vista ma spericolati e trasgressivi nel look, gli influencer over stanno diventando i padroni del web, modelli di stile anche per i Millennials. Di loro affascina la vitalità, la capacità di reinventarsi, l’intelligenza con cui sanno rendere accattivante un corpo non più tirato, e soprattutto la sfrontata sicurezza con cui rovesciano gli stereotipi legati alla terza età.
Per individuarli è stato coniato il nome di “greynassance”, una fusione tra due parole: “grey” che significa grigio e “reinassance” che vuol dire rinascimento. Sui social non ci sono solo rotondette ultra 60enni in grembiulone che tagliano le fettuccine. Spopolano, è vero, i guru della tavola come Benedetta Rossi (@fattoincasadabenedetta), ma c’è anche altro. Joan MacDonald (@trainwithjoan), 76 anni, invece del matterello usa il bilanciere. È una fitness influencer, apprezzatissima per i suoi tips su squat e addominali, ma soprattutto per la sua storia di rinascita. Un passato in sovrappeso, si è avvicinata al fitness a circa 70 anni, dopo la decisione obbligata di dimagrire (pesava 90 chili) e abbracciare uno stile di vita più salutare. Nel 2018 Joan ha deciso di condividere il suo percorso sui social ed è diventata un modello per la sua generazione.
Cantano l’inno alla vita
Che dire poi della leggendaria Iris Apfel (@iris.apfel), regina dell’art design e icona di stile che a 101 anni tondi, con 2,4 milioni di fan su Instagram, si autoproclama “l’adolescente più attempata del mondo”. Oppure di Helen Ruth Van Winkle (@baddiewinkle), over 90, che da sconosciuta proprietaria di una piccola fattoria nel Kentucky, dopo una vita travagliata, ora è una delle regine di Instagram con il nome di Baddie Winkle. Presentandosi come colei “che ti ruba il marito dal 1928” con look iper trasgressivi, in tubino di lattice e in stivaloni fucsia o in baby doll piumato, manda in visibilio i suoi oltre 3 milioni di follower, tra cui Rihanna e Miley Cyrus.
Si sono inventati dal nulla anche due ultra ottantenni di Taiwan, Hsu Hsiu-e e Chang Wan-ji (@wantshowasyoung), che durante il lockdown, per combattere la noia, hanno deciso di farsi fotografare dai nipoti, con indosso i capi della loro lavanderia non ritirati dai clienti. In breve sono diventati delle star dei social con 500mila follower e hanno lanciato una campagna contro lo spreco degli abiti. «L’aspettativa di vita ora supera gli 80 anni e in questa fascia di età non ci sono solo i fragili con pluripatologie. Troviamo anziani ancora in attività, che sono in grado di gestire bene gli anni che passano. L’influencer italiana Licia Fertz (@liciafertz), per esempio, è una dichiarazione di amore per la vita. Sono persone che guardano al presente e a quello che la quotidianità offre di meglio», afferma Gianluca Castelnuovo, ordinario di psicologia clinica all’Università Cattolica di Milano.
«Tanti anziani si prendono una rivincita sullo stereotipo del pensionato che passa le giornate davanti alla tv. Hanno voglia di vivere pienamente, di rimettersi in gioco, di amare. Gli influencer esprimono questo tipo di bisogni», continua l’esperto e racconta di quella paziente che «è venuta a lamentarsi perché il marito ottantenne, suo coetaneo, sentiva il sesso come qualcosa che non faceva più parte della sua vita. Mentre in lei il desiderio non si era ancora spento».
Castelnuovo sottolinea l’influenza positiva degli influencer: «Sono sempre più gli over che mi dicono “l’ho visto su Facebook”. L’età anagrafica è davvero solo un numero».
Fai la tua domanda ai nostri esperti