Orchidee, il segreto per lunghe fioriture

Tutti vogliono le orchidee, ma una volta a casa queste piante affascinanti richiedono particolare attenzione. Ecco come prendersi cura delle specie più belle, a partire dalle più facili



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Le orchidee sono un po’ l’aristocrazia dei fiori e, proprio come i nobili, sono spesso stravaganti. Dopotutto sono specie tropicali e hanno ritmi tutti loro, come l’abitudine di fiorire in inverno. «Ho sempre amato molto il giardinaggio, ma le orchidee sono così speciali che quando me ne hanno regalato una, un bel po’ di anni fa, ha messo in secondo piano tutti gli altri fiori», racconta Jessica Maura.

«Gli inizi non sono stati facili, facevo fatica a farle rifiorire e tendevo a bagnarle troppo. Poi ho studiato e fatto molta pratica». Oggi insegna quello che ha imparato su Instagram (@leorchideedigessica) e conduce corsi in molti garden d’Italia. «L'orchidea più famosa è la Phalaenopsis, che si pronuncia falenopsis, ed è anche la più robusta. Sia sui social che nei garden è quella che ha il maggior numero di estimatori, anche per le sue fioriture spettacolari che possono durare mesi».

Cominciamo quindi dalla regina della famiglia. A seguire, trovi come prenderti cura di altre varietà tra le più amate.


Il punto sulle Phalaenopsis

«Queste orchidee sono piuttosto resistenti», rassicura l’esperta. «Il loro punto debole è l’eccesso d’acqua ed è anche la prima causa di morte. Per non sbagliare, bisogna guardare le radici e il vaso trasparente serve proprio a questo; quando sono verdi significa che sono idratate, se diventano grigie è il momento di innaffiare. Attenta però a non versare acqua nell’attaccatura delle foglie, può provocare marciumi e muffe, altrettanto mortali».

Per evitare questo rischio puoi innaffiare per immersione, lasciandola a mollo per tre quarti, per qualche minuto. Ogni due volte però è meglio bagnare con l’annaffiatoio, solo così l’orchidea può liberarsi delle tossine accumulate.

«L’altra grande sfida per un principiante è riuscire a farla rifiorire. In questo caso il principale nemico è la mancanza di luce; non ci rendiamo conto di quanto le nostre case siano buie per loro. Per questo va messa sempre vicino a una finestra. Qualche ora di sole in inverno è tutta salute, in estate invece la luce diretta va sempre schermata. Un alleato prezioso è anche il fertilizzante specifico per orchidee, da aggiungere all’acqua ogni 3 annaffiature».


Impara a osservare la tua pianta

Le foglie. Se le vedi gialle è probabile che tu stia esagerando con l’acqua. Sono bruciate ai bordi? Stanno prendendo troppo sole. Se le vedi molli e striate invece controlla le radici, o sono troppo poche oppure ci sono dei marciumi.

Le radici. Ogni due anni circa le orchidee vanno rinvasate, naturalmente nel terriccio specifico a base di cortecce (bark). È il momento di togliere eventuali radici marce, che sono quelle marroncine e molli. Per farlo, usa una forbice sterilizzata in candeggina. Poi rinvasa e aspetta 4-5 giorni prima di bagnare. Se le radici rimaste sono troppo poche, rinvasa in un mix di corteccia e sfagno.

Il gambo. Che fare degli steli dopo la fioritura? Taglia alla base quelli rinsecchiti, lasciando almeno tre nodi per quelli che rimangono verdi. Da lì ripartirà la prossima fioritura, risparmiando alla pianta un po’ di lavoro.


  • L'orchidea che detesta i vasi

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La Vanda ibrida non la interri, la appendi a un gancio, lasciando le radici nude ondeggiare nell’aria e questo la rende estremamente affascinante. Anche se richiede parecchie attenzioni. Per esempio, va messa vicino alla finestra perché ha bisogno di moltissima luce; inoltre non vuole essere annaffiata, ma staccata e immersa in un catino pieno d'acqua per venti minuti.

D’inverno puoi bagnarla anche una volta la settimana mentre in estate, con il caldo, l’immersione deve essere quotidiana. L’acqua può essere arricchita da fertilizzante ma solo fino a che le punte delle radici rimangono verdi; si sospende quando la parte verde si riduce a un puntino.


  • L'orchidea che sembra un bambù


303496Le varietà più famose di Dendrobium sembrano proprio fusti di bambù. Sono fra le più facili da coltivare, ma se vuoi che diano il meglio devi metterle in inverno in un luogo non riscaldato, tipo le scale, senza annaffiarle. Quando alla fine dell’inverno vedrai le gemme spuntare ricomincia a bagnare, ma non concimare. Solo così le vedrai sbocciare dall’inizio della primavera con fioriture molto lunghe.

Si coltivano in un terriccio molto drenante a base di torba e cortecce, bagnando a terreno asciutto e concimando quando non in fiore. Non amano i vasi grandi, vanno rinvasate solo quando le radici hanno occupato quasi tutto lo spazio.


  • L'orchidea che ama il freddo


303497Il Cymbidium ama stare all’aperto ed è perfetto coltivato in un vaso grande, o anche in piena terra in giardino se abiti al Sud. È originario delle vallate dell’Himalaya e resiste bene anche a temperature attorno allo zero. Al Nord è sufficiente ripararlo in casa nei mesi più freddi di gennaio e febbraio. Ama la luce, per alcune ore di sole al giorno, e l’acqua quando il substrato è asciutto.

Il suo terriccio ideale è un mix di cortecce con una piccola parte di torba. Se usi il fertilizzante per orchidee, ogni tre annaffiature durante tutto l’anno, lo vedrai fiorire in autunno e inverno.


  • L'orchidea che sembra una viola


303498La chiamano orchidea pansé perché assomiglia a una viola, ma il suo nome è Miltoniopsis ed è deliziosamente profumata; è piuttosto delicata, quindi comprala quando avrai acquisito un po’ di esperienza. È originaria delle Ande e ama gli ambienti freschi e ombreggiati. L’estate teme molto il caldo e va tenuta in penombra, bagnando prima che asciughi del tutto. Nelle altre stagioni va invece annaffiata quando è asciutta, perché più delle altre soffre di marciumi.

Quando dovrai rinvasarla prepara un substrato composto da sfagno e corteccia. Se la tratti bene può fiorire 2 volte l’anno, in primavera e verso l’autunno.



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