“Quando coltiviamo o passeggiamo nel verde tutti i nostri sensi nuotano nel piacere”. Lo diceva già nel Seicento lo scrittore di giardinaggio William Lawson. E oggi lo ribadisce Kendra Wilson, giardiniera e orticultrice diplomata, una delle
giornaliste di gardening più seguite nel suo Paese, l’Inghilterra, e negli Stati Uniti, nel suo libro Il giardino per i sensi (Edizioni LSWR, 17,90 €).
«C’è un motivo se il nostro animo reagisce così bene, ed è che il mondo vegetale e quello animale si sono evoluti insieme», spiega l’autrice. «Fiori colorati e frutti saporiti ci attirano e quando li raccogliamo, trapiantiamo o mangiamo, contribuiamo alla loro moltiplicazione. Una consonanza che i nostri sensi riconoscono immediatamente appena si trovano in mezzo al verde».
Quali caratteristiche deve avere uno spazio green per stimolare la sensorialità?
È più una questione di profusione che di precisione. In questo caso meglio abbondare. Lascia che alcune piante selvatiche, come la falsa ortica o i cardi ricchi di nettare, si mischino ai fiori che ti piacciono in modo particolare. Ogni specie soddisfa diversi sensi, in un balletto che ti fa accostare sempre di più a loro: con la bellezza attirano l’attenzione, il profumo fa avvicinare, il tatto dà altre informazioni. E se in mezzo alle corolle aggiungi qualche verdura stimoli anche il gusto.
In che modo si possono gratificare gli occhi?
Forme e colori sono importanti, ma c’è un aspetto che molti sottovalutano: la luce. Può veramente fare la differenza. Cerca di capire qual è il giro del sole, come illumina i vari angoli dello spazio e, dove cade a picco, realizza delle ombre con dei rampicanti. Rendi più luminose le parti buie, diradando e creando dei giochi di luce. Inoltre, metti le piante dalla sagoma più interessante, come la Crocosmia Lucifer (nella foto sopra) per esempio, davanti alla zona del tramonto.
L’olfatto è molto legato alle emozioni: come va sollecitato per favorire quelle positive?
Creando la propria oasi dell’aromaterapia. Scegli una zona protetta dai venti e soleggiata, così le fragranze saranno più intense. Poi, pianta le specie di cui senti di avere bisogno. Le aromatiche, come il rosmarino, sono tonificanti. Gli aromi citrini, tipo quello del geranio odoroso, stimolanti. Lavanda e camomilla risultano indicate per chi desidera la calma. Gli effluvi floreali aprono il cuore, sia quelli classici come la rosa sia quelli da scoprire come il Philadelphus coronarius (nella foto sopra), una via di mezzo tra i fiori d’arancio e il gelsomino. Inoltre, non dimenticare un profumo intrigante per la notte: scegli tra caprifoglio, gelsomino notturno o brugmansia.
Perché è importante anche toccare?
È solo con il tatto che puoi conoscere davvero una pianta, sentire quanto è soda o matura. Ma è anche un senso con cui ti puoi divertire. Per esempio, lasciandoti solleticare dalle graminacee come il penniseto o l’erba della Pampas. Tastando la tiepida scorrevolezza di un pomodoro appena colto, accarezzando la morbida pelosità della betonica, la granulosità di una bietola (nella foto sopra), la carnosità dei petali di giglio. Senza dimenticare i piedi: in estate togli le scarpe e calpesta il timo serpillo o alcune varietà nane di camomilla. Così quando cammini, oltre a sentirne la morbidezza, sprigioni anche tutto il loro profumo.
Qual è il ruolo del gusto in giardino o sul terrazzo?
I sapori non andrebbero relegati agli orti. Per stimolare il palato basta qualche fragolina rifiorente, o imparare a riconoscere alcune erbe spontanee come la Rumex acetosa, che sazia e disseta. I frutti non dovrebbero mai mancare: anche se hai poco spazio, oggi esistono varietà nane che possono crescere pure in vaso, come il melo Summer Red. L’esplorazione più interessante, però, è quella dei fiori: la piccantezza del nasturzio, la dolcezza della buddleia, la freschezza dell’acetosella, l’aromaticità del sambuco. Da provare.
I vegetali sono gli esseri più silenziosi: come possono coinvolgere l’orecchio?
I rumori di un giardino fanno parte del suo fascino e contribuiscono al benessere, anche se il ruolo delle piante è solo quello di attirare gli uccelli e i loro cinguettii. Tra i fiori più efficaci ci sono i girasoli, che hanno semi golosi. L’echinacea, invece, attrae soprattutto cardellini e ghiandaie, mentre i passeri preferiscono la rudbeckia. Anche il ronzio degli insetti ha un effetto calmante: richiamali con lavanda e Verbena bonariensis. L’altro complice dell’udito è il vento, che provoca poetici stormire di fronde: la capsula del papavero orientale, piena di semi, quando ondeggia è quasi una musica.
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