Di buon ritmo, ma senza esagerare
«La maggior parte dei fan del fitness all’alba, non supera i 30-40 minuti di allenamento, con un impegno muscolare di media intensità», spiega Sacchi. «Infatti, l’avvertenza è di non esagerare con tempi e sforzo, perché non si hanno le energie necessarie per affrontare un training faticoso e si finirebbe per concludere senza forze, vanificando i vantaggi». Non strafare, quindi, anche perché al mattino ci si allena dopo il lungo digiuno notturno.
Non c’è una disciplina più indicata, l’importante è che non sia troppo intensa. «Suggerisco sempre di scegliere ciò che piace, per avere la giusta motivazione a continuare, ma anche per allenarsi con impegno e soddisfazione», commenta Sacchi. Lo yoga, per esempio, prevede sequenze o asana specifiche per il risveglio, come il saluto al sole che stimola l’ipofisi, una ghiandola alla base del cranio che produce e regola gli ormoni.
Sono consigliabili anche il Pilates, che coordina respiro e movimento e lavora sulla tonificazione muscolare, o il nuoto, per godere del massaggio benefico dell’acqua». Puoi approfittare dei corsi che, di primo mattino, non durano più di mezz’ora e puntano proprio al risveglio muscolare.
Tra questi, le lezioni di ginnastica posturale che riequilibrano l’assetto del corpo dopo il riposo notturno e ti aiutano a mantenere una posizione corretta nelle attività quotidiane.
«Quando ci si allena non bisogna avere i minuti contati: altrimenti si tende a tagliare sul riscaldamento o a concentrare il training per risparmiare tempo, aumentando lo sforzo. Così però rischi di non rilassarti o di farti male», sottolinea Sacchi.