Disturbo comportamento alimentare
Salve, sono una ragazza di 19 anni e da ormai 4 anni mi trovo nel tunnel dei dca; sono passata da un disturbo di tipo restrittivo, che mi ha portato a perdere molti chili con una conseguente amenorrea durata due anni, e poi l'esatto opposto: abbuffate e metodi "compensatori". in tutto ciò, ho perso la spensieratezza che dovrebbe essere tipica della mia età, mi sono chiusa in me stessa e ho rovinato dei rapporti sociali. il cibo è un pensiero fisso, e anche se sono seguita da una psicologa sento che non sto facendo molti progressi, perché anche se a volte la situazione sembra migliorare, finisco per "cadere" di nuovo nella trappola. Ho paura di non riuscire ad uscire da questo tunnel, perché da un lato sento che questo "disagio" è diventato come uno scudo per me, una sorta di difesa.La risposta
Di sicuro si tratta di uno scudo, di una difesa ad oltranza e al momento difficilmente gestibile. Per quanto risulta alla comunità scientifica, il solo percorso psicologico non è sufficiente, così come non è sufficiente avvalersi dei diversi specialisti ma non integrati tra di loro. Occorre un approccio di équipe, con medico, psicologo, nutrizionista e anche operatori che sappiano gestire, con alta specializzazione, un disturbo complesso come sono i DCA.Peraltro, proprio recentemente sono stati fatti molti passi avanti e possiamo dire che con un approccio corretto è possibile arrivare ad una soluzione. Se non lo ha già fatto, si rivolga ad un centro specializzato: non occorre necessariamente un ricovero, ma un approccio integrato tra specialisti che si parlino tra di loro decidendo le soluzioni migliori. Lei ha fatto una ricognizione dei centri specializzati vicino a lei?
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