di Paola Toia
A chiunque è capitato di sbadigliare sulla scia di un’altra persona, come se fosse un’azione contagiosa. Anzi, l'impulso a sbadigliare aumenta proprio se si cerca di reprimerlo.
Ma per quale motivo lo sbadiglio è contagioso (anche fra scimpanzé e cani)? Ebbene non tutte le cause sono state ancora chiarite, ma diversi sono gli studi scientifici che cercano di dare una spiegazione a riguardo.
SBADIGLIO: DEFINIZIONE
Bisogna innanzitutto definire che cosa sia una sbadiglio: quest'ultimo è un atto respiratorio caratterizzato dall'apertura forzata della bocca accompagnata da un insieme di gesti chiamati "pandiculazione", termine utilizzato per definire l'insieme delle contrazioni muscolari che di solito accompagnano lo sbadiglio e che portano a sgranchirsi. Sbadigliare vuol dire, quindi, aumentare la quantità di ossigeno nell’organismo, favorendo la circolazione e lo scambio respiratorio tra il corpo e l’ambiente.
È un comportamento molto antico, ampiamente presente nei vertebrati. Lo sbadiglio, a seconda del gruppo animale, può essere associato a diverse reazioni naturali come la stanchezza, lo stress, la fame, la noia.
Ma c’è dell’altro…
SBADIGLIARE PER STANCHEZZA O PER FAME?
A livello fisiologico si sbadiglia a seguito dell’integrazione di diversi stimoli. Teorie passate sono state soppiantate da altre, ma la ricerca procede in quanto si cercano ancora risposte più precise.
Certe teorie, per esempio, ipotizzano che lo sbadiglio sia un riflesso scatenato dagli stessi neurotrasmettitori (serotonina in primis) che, agendo a livello cerebrale, influenzano emozioni, umore, appetito ed altri aspetti della nostra vita.
Altre teorie invece ritengono che potrebbe trattarsi di un riflesso inconscio di imitazione, che sta alla base dell'apprendimento umano (come succede nell'acquisizione del linguaggio) oppure di uno strumento di comunicazione non verbale per segnalare ai membri del gruppo il proprio stato.
QUALCHE DATO
Dopo aver osservato e seguito 104 persone nella loro quoidianità, una ricerca pubblicata sul Royal Society Open Science ha sancito come parenti e amici si contagino reciprocamente e come le donne siano molto più “sensibili” allo sbadiglio degli uomini. La maggior empatia delle donne potrebbe essere legata alla maternità, fattore confermato da numerosi studi.
Si può, quindi, affermare che maggiore è il legame sociale, maggiore è la possibilità di essere "contagiati" da uno sbadiglio.
SBADIGLIO COME “ECOFENOMENO”
«Lo sbadiglio contagioso - spiegano Stephen R. Jackson e colleghi dell’Università di Nottingham (Gran Bretagna) - è un cosiddetto “ecofenomeno”, ovvero l'imitazione automatica e involontaria di un atto compiuto da un'altra persona ed è molto comune in numerosissimi vertebrati».
Va anche precisato che gli ecofenomeni sono comuni in certe malattie, come l’autismo: comprendere la base neurale che si cela dietro gli sbadigli potrebbe rivelarsi utilissimo per il progresso scientifico e per fare passi in avanti a livello clinico.
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