Ogni 365 giorni, il primo gennaio, inizia il nuovo anno; ogni mattina, 365 giorni l’anno, inizia un nuovo giorno. Dopo il riposo notturno, il risveglio è come una rinascita verso quello che verrà: la routine famigliare, gli impegni del lavoro, le relazioni sociali e l’imponderabile che rimanda alla voce imprevisti/varie ed eventuali.
Siamo abituati ad aprire gli occhi e a scorrere subito le pagine della nostra agenda mentale, quel carico emotivo che spesso è già un fardello prima ancora di scendere dal letto.
Reset! C’è un modo diverso per prepararsi ad affrontare la vita quotidiana, per partire carichi di energia e motivazioni positive fin dal sorgere del sole, come sottolinea nel suo libro L’arte della meditazione per tutti (BUR Rizzoli, 14 €) Tetsugen Serra, maestro zen e monaco buddista, fondatore de “Enso-ji Il Cerchio”, la più grande comunità zen in Italia.
Possiamo farlo proprio grazie a questa pratica, che l’Occidente ha ormai fatto propria e che è seguita regolarmente dal 12% degli italiani, con un incremento del 5% negli ultimi cinque anni. Secondo il maestro Tetsugen, “qualunque sia la motivazione che ci conduce ad essa, iniziare un percorso di conoscenza di sé e di pace può aiutarci a scoprire ciò che veramente siamo, a comprendere la nostra mente, il nostro corpo, le nostre emozioni e le nostre zone d’ombra, ma anche le bellezze inespresse che spesso teniamo nascoste a noi stessi”.
Per entrare con un piede zen nella vita, il Maestro consiglia, tra le diverse tecniche proposte nel suo libro, le meditazioni al nuovo giorno: scoprirai che anche il semplice gesto di alzarsi dal letto o di scegliere come vestirti possono diventare momenti di consapevolezza che ti aiutano a conoscerti di più e a esprimere il meglio di te stessa. Regalandoti quel senso di serenità e disponibilità verso gli altri che ti accompagnerà nel corso della giornata.
- 1. Scegli la sveglia giusta per un risveglio senza stress
Potrà sembrati banale, ma il primo atto per la meditazione al nuovo giorno è la scelta della suoneria. Sei tra chi, scambiandola per necessità, ha l’abitudine di svegliarsi al suono “della fanfara”? Che sia la radio, la playlist o lo squillo del cellulare ritieni che sia l’unico modo per farti aprire gli occhi? Meglio di no.
Spiega il Maestro: “il corpo va preparato, armonizzandosi, risvegliandosi dolcemente alla consapevolezza del giorno, prima ancora che alla mente tornino i ricordi di cosa dobbiamo fare o non fare”. Quindi vai sul soft.
- 2. Respirazione profonda: il segreto per iniziare bene la giornata
Lapalissiano? No, affatto. Distesa a letto, inizia la tua pratica con 5 respiri calmi e profondi: inspira gonfiando l’addome ed espira lungamente “sentendo l’energia che riprende a circolare e ti riconnette alla vita”. Poi, sull’espiro successivo, portala alle spalle: nel suo libro, Tetsugen Serra usa una bellissima immagine rifacendosi alla medicina tradizionale cinese, dove le vertebre cervicali sono considerate i “sette scalini di giada” che portano al tempio, cioè la nostra testa, la nostra mente, per cui “portare il respiro alle spalle, scioglie le tensioni del peso del passato e libera il collo dalle rigidità notturne”, spiega il maestro.
Via via continua a diffondere quest’energia, sempre durante l’espiro, nella schiena, il nostro passato, la nostra corazza protettiva, ma anche la forza che ci spinge verso il futuro (i reni); poi nell’addome, sede del nostro secondo cervello, lì dove si producono serotonina e dopamina, che influenzano i nostri stati d’animo, e prendono forma le “decisioni viscerali, cioè spontanee e inconsapevoli”, sottolinea il Maestro.
Quindi passa al bacino, dove si incontrano le energie della rinascita, il maschile e il femminile; alle gambe e ai piedi: le prime “rappresentano il nostro procedere nella vita, là dove le guidano il cuore e la mente”; i secondi sono le nostre radici, sostengono l’equilibrio del corpo e il cammino ma, secondo il maestro “sono anche sempre insofferenti, vorrebbero muoverci, esplorare nuovi territori”; infine porta il respiro al cuore, con le mani sul petto: l’inspiro lo diffonde nel petto, l’espiro lo indirizza alle mani che lo accolgono.
- 3. Risveglia i tuoi sensi e inizia la giornata con consapevolezza
Dopo aver ripetuto almeno 3 volte la respirazione del cuore, lentamente, presente ai tuoi gesti, mettiti a sedere e apri gli occhi. Passa in rassegna quello che vedi nella stanza, cercando di lasciare i pensieri a riposo, i tuoi sensi si stanno risvegliando ascoltando i suoni, percependo gli odori, osservando la luce: stai dando forma a quello che ti circonda e senza giudicare o elaborare ripeti dentro di te, come suggerisce Tetsugen Serra: “Eccomi! Oggi ho creato questo nuovo mondo per me e sta a me viverlo al meglio”.
Infine posa i piedi per sul pavimento per sentire le sensazioni che trasmette (caldo, freddo) ma, soprattutto, percepire la solidità di Madre Terra, che “non solo ti sosterrà ma ti accoglierà tutto il giorno”, osserva il Maestro.
- 4. Doccia mattutina: il rituale zen per corpo e mente
Nello zen è fondamentale: quindi dopo esserti alzata, trasforma la doccia quotidiana in un rito di purificazione per mente e corpo.
Non “dissacrare” questo momento, che è già una pratica di meditazione, guardando il cellulare; in bagno, puoi accendere un incenso delicato e prima di lavarti, ripeti la meditazione zen del Maestro: “io lavo il mio corpo e la mia mente, divento libero da polvere, puro e splendente, dentro e fuori”. Sotto la doccia, concentrati sul corpo e, a ogni espiro, sfregalo dolcemente immaginando di eliminare tutte le “tossine” accumulate durante la notte.
Poi torna a un respiro più spontaneo e, senza andare già con la mente agli impegni della giornata, goditi la piacevole sensazione dell’acqua che ti scivola addosso e riempie la tua mente di pace e tranquillità.
- 5. Vestirsi consapevolmente: l’outfit che migliora l’umore
Ora sei di fronte all’armadio, a decidere cosa metterti: sai bene che l’abito e il colore che sceglierai è uno specchio delle tue emozioni, esprimerà l’immagine che hai di te stessa, è il modo in cui ti mostri al mondo e, di conseguenza, il mondo ti vede. Forse, però, non sei ancora pienamente cosciente di quanto influenzi il tuo modo di agire. Perché, in realtà, l’abito può avere diversi significati.
Come sottolinea l’autore nel suo libro, “il vestito che indossiamo può nascondere la nostra personalità, rivelarla o esaltarla. Molte persone pensano di vestirsi al mattino come capita, senza badarci troppo. Di fatto nessuno si veste “come capita”, ogni nostro abito (…) è stata comunque una nostra scelta”. Puoi quindi trasformare anche questo momento come un’occasione per conoscere meglio te stessa e indossare quello che il Maestro definisce “l’abito dell’illuminazione”, cioè “il meglio di noi stessi, le nostre qualità migliori”.
Ripetendo le intenzioni che la pratica zen suggerisce: “faccio voto con tutto me stesso per tutto il giorno di indossare l’abito della Sincerità” e via via sostituendo nella frase, l’abito della Benevolenza, dell’Amore Incondizionato, della Gentilezza Amorevole, della Presenza Mentale, dei miei Veri Sentimenti, del Non Egoismo; per concludere con: “io scelgo di indossare la via della consapevolezza per aiutare tutti gli esseri”.
Tecniche di respirazione per rilassare mente e corpo
Lo sottolinea il maestro Tetsugen Serra nel suo libro: “il tuo lavoro durante tutta la pratica sarà quello di osservare il respiro e rimanere con esso. Ricorda di respirare come fai naturalmente (…) ma quando lo fai, inspira attraverso il naso ed espira dalla bocca”.
Quindi, non c’è bisogno di forzare inspirazioni ed espirazioni, la cosa più importane è rimanere presente nel momento, osservando come l’aria si muove all’interno del tuo corpo, per esempio espandendo il torace o gonfiando la pancia, diffondendo la sua energia via via in tutte le sue parti.
Con la pratica percepirai anche altre sensazioni molto più sottili, dal calore alla consapevolezza della tua fisicità, all’abbandono. E se qualche pensiero ti distrae, segui il Maestro: “appena ti accorgi di esserti perso nel chiacchiericcio della mente, ricorda di tornare all’attenzione consapevole e delicata del respiro”.
Diario della consapevolezza: un metodo per conoscere te stesso
Il maestro zen lo chiama il “diario degli entronauti”, rifacendosi al concetto di entronauta, cioè colui che viaggia all’interno di se stesso.
Ecco perché consiglia, come pratica di consapevolezza, di tenere un diario dove, alla fine della meditazione, scriverai quali sono stati i tuoi pensieri, tutto ciò che ha attraversato la tua mente prima, durante e dopo. Immagini, riflessioni, idee che, anche se completamente dissociate dai contenuti della pratica, potrai utilizzare come spunti di riflessione per conoscere meglio te stessa.
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