Una ricercatrice della Columbia University di New York, Rebecca Brachman, ha scoperto che un farmaco anestetico già conosciuto da anni, la ketamina, potrebbe aiutare chi è sottoposto a un forte stress a non cadere nella depressione.
Gli studi al momento sono stati effettuati solo sui topi, ma i risultati sembrano incoraggianti: il farmaco funzionerebbe come una sorta di vaccino contro la depressione, aiutando a trovare la forza di reagire di fronte alle situazioni difficili. Ma la ricerca sta già facendo discutere il mondo scientifico. In un articolo del New Scientist lo psicologo Charles Figley sostiene che con un farmaco di questo genere si medicalizzerebbe lo stress, che è una componente della nostra vita e ci allena in modo naturale a trovare soluzioni ai problemi. Secondo lo psicologo diventerebbe molto difficile stabilire quando il medicinale è davvero necessario e quando no.
L’altro aspetto che desta preoccupazioni riguarda le caratteristiche del principio attivo, la ketamina, sostanza non priva di rischi (può danneggiare cervello e vescica), che viene utilizzata ad alte concentrazioni anche come droga da party perché ha effetti allucinogeni. Il vaccino contro il male oscuro, insomma, ha ancora parecchia strada da fare.