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Camminare allena la mente

Il metodo Wal, che abbina movimento e apprendimento, ha effetti benefici sulla memoria e sull’umore. Ecco come funziona

credits: istock




Camminare a piedi nudi su un tappeto verde, mentre si ascoltano speciali audio. È l’innovativo metodo Wal (walk and learn) che associa l’attività fisica di tipo aerobico con “lezioni” di ogni tipo: dal corso di giardinaggio alla scuola di cucina, dall’inglese alla filosofia fino ai teoremi matematici. Sì, perché imparare mentre si fa attività fisica, è più proficuo.

Lo sanno bene ad Assisi dove, all’interno della Cittadella del benessere (un centro polisportivo) è stato steso il primo green carpet, calpestato dai piedi di giovani e anziani, desiderosi di sviluppare e mantenere viva la memoria.

«I gruppi, che lavorano sotto la guida di un coach laureato in psicologia che segue tutto il percorso di 40 minuti, sono molto eterogenei», spiega Annamaria Crespi, insegnante di storia e filosofia, psicologia e pedagogia nonché ideatrice e formatrice del Wal. Alcuni medici hanno iniziato a prescrivere il metodo come attività coadiuvante per ragazzi con disturbi dell’apprendimento, attenzione e dislessia.

Inoltre il Wal è molto vantaggioso per le persone anziane con sintomi riconducibili al morbo di Alzheimer. Il collegamento muscolicervello? Innanzitutto l’attività aerobica ossigena la muscolatura e il sistema nervoso centrale.

Poi, diversi studi dimostrano che attiva una cascata di neurotrasmettitori in grado di “accendere” le aree del cervello deputate alla memoria, come la corteccia frontale. La quale risulta sempre più connessa con la corteccia motoria, in un complesso labirinto di reti neuronali che giova all’apprendimento, alla salute e persino all’umore.


Come avviene la passeggiata collettiva 

«Si sceglie lo stesso audiolibro Wall, strutturato secondo moduli precisi e intervallato da brani musicali perché è proprio evitando la pioggia di nozioni e creando delle pause che si ottimizza l’apprendimento», prosegue la Crespi. «E dopo 40 minuti di camminata collettiva, sotto la guida del coach, si fanno degli esercizi di stretching emozionale, per allungare i muscoli e scambiarsi sensazioni.

I partecipanti amano questi momenti di condivisione. Camminano, imparano e si rilassano ». Che l’allenamento della memoria non debba essere legato ad attività noiose e ripetitive ma passi anche attraverso il divertimento e l’attività fisica lo dimostrano i bambini che alla materna imparano l’inglese giocando.

«Per ora gli audiolibri sono 220, divisi in 23 sezioni. Ma visto il successo stiamo ampliando la scelta dei contenuti», precisa la Crespi. «Così come siamo pronti a stendere tappetoni di erba sintetica anche in altre città, come Milano e Reggio Emilia».


La prova d'efficacia

C’è chi dice che il metodo sia stato “rubato” da Aristotele, che insegnava agli allievi camminando. E chi saluta la sinergia tra allenamento fisico e mentale come una novità epocale. Fatto sta che funziona. Uno studio condotto dall’università di Montpellier ha testato il metodo su 32 persone tra i 60 e i 70 anni, divise in 3 gruppi.

 Il primo gruppo era sottoposto solo a training aerobico, il secondo a training mentale e il terzo a entrambi. Al termine della sessione veniva testato il quoziente di memoria che nel terzo gruppo risultava superiore del 9,2.%. Risultato confermato anche da uno studio del Centre for Brain Health del National Instituteof Aging (Usa).



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Articolo pubblicato sul n. 52 di Starbene in edicola dal 12/12/2017

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