Aspettiamo tutto l’anno le vacanze, ma quando arrivano non riusciamo a staccare la spina. Secondo un sondaggio di Glassdoor, una community di professionisti, il 54% delle persone ha difficoltà a disconnettersi completamente dal lavoro mentre si trova in ferie: il problema riguarda soprattutto i professionisti over 45 (65%), un po’ meno i giovani tra 21 e 25 anni (47%).
«L’uomo è una creatura estremamente abitudinaria: quando lavoriamo, entriamo in una routine ripetitiva ma rassicurante, che è consona agli obiettivi prefissati, quelli che vogliamo perseguire», spiega il dottor Massimo Perciavalle, psicologo del lavoro a Roma. «Durante le vacanze, quando smettiamo di compiere le azioni consuete, il nostro cervello è costretto a “resettarsi”: non dobbiamo svegliarci per forza a una certa ora, non dobbiamo percorrere lo stesso tragitto, non dobbiamo incontrare le solite persone, non dobbiamo consegnare un lavoro entro sera. Insomma, vengono meno i punti fermi della nostra quotidianità».
Staccarci da quei rituali può mandarci in crisi e sfociare nel cosiddetto burnout, un collasso emotivo ed energetico, impedendoci di godere a pieno delle meritate vacanze.
Allora che fare? Ecco i consigli dello psicologo.
- Pianifica tutto con largo anticipo
Il nostro cervello non ama le faccende lasciate in sospeso, pianifica per bene il tuo periodo di ferie, in modo che la data di partenza possa coincidere con un “punto”, cioè un completamento (seppure parziale) delle attività. Durante gli ultimi giorni di lavoro, chiudi i progetti aperti oppure delegane la prosecuzione a qualche collega (riassumi le indicazioni in una mail dettagliata) e pianifica già il tuo rientro, facendo un elenco delle priorità che dovrai prendere in mano al ritorno. In questo modo eviterai di trascorrere le ferie in ansia, pensando a cosa potrebbe accadere in tua assenza e poi al rientro.
- Avvisa tutti
Non lasciare dubbi sulla tua reperibilità e utilizza l’out of office automatico del tuo indirizzo mail, impostando un messaggio del tipo: “Sarò in vacanza dal (data inizio) al (data fine). Pertanto, non potrò accedere alla mia casella di posta elettronica e risponderò al mio rientro”. Se non sei un lavoratore autonomo e collabori con un team, puoi aggiungere anche: “Per questioni urgenti può contattare (nome del collega) all’indirizzo (contatto del collega)”. Questo ti darà la tranquillità di non lasciare inevase eventuali richieste. L’ideale sarebbe anche disattivare il download automatico della mail sul cellulare e silenziare i gruppi WhatsApp di lavoro (o uscirne per un breve periodo).
- Se possibile, non partire subito
Venerdì sarà il tuo ultimo giorno di lavoro? Cerca di non partire immediatamente il sabato mattina, ma – se possibile – lascia trascorrere almeno un paio di giorni prima di metterti in viaggio. Concediti il tempo per dedicarti alle questioni personali lasciate in sospeso e pregustati l’attesa di una meritata vacanza. In caso contrario rischi di amplificare l’ansia, perché potresti avere la terribile impressione di “aver scordato qualcosa”. Una breve parentesi pre-vacanza ti aiuterà a rilassarti e ad abbracciare gradualmente una nuova abitudine.
- Accogli la vacanza come un diritto e impara a dire di no
Bando ai sensi di colpa, inizia a considerare le vacanze come una necessità fisica e mentale: in quei giorni di “non lavoro” potrai finalmente prenderti cura dei tuoi bisogni. Un breve periodo di inattività renderà il cervello più produttivo, flessibile, lucido e creativo. Non è un caso se già Cicerone riteneva che l’otium (inteso come il dolce far niente) e il negotium (gli affari commerciali e le occupazioni svolte) fossero ugualmente importanti. Al rientro, la mente riuscirà a leggere diversamente anche le situazioni più problematiche, generando soluzioni e idee nuove, per cui in vacanza lascia fuori dai tuoi pensieri le questioni di lavoro e di business. Per i primi giorni, prova anche a non impostare la sveglia al mattino, riscoprendo il piacere di riprendere possesso del tempo e di avvertire un senso di libertà.
- Limita l’uso dei dispositivi elettronici
In un mondo sempre più connesso, è pressoché impossibile vivere le vacanze in stile anni Ottanta, quando nessuno riusciva a trovarci se mettevamo piede fuori di casa o dall’ufficio. Oggi, con lo smartphone sempre al seguito, siamo perennemente raggiungibili ed è forte la tentazione di dare una sbirciatina alla posta elettronica oppure al pdf di quel progetto che avevamo scaricato. Se proprio non puoi, imponiti un tempo massimo ogni giorno: 30 minuti la mattina, per esempio. In quel lasso di tempo dovrai concentrare tutte le incombenze e risolvere eventuali questioni. Meglio se quei 30 minuti scalano progressivamente, fino ad azzerarsi del tutto nell’arco di pochi giorni, per un vero e proprio digital detox (anche dai social).
- Programma attività piacevoli
Durante il periodo di vacanza, dedicati liberamente alle attività che ti appassionano, come camminate all’aria aperta, letture, sport o hobby che solitamente non hai il tempo di praticare o di godere appieno, in modo da rigenerare corpo e mente. Non esiste una ricetta valida per tutti, quindi ascoltati. Solo tu puoi sapere di cosa hai bisogno, cosa ti rilassa, di quale ritmo necessiti per riposare. Sperimenta anche qualche esercizio di respirazione profonda e diaframmatica per favorire il rilassamento, verificando che durante l’ispirazione l’aria vada a gonfiare la pancia.
- Libera la creatività
Hai sempre sognato di dipingere? Di scrivere un libro? Di fare découpage? Di costruire un castello di sabbia? Dedicarti ad attività creative favorisce il rilascio di dopamina che, insieme alla serotonina, è considerata uno degli ormoni del buonumore e della felicità. Trova la tua dimensione e lascia libera la fantasia. Alterna questi momenti produttivi (ma piacevoli) alla lentezza del tempo che scorre e, infine, dedica la tua piena attenzione e l’ascolto alle persone che ami, ai tuoi cari, agli amici di sempre e anche al sano divertimento, concedendoti il lusso di ridere di più e di godere del tempo dedicato al benessere psicofisico. Solo così potrai affrontare un nuovo anno di lavoro con la giusta carica e rinnovata produttività.
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