Sbloccare le rigidità fisiche ed emotive può diventare un gioco. Come? Con la bioenergetica, una tecnica in grado di aiutare a sciogliere i blocchi che ci condizionano a livello muscolare e mentale. A parlarcene è Omar Montecchiani, autore di libri dedicati alla crescita personale, counselor a mediazione corporea e conduttore di classi di bioenergetica a Todi.
In che cosa consiste la bioenergetica
«La bioenergetica comprende una serie di esercizi, posture, movimenti e tecniche respiratorie che aiutano a prendere coscienza di sé. L'obiettivo non è migliorare la forma fisica, ma trovare un equilibrio fra corpo, mente ed emozioni utilizzando principalmente l'energia corporea, cioè quella prodotta a livello metabolico, biochimico e neuromuscolare», spiega l'esperto. «Di norma si pratica in gruppo, sotto la guida di un conduttore.
Ogni sessione dura circa un'ora e mezza e i benefici fisici sono immediati: diminuiscono rigidità articolare e muscolare, la respirazione si fa calma e profonda, i movimenti diventano fluidi. Di riflesso, si interviene anche sui problemi esistenziali che vengono "scaricati" sul corpo, come difficoltà nelle relazioni, paure, depressione, scarsa autostima, incapacità di essere autonomi», continua Omar Montecchiani.
La bioenergetica libera dalle corazze emotive
È stato Wilhelm Reich, allievo di Freud, a intuire che l'uomo è prigioniero di un'armatura formata dagli atteggiamenti messi in atto per contenere le emozioni. «Fin da piccoli impariamo a bloccare le reazioni che non sono accettate dagli altri. È il caso della rabbia, per esempio, che ci insegnano a reprimere», chiarisce Montecchiani. Traumi, esperienze, emozioni e abitudini si fissano in schemi rigidi e ci rendono quelli che siamo, formando il carattere e condizionando movimenti, voce e postura.
«Alcuni blocchi possono essere momentanei. Come, per esempio, quando stiamo facendo la fila e scarichiamo il nervosismo dovuto all'attesa sulle spalle. È su queste tensioni, chiamate "di stato", che possiamo intervenire con le classi di bionergetica», continua l'esperto, che tiene a precisare: «Se invece i blocchi sono legati a ferite e traumi emotivi profondi, occorre un conduttore che sia anche psicoterapeuta».
Come si pratica la bioenergetica
Ogni sessione di bioenergetica comincia con il grounding: è la posizione base, che vede l'allievo in piedi, con le gambe divaricate quanto l'ampiezza del bacino, le ginocchia leggermente flesse e le dita dei piedi uncinate, come se dovessero aggrapparsi al suolo. «L'obiettivo è riacquistare il contatto con la realtà: radicandoci a terra riconosciamo di essere "qualcuno" e sentiamo di poterci reggere sulle nostre gambe, anche in maniera simbolica, nella vita di ogni giorno», spiega Montecchiani.
Un atteggiamento corporeo che distende tutte le vertebre e consente a energia e circolazione sanguigna di fluire liberamente. A seguire, il conduttore propone una sequenza di esercizi che sollecitano tutti i distretti del corpo, alternando una fase di contrazione a un'altra di espansione: durante la prima la tensione dei muscoli impegnati aumenta, mentre nella seconda avviene il rilassamento.
La bioenergetica insegna a sentire il corpo
La bionergetica prevede anche movimenti legati all’attivazione di specifiche emozioni: per esempio, scalciare e battere i piedi produce sentimenti simili all'opporsi, al ribellarsi. Oppure vengono eseguiti esercizi di stretching che puntano alla distensione mentale. Inoltre ci sono sequenze da svolgere in coppia o piccoli gruppi, spesso sotto forma di gioco: i partecipanti possono essere chiamati a rappresentare gli alberi di una foresta o gli animali dello zoo, in modo da rivelare alcuni aspetti della propria personalità ed esplorare il tipo di approccio nei confronti degli altri nella vita quotidiana. I movimenti non vengono svolti in maniera meccanica, né si punta alla perfezione: l'obiettivo è sempre e solo "sentire il corpo".
Allena il respiro
Secondo la bioenergetica il respiro mostra ciò che proviamo e in che modo lo sentiamo. «Quando viviamo uno stato di rabbia, paura, gioia o tristezza, la respirazione cambia: è lenta e profonda in condizioni di rilassamento, diventa trattenuta quando siamo agitati», illustra Montecchiani. La disciplina punta a ripristinare un respiro calmo e profondo, agendo sia sulla muscolatura sia sulle tensioni, che si sciolgono e consentono la libera manifestazione di ciò che proviamo.
Si pratica anche da soli
«La bioenergetica è adatta a qualsiasi età, anche in caso di lievi limitazioni fisiche, e una volta appresa può anche essere messa in pratica a casa in autonomia», assicura Omar Montecchiani. «Ripetere gli esercizi frequentemente fornisce un aiuto per gestire meglio la vita di tutti i giorni, durante la quale spesso esercitiamo un controllo involontario sul corpo, lasciando che affanni e stress ci costringano a schemi posturali e muscolari scorretti. E aiuta a ritrovare vitalità e un maggiore piacere per la vita».
I blocchi corporei
Secondo la visione bioenergetica, i blocchi corporei possono manifestarsi a 7 livelli (oculare, orale, cervicale, toracico, diaframmatico, addominale, pelvico). Ciascuno di essi è conseguenza di un particolare problema emotivo: per esempio, la continua inibizione di pianto e paure può provocare forti emicranie; trattenere i sentimenti scatena tensione al collo e ad altre aree della schiena, mentre dubbi e conflitti interiori creano difficoltà respiratorie e tensioni a carico di basso ventre, zona lombare e fascia pelvica.
Dove praticare la bioenergetica
Per trovare il conduttore qualificato più vicino a te puoi consultare i siti web delle principali associazioni italiane: come l’Istituto di psicologia somatorelazionale e la Società italiana di analisi bioenergetica.
