Le aree marine protette più belle d’Italia dove andare in vacanza

Alla scoperta di riserve naturali sottomarine dalle acque cristalline, dove pesci, tartarughe, foche, delfini e perfino capodogli nuotano indisturbati? Eccone tre bellissime, in Italia, dove turismo ed ecostenibilità si integrano alla perfezione



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Vacanze al mare e in natura? Perché non decidi di andare alla scoperta di una riserva naturale sottomarina dalle acque cristalline, dove pesci, tartarughe, foche, delfini e perfino capodogli nuotano indisturbati? Non occorre spostarsi dall’altra parte del mondo. Puoi scegliere una delle 29 aree marine protette italiane. Qui te ne presentiamo tre, dove turismo ed ecostenibilità si integrano alla perfezione.



  • Egadi

Zaffiro, turchese, acquamarina: preparati a tutte le gradazioni del blu in un arcipelago incontaminato

Vuoi fare il bagno in acque cristalline nuotando sulle distese di Posidonia, tra coralli, polpi e tartarughe? In Sicilia, a un’ora da Trapani, c’è un piccolo paradiso dove si sente solo lo sciabordio delle onde e il rumore del vento. È l’area marina protetta delle isole Egadi (Favignana, Marettimo, Levanzo e i due isolotti Formica e Maraone) che dal 1991 tutela la salute dei propri fondali e del territorio circostante. Questa ZTL del mare è la più grande d’Italia: 54000 ettari di natura incontaminata (circa un quarto dell’intero mare protetto italiano) dove è proibita la pesca industriale, a strascico e quella incontrollata con altri metodi invasivi. In quest’area sono presenti circa il 25% delle specie protette del Mediterraneo, tra cui la schiva foca monaca, il tonno rosso, la tartaruga Caretta Caretta e l’uccello delle tempeste.

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Ma su questa rotta sono di passaggio anche i grandi mammiferi pelagici come i delfini (tursiopi e stenelle) e i capodogli. Nelle zone più profonde sono comuni le aragoste e si può incontrare la maestosa aquila di mare, una specie di razza che raggiunge un’apertura alare di circa due metri.

Merita una visita la mini-barriera corallina costruita dal mollusco gasteropode Dendropoma petraeum, una vera perla marina per gli amanti dello snorkeling.

Infine questi fondali ospitano la più grande e meglio conservata prateria di Posidonia oceanica del Mediterraneo. Questa pianta acquatica svolge tre fondamentali funzioni ecologiche: fa da nursery e nutrimento per i piccoli pesci, protegge le coste dall’erosione e incamera grande quantità di CO2, rilasciando ossigeno. È l’Eden di sub, appassionati di snorkeling, naturalisti e biologi marini.


L'ospedale delle tartarughe

A Favignana si trova il centro di recupero delle tartarughe Caretta Caretta. Nato del 2015 con la collaborazione del WWF e Rio Mare, cura questi rettili per poi reinserirli nel loro habitat. Il peggior nemico è la plastica: le tartarughe ne ingeriscono così tanta che poi non riescono più a immergersi e ad alimentarsi. Vengono ripescate e portate in questa struttura fino alla riabilitazione.


298413Calette da sogno

A Favignana, dopo l’irrinunciabile giro dell’isola in barca, non puoi perderti una giornata a Cala Rossa: un anfiteatro naturale discende al mare regalandoti tutte le gradazioni del blu. Sempre a piedi puoi passeggiare in mezzo alle cave di tufo fino alla Cala del Bue Marino: una serie di grotte si aprono sull’azzurro turchese del fondale. Un pontile artificiale permette l’agevole accesso al mare.

Anche a Marettimo il giro dell’isola in barca è obbligatorio per ammirare le sue grotte spettacolari: quella del Cammello non ha rivali per impianto scenografico e trasparenza dell’acqua. Vale una ventina di minuti a piedi la passeggiata che va dal porto Praia dei Nacchi: una suggestiva insenatura dalle acque cristalline. Dove dormire? Al Marettimo residence (marettimoresidence.it/it).



  • 5 Terre


Una vacanza a tutto sport tra immersioni e snorkeling: goditi la bellezza di questo mondo sottomarino

Con 4554 ettari di area marina protetta, il golfo delle Cinque Terre (che va da Punta Mesco a Occidente fino a Punta Pineda a Oriente) regala a turisti e viaggiatori 19 chilometri di costa selvaggia. Biodiversità è la keyword di tutta l’area: grazie alla particolare caratteristica dei fondali, delle correnti marine e alla salinità di vario grado delle acque, questa riserva vanta una grandissima varietà di specie ittiche (cernie, orate, occhiate, saraghi, tanute, donzelle pavonine e tordi) e vegetali (le Gorgonie convivono placidamente con la Posidonia oceanica).

Non solo: la straordinaria ricchezza di elementi nutrienti delle sue acque l’ha resa un appuntamento goloso per balenottere, capodogli, zifi e delfini che ogni anno transitano qui a banchettare, ragion per cui l’intera area marina è stata integrata nel Santuario dei Cetacei dal 1999C.

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In barca o a piedi

Per gli appassionati di diving l’intera area è un gigantesco parco divertimenti, ma anche chi vuole dedicarsi allo snorkeling troverà pane per i suoi denti nelle varie calette e grotte accessibili via mare. Gli amanti della spiaggia possono arrivare via mare a Seno del Canneto, vicino a Riomaggiore, un arenile di sassi e ciottoli incastonato in un’ampia baia contornata da pareti scoscese da cui scendono cascatelle di acqua dolce.

Via terra invece, a due minuti dalla stazione di Monterosso, puoi prendere il sole sul lungomare di Fegina o vicino al centro storico, goderti la battigia di Tragagià. A circa 1,5 km dal centro del paese arrivi alla bella spiaggia del Gigante, citata nelle poesie di Montale.


Non solo mare

Chi ama il trekking, può consultare il Cinque Terre Walking Park (parconazionale5terre.it) dove trova percorsi di tutte le difficoltà sui sentieri alti che corrono attraverso habitat naturali, insediamenti antichi, santuari e paesaggi terrazzati. Chi preferisce le due ruote può contare su itinerari percorribili in e-bike dove può scatenarsi, senza troppa fatica, in pedalate chilometriche con vista panoramica, come per esempio il tour Levanto-Monterosso.

I più sensibili alla questione ambientale possono divertirsi con il plogging, un’attività che abbina il movimento alla raccolta dei rifiuti. Chi ha il pollice verde e un’anima green può partecipare a una sessione di foraging, un’escursione guidata alla scoperta di erbe spontanee utilizzate in cucina. Dove dormire? Alla Locanda Il maestrale (locandamaestrale.net).


  • Campania

In un anfiteatro di scogliere laviche puoi tuffarti nel blu più profondo tra coralli, madrepore e alghe color fuoco

Ischia e Procida non sono solo due gioielli incastonati nel golfo di Napoli: insieme a Vivara, queste due splendide isole fanno parte dell’area marina Regno di Nettuno, che con 11256 ettari è la più estesa della Campania. Una particolarità morfologica rende speciale questa zona: il canyon di Cuma, una profonda valle sottomarina che raggiunge gli 800 metri, habitat ideale per i cetacei (delfini, balene e capodogli) e per numerose specie marine.

Gli appassionati di Whale Watching qui hanno la certezza di fare incontri ravvicinati emozionanti con i giganti del mare. Non solo: le decine di chilometri quadrati di Posidonia oceanica ospitano una grande densità ittica: l’area è al centro di flussi migratori di totani e calamari, tutte le specie di pesce azzurro e tonni.

Chi ama lunghe escursioni con la maschera rimarrà incantato dall’estrema biodiversità della riserva, nuotando tra le distese di alghe rosse, madrepore e coralli. Nei fondali intorno a Ischia, immergendosi tra grotte spettacolari e acque color smeraldo si può ammirare anche il “falso corallo nero”.


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A Ischia, tra mare e terme

Ischia, Procida e Vivara fanno parte di un grande complesso vulcanico. Le alte pareti laviche e tufacee di Ischia si alternano a tratti di costa bassa che si aprono su spiagge e insenature dalle acque cristalline. È una gigantesca beauty farm all’aria aperta tra parchi termali, fumarole, sabbie bollenti, saune naturali e fanghi. Chi vuole una sosta relax in tutta comodità, può godersi un cocktail su una lingua di sabbia finissima sulla spiaggia vip di Sant’Angelo a Serrara Fontana, un antico borgo marinaro che affaccia su un caratteristico porticciolo.

Chi preferisce una meta più sportiva non rimarrà deluso dalla scogliera di Zaro a Punta Caruso. Serve buona lena, scarpe sportive, acqua e cibo ma all’arrivo, dopo un bagno in un mare color smeraldo, potrai stenderti su una levigata piattaforma di lava che declina dolcemente verso il mare, in mezzo ad altre piccole piscine naturali. Dove dormire? Al Botania Relais&Spa (botaniarelais.com).


Procida, scrigno di delizie

In questa piccola perla dell’arcipelago delle isole Flegree (solo 3,7 km²) puoi perderti nei cromatismi delle sue case colorate di tutte le sfumature di rosso, arancione, rosa e giallo. La spiaggia di Ciraccio, con i suoi splendidi faraglioni tufacei in riva al mare, offre un rifugio tranquillo per chi non ama la calca. È il luogo ideale anche per una tintarella al riparo dal caldo: al pomeriggio è frequente il soffio rinfrescante del Maestrale. Dove dormire? Alla Bamboo House (booking.com).


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