Vuoi adottare un cucciolo, ma hai paura che il tuo cane anziano non la prenda bene? «Se gestisci la situazione in modo corretto, non ci dovrebbero essere problemi, anche se molto dipende dal carattere», osserva Michela Mattioli, veterinaria comportamentalista. «Se è equilibrato e abituato a frequentare i suoi simili, per esempio al parco, probabilmente ha le carte in regola per una convivenza serena. Se invece è aggressivo, possessivo nei confronti dei suoi giochi, se ringhia quando qualcuno si avvicina al suo cibo e non ha un buon rapporto con gli altri cani, allora rifletti prima di decidere, magari chiedendo consiglio al tuo veterinario».
Contano sesso e taglia
Presa la decisione, il primo consiglio è di sceglierne uno di sesso opposto a quello dell’animale che già vive con te, perché così ci sarà meno competizione. Per quel che riguarda la taglia, ricorda invece che se c’è molta differenza fra i due, dovrai vigilare con maggiore attenzione, perché un cane grosso può far male a uno minuscolo anche solo giocando, senza cattive intenzioni.
All'inizio spazi separati
Una decina di giorni prima dell’arrivo del cucciolo metti in casa dei diffusori di feromoni e organizza un paio di incontri fra i due animali in uno spazio neutrale, per farli conoscere. «Lo stesso dovrai fare il giorno dell’arrivo », raccomanda la veterinaria comportamentalista.
«Non portare il cucciolo direttamente a casa, ma falli incontrare in un parchetto oppure in strada. Nei primi giorni dovresti inoltre stare il più possibile con loro: osservali e dedica il tuo tempo a ciascuno dei due a seconda delle diverse esigenze. Il cucciolo avrà bisogno di giocare, di correre, di esplorare; l’anziano di giochi più tranquilli e anche di qualche passeggiatina solo con te, per rilassarsi senza la presenza del piccolo. Separali al momento della pappa e per almeno un paio di mesi tienili in spazi diversi quando non sei presente».
Due mici, un appartamento
Hai già un gatto adulto e vuoi prendere un altro micetto? «In genere è più semplice se il gatto di casa è un maschio, perché è frequente che si comporti come “uno zio indulgente”, lasciando giocare il piccolo, mentre una gatta territoriale potrebbe decidere di ignorare l’intruso», spiega la veterinaria Michela Mattioli.
«Per agevolare il rapporto, una decina di giorni prima dell’arrivo metti in casa un diffusore di feromoni specifici per la socializzazione. Tieni poi conto che il gatto mal sopporta di dividere spazi e oggetti, quindi acquista per il nuovo arrivato ciotole, cuccia, lettiera, tiragraffi e giochini; e nei primi tempi tienili separati quando non sei a casa. Comincia però presto a farli incontrare, anche perché l’adulto, avvertendo la presenza del micetto senza poterlo vedere, potrebbe innervosirsi ancora di più. Lascia che si osservino, magari tenendo il piccolo nel trasportino». E in presenza del gattino moltiplica le attenzioni per l’altro, così che associ la situazione a momenti piacevoli.
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