Isabella Rossellini (66 anni) segna un punto tornando testimonial per Lancôme (la stessa azienda che l’aveva liquidata a 40 anni perché ormai anziana), l’attrice Jane Seymour (67 anni) posa come mamma l’ha fatta per Playboy, l’inossidabile Jane Fonda, grand cru del 1937, è la donna immagine di L’Oréal. Altro che nonnine sulla sedia a dondolo, con crocchia di capelli e occhiali sul naso che sferruzzano per i nipotini!
Le ultrasessantenni di oggi esprimono orgogliose la loro bellezza e fanno pure razzie di follower su Instagram. Una per tutti Lyn Slater (65), docente universitaria newyorkese che come @iconaccidental vanta 528mila seguaci stregati dal suo stile. La curiosità è che i follower sono proprio i millennials, praticamente i suoi nipoti.
IDENTIKIT DELLE NUOVE TOP MODEL
Sono tutte signore sicuramente di fascino, ma che soprattutto non hanno timore di mostrarsi come sono. Anzi, sono richieste proprio per il loro viso che mostra i segni di una vita piena e interessante dove i ritocchi, se ci sono stati, hanno più puntato a una buona manutenzione che a uno stravolgimento.
Per alcuni versi è un’esigenza del mercato: nei Paesi sviluppati le donne mature hanno un grande potere d’acquisto, e per la prima volta nella storia non sono costrette a inseguire una fittizia freschezza per essere apprezzate. «La gioventù non è più un mito da rincorrere, ma un bagaglio di cui si fa volentieri a meno, con il suo carico di insicurezze e ricerca di perfezione», dice Sarah Viola, medico psicoterapeuta. Le ultrasessantenni cercano quindi modelli di bellezza ai quali possono aspirare.
Anche la moda sembra venire incontro a questa generazione. Sarà un caso ma da qualche tempo i vestiti sembrano più ampi e comodi, le trasparenze sembrano giocare a favore di una qualità della pelle non più perfetta, torna la vita alta, si abbassano i tacchi. A ben vedere anche le sovrane delle passerelle ragazzine non sono più.
«La stilista più importante del mondo, Miuccia Prada, è del 1949. Una delle più amate, Alberta Ferretti, ha un anno in meno, mentre la rockissima e biondissima Donatella Versace è del 1955», ricorda la critica di moda Lucia Serlenga che, con Daniela Fedi, ha appena pubblicato per Cairo Editore Donne 6.0, un inno a tutte le âgées. Così le fanciulle in fiore devono fare largo alle rose mature anche sulle passerelle. L’agenzia di modelle russa, Oldushka, arruola solo eleganti signore dai capelli bianchi e dalle rughe profonde e ben visibili, richiestissime da pubblicità e moda.
APPARTENGONO A UNA GENERAZIONE EDONISTA
«Stiamo assistendo ai primi effetti di un cambiamento dell’asse temporale», spiega la psicoterapeuta Sarah Viola. «Le sessantenni di oggi sono le prime donne che hanno aspettato di sistemarsi al lavoro prima di mettere su famiglia. È quindi facile che, in un’età in cui un tempo si era nonne, ora ci si ritrovi mamme di adolescenti che contagiano con la loro freschezza tutta la famiglia». In effetti, a guardarsi intorno siamo circondati da mamme grandi con bambini piccoli, senza bisogno di fare gli esempi di Madonna (quasi 60 anni), mamma di Rocco (17), o di Julia Roberts (50) mamma di Henry (11).
Ma a mantenere giovane e pimpante questa categoria di donne inossidabili contribuisce anche l’attività fisica. «Siamo passati da un periodo storico in cui si raccomandava agli, chiamiamoli così, anziani di riguardarsi da ogni sforzo, a un esercito in età, baldanzoso più che mai, che frequenta palestre, cammina a passo spedito, va in bicicletta e si diverte a farlo. A differenza di molti trentenni che vivono l’attività fisica come un dovere», continua la dottoressa Viola.
Corpi scattanti e idee chiare, un’accoppiata irresistibile, come conferma uno studio dell’Istituto Astra Ricerche condotto su quasi 6 milioni di italiane tra i 50 e i 64 anni. Circa il 23% pensa che questa età sia una seconda giovinezza, il 16,8% ritiene sia il momento giusto per realizzare il proprio progetto di vita mentre per il 13,5% la maturità coincide finalmente con la vera libertà.
«Queste nuove sessantenni sono delle “pleasure growers”, edoniste intelligenti, cioè donne che hanno imparato a godersi la vita, hanno sufficiente esperienza per selezionare il meglio, sono in grande forma fisica e hanno elaborato un loro stile di pensiero che le accompagna nelle scelte quotidiane», precisa il sociologo Francesco Morace, autore di ConsumAutori (Egea). «È questo il nucleo generazionale che ha la più chiara visione del futuro (avendo almeno altri 25 anni davanti: secondo le statistiche l’aspettativa di vita in Italia è di 84,9 anni per le donne) e che ha strumenti culturali, e soprattutto economici, per tirar fuori i sogni dal cassetto. Si dedicano a lunghi viaggi (hanno il tempo e le energie per farlo), alle loro passioni, riscoprendo anche i piaceri erotici più raffinati. In poche parole potremmo definirle le nuove e autentiche gaudenti».
SONO PADRONE DEL PROPRIO CORPO
Nemmeno la menopausa fa più paura, rappresenta piuttosto una sfida. Dice la psicologa e sessuologa Roberta Rossi: «Per molte donne quest’età coincide con la scoperta del sesso nella sua forma più ludica. Libere dal rischio di gravidanze indesiderate e dal diktat di avere seni da sballo, ventre piallato e fianchi levigati, diventano più consapevoli del corpo e del piacere che può procurare. La loro forza sta nell’essere riuscite a trasformare qualcosa che finora era negativo come la menopausa, in un periodo positivo e ricco di soddisfazioni».
Dalla dittatura degli ormoni si passa finalmente alla libertà della mezza età: si diventa totalmente padrone del proprio corpo. E ci si consente anche qualche capriccio, come si deduce dalla dichiarazione di Lauren Hutton (74 anni), tornata recentemente a sfilare per Bottega Veneta. A chi le domanda quale sia il segreto della sua bellezza, la modella e attrice statunitense risponde sicura «Gli uomini». Specificando poi con grazia: «Quelli giovani».
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Articolo pubblicato sul n. 31 di Starbene in edicola dal 17/7/2018