di Terenzio Traisci, psicologo del lavoro, formatore e speaker aziendale (nel tondo qui sopra)
Da molte persone il lunedì viene percepito come un giorno difficile, lungo, pesante, anche se naturalmente è una sensazione soggettiva, che dipende dal significato che attribuiamo a questo momento. Momento che per i parrucchieri, per esempio, arriva di martedì: e infatti i parrucchieri non amano il martedì.
Il fatto è che, finché continuiamo ad attribuire un significato negativo al lunedì, difficilmente cambierà qualcosa, poiché le parole che usiamo innescano reazioni emotive basate sulle nostre esperienze. Durante i corsi che tengo nelle aziende e in quelli aperti al pubblico, porto spesso un esempio per chiarire questo concetto: la parola supplenza. Questa evoca in noi una sensazione positiva e, anche in età adulta, quando le persone sentono questa parola “esultano” come se davvero fossero a scuola e ci fosse supplenza il giorno dopo.
Per superare indenni l’impasse del lunedì, la scienza e la ricerca possono aiutare. Questa è la raccolta dei 5 migliori suggerimenti che ci offrono.
I 5 trucchi vincenti
1. Appena ti coglie la sindrome depressiva o ansiogena da lunedì, fatti questa domanda: in quali condizioni mi serve essere oggi? Questa domanda sposta la tua attenzione su quello che puoi fare tu, su ciò che dipende da te. Ed è questo che fa cambiare il tuo stato psicofisico, perché hai la sensazione di riprendere in mano la tua vita.
2. La risposta alla domanda probabilmente sarà: devo essere in buone condizioni fisiche. Perciò muoviti, fai sport. Non parliamo di attività fisica generica, ma di esercizi che coinvolgano più gruppi muscolari, allenandoli con ripetizioni. A questo proposito, non dimenticarti di contare, perché contare le ripetizioni aiuta a staccarsi dai pensieri e a cambiare le condizioni interne in cui vengono generati.
3. Dopo aver cambiato le tue condizioni fisiche e aver riossigenato il corpo, avrai la lucidità mentale per pensare al lunedì con parole diverse, che evochino sensazioni più positive. Ecco un po’ di alternative: mi aspetta una giornata impegnativa, non bellissima, ricca di appuntamenti. Oppure, usando un pizzico di umorismo e creatività: una giornata abbondante, farcita di impegni, stimolante.
4. Pensa al significato di ciò che fai, perché il cattivo umore si innesca quando separi questo significato dalle azioni che devi compiere e ti focalizzi sulla fatica e le difficoltà. Quindi ricorda chi aiuti con il tuo lavoro, a che cosa serve ciò che fai: questo ti darà entusiasmo e motivazione.
5. Pensa a un premio per aver affrontato la giornata in questo nuovo modo: ogni buona abitudine si crea quando ripeti alcune azioni fino a farle diventare automatiche, e sapere di ricevere una ricompensa quando compi un determinato gesto ti motiva a ripeterlo. Un esempio di ricompensa è quando a fine giornata finalmente incontri la persona cui tieni, oppure dopo cena puoi rilassarti davanti a un film che desideravi vedere da tempo. Prepararti all’“odiato” lunedì sin dalla domenica, concentrandoti sulla ricompensa che ti aspetta a fine giornata, metterà tutto in una luce diversa.
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Articolo pubblicato sul n. 5 di Starbene in edicola dal 16/01/2018