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Pak choi: come coltivare il cavolo cinese sul balcone

Richiede poca terra, cresce bene anche sul balcone di casa e offre una miniera di sostanze nutritive. Scopri come coltivare il pack choi e perché fa bene

Foto: iStock



di Nadia Tadioli (ha collaborato Gerardo Antonelli)



È uno dei cibi più ricchi di nutrienti. Ma non solo. «Il Pak choi, o cavolo cinese, è anche facile da coltivare: nell'orto come sul balcone, perché non richiede molta terra», spiega Roberta Zaltieri, dell'azienda agricola La Margherita. «Seminandolo adesso, a luglio, o interrando le piantine entro metà agosto, potrai mangiarlo tra fine settembre e inizio ottobre».


  • Acquisto: i semi si trovano in Internet (su amazon.it come nei siti dedicati a orto e giardinaggio). Le piantine sono invece proposte dai vivai, anche in vendita online.


  • Semina: bastano 2 dita di terriccio in contenitori grandi come bicchierini da caffè: in ognuno metti 2-3 semini, poi bagna delicatamente con un po' d'acqua e mantieni sempre leggermente umido il terreno. Quando saranno spuntate le prime 4 foglie (dopo circa 30-40 giorni), sarà il momento di trapiantare le piantine.


  • In vaso: in una cassetta da balcone da 40 cm ci stanno 2 piantine: riempilo con terriccio specifico per l'orto, sistema il contenitore in una posizione soleggiata e bagna con regolarità, innaffiando sempre abbondantemente. Dopo un mese concima ogni 15 giorni con un fertilizzante biologico per ortaggi.


  • Nell'orto: lavora bene il terreno, arricchendolo di letame in pellet e compost. Interra le piantine nell'orto a una distanza di almeno 30 cm una dall’altra e per i primi giorni abbi cura di irrigare esattamente sulle foglie. Continua quindi a bagnare regolarmente, usando ogni mese un concime biologico per ortaggi.


In cucina

«Come sapore è simile al cavolo italiano. I gambi, croccanti, sono perfetti in insalata. Le foglie invece sono ottime cotte, sia lessate sia passate in padella o in umido», spiega la dottoressa Fabrizia Lellero, biologa nutrizionista a Napoli. «È un vero superfood, perché ottima fonte di vitamina A, C e K e ricco anche di vitamina B6, folati, calcio e manganese».


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