A qualcuno basta poco: un calorifero, un bagno caldo, un bicchiere di vino, una salsa piccante. E il viso si infiamma. Le stime dicono che più di 45 milioni di persone nel mondo, specie donne con pelle chiara e ipersensibile, fanno i conti con il rossore facciale, l’eritrosi.
Secondo un’indagine di Galderma, in sei casi su 10 il flushing è importante e non basta un fondotinta. Ecco le strategie giuste per imparare a gestirlo.
Identifica i nemici
«Non esistono strategie, farmaci o prodotti per intervenire sulle cause del problema», premette Elisabetta Sorbellini, dermatologa a Milano. «Puoi però riconoscere i fattori scatenanti (che non sono uguali per tutti) e cercare di evitarli».
Tra i più comuni, in chi è predisposto ci sono il fumo, i cibi piccanti, troppo caldi o speziati, i pasti pesanti, l’eccesso di farinacei, le saune e i bagni caldi. Ma anche l’esposizione diretta e prolungata al calore, come quello dei fornelli. E ancora certi trattamenti beauty: esfolianti, peeling chimici, vaporizzazione di acqua calda per la pulizia del viso.
Un bicchiere di vino è concesso, ma alcol e bevande calde riaccendono il fuoco, come lo sport intenso, specie all’aperto, i forti stress, il ciclo mestruale, la menopausa, la tosse prolungata, la pressione alta e alcuni farmaci. Ora vediamo come intervenire.
Lava con delicatezza
«Cerca di mantenere intatta la membrana protettiva della cute, evitando irritazioni e sfregamenti», consiglia la dermatologa.
«Usa solo detergenti per pelli sensibili, meglio se in emulsione cremosa, con attivi idratanti e protettivi, come olio d’oliva, prebiotici che riequilibrano la flora batterica dell’epidermide, acido ialuronico e pantenolo. Eliminali con acqua tiepida (36 °C circa) ma, se la secchezza e il prurito aumentano (l’acqua calcarea può peggiorare i fastidi), preferisci prodotti senza risciacquo come le acque micellari. Evita dischetti di cotone e salviette umidificate; scegli un tonico senza alcol e applicalo a piccoli tocchi direttamente con le mani».
Scegli l’idratante giusto
Usa creme specifiche con attivi emollienti e restitutivi: ceramidi, sfingolipidi, acido ialuronico, glicerina, ceramidi, niacinamide. Evita i prodotti con vaselina e oli siliconici.
«I preparati di ultima generazione sfruttano l’azione combinata di prebiotici e probiotici per la riparazione e la protezione del microbiota cutaneo», spiega la dermatologa.
Tra gli ingredienti naturali sono utili gli estratti ricchi di bioflavonoidi vasoprotettivi: calendula, rusco, ippocastano, mirtillo. Bene la centella asiatica che ristruttura e cicatrizza, la radice di liquirizia per calmare le irritazioni, i derivati dall’avena, beta glucano, vitamina E per lenire, l’aloe vera per idratare e riparare.
Proteggiti dagli sbalzi termici
Passare dal caldo al freddo e viceversa stimola il vasospasmo e la comparsa dell’arrossamento: vestiti a strati, stai lontana da stufe e termosifoni, rinfrescati con l’acqua termale. E non dimenticare mai la crema solare con protezione molto alta, testata su pelli sensibili.
Applica un make up strategico
Usa prodotti leggeri non resistenti all’acqua, senza profumi, alcol, benzoilperossido, con formule semplici.
«Per neutralizzare un rossore lieve o medio picchietta sopra il fondotinta un correttore di colore simile all’incarnato o verde», dice Rossano De Cesaris, make up artist.
«Se il rossore è intenso, ma generalizzato, stendi un primer verde su tutto il viso oppure usa una CC cream con pigmenti che, per contrasto, annullano i difetti cromatici. Per forti rossori localizzati usa un po’ di correttore verde malva, sfumalo con le dita poi fissalo con cipria in polvere trasparente. Infine tampona con la spugnetta il fondotinta fluido (senza strofinare)».
Quando andare dal medico
Dall’eritrosi temporanea il rossore può diventare permanente, con la couperose, la dilatazione cronica dei microvasi o, nei casi più seri, con la rosacea: aumentano i capillari dilatati, la pelle pizzica, tira, prude, è spessa, secca e ruvida, si desquama. Compaiono piccoli rilievi rossi, simili a quelli dell’acne.
Non esiste una cura definitiva, ma diversi trattamenti consentono di alleviare fastidi e inestetismi: oltre ai dermocosmetici, ci sono farmaci in crema da applicare sulla pelle, come brimonidina e ivermectina, metronidazolo o acido azelaico, mentre da prendere per bocca l’unica molecola approvata a oggi è la doxiciclina. Laser e luce pulsata si usano per il trattamento dei capillari.
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Articolo pubblicato sul n. 6 di Starbene in edicola dal 21 gennaio 2020