Impacchi di aglio e limone. Miscugli di panna acida e zucca. Sapone e dentifricio. Le giapponesi consigliano addirittura cubetti di ghiaccio al tè verde. Contro i brufoli c'è chi le ha provate davvero tutte. I dermatologi li chiamano poeticamente "efflorescenze", fioriture della pelle, termine che ne rende bene la delicatezza. Perché l'errore di fondo è proprio questo: trattarli con le maniere forti, aggredirli, strizzarli, massacrarli.
Detergi con cura
Se è rosso, dolente e prude, il brufolo è nella fase infiammatoria: la funzione barriera è alterata, le difese naturali della pelle sono ko e una mossa sbagliata può fare grossi danni. «Toccalo il meno possibile. Detergi l'area con un gel, una mousse o un liquido con attivi seboregolatori, alfaidrossiacidi come acido glicolico a bassa concentrazione o acido salicilico al 2%, e antinfiammatori come la niacinamide», raccomanda Maddalena Montalbano, dermatologa e medico estetico. «Risciacqua con acqua tiepida e tampona con una salvietta liscia, senza strofinare».
Utili anche alcuni disinfettanti naturali come la radice di bardana, depurativa e antibatterica. Antonella Filippi, esperta di fitoterapia e cosmesi naturale, consiglia di usarla per preparare decotti da frizionare sul brufolo. «Prendi 15 g di radice, lascia in infusione in una tazza d'acqua bollente per un quarto d'ora poi passalo sull'area con un garza più volte al giorno, per un paio di giorni. Bene anche i fiori di lavanda, disinfettanti, o di viola del pensiero, cicatrizzanti (30 g per ciascuno)». Quando il brufolo è pulito e asciutto, applica una crema antibiotica a base di eritromicina o clindamicina.
Spremere o no?
Meglio di no. Si irrita la pelle e non si rimargina bene, rischiando brutte cicatrici. Ma secondo Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis, se il brufolo non accenna a guarire può essere utile aprire una via d'uscita per il pus. «Quando il foruncolo è maturo, armati di un ago da iniezione sterile e pungi la sommità della membrana che lo riveste, lasciando che il materiale fuoriesca», spiega. «Puoi accelerare lo svuotamento appoggiando i polpastrelli (non le unghie) ai lati dell'incisione e premendo delicatamente verso il basso. Ripulisci l'area usando un disinfettante non alcolico e una garza e applica la crema antibiotica per tre giorni».
Non toccarlo mai se spunta in punti maledetti come il sopracciglio (se fa la crosta e si stacca, il pelo sotto non ricresce più) o il labbro superiore (da qui partono moltissimi vasi sanguigni). «Per queste evenienze», sottolinea Maddalena Montalbano, «esistono in commercio prodotti Sos a base di olio di scisto, argilla verde e acqua termale: applicati alla sera, fanno riassorbire la pustola in una notte».
Coprilo con il make up
Scegli formule non occlusive e non comedogeniche, altrimenti rischi l'effetto boomerang. «Per neutralizzare il rossore delle fasi iniziali, prendi un correttore compatto di colore simile all'incarnato e applicalo sopra al fondotinta picchiettandolo con i polpastrelli», spiega il make up artist Rossano de Cesaris. «Altrimenti mescola una piccola dose di correttore verde al correttore in tono con l'incarnato e applicalo dopo il fondotinta.
Se il brufolo è molto rosso e infiammato, utilizza una piccola quantità di correttore verde malva, sfuma e fissa con un po' di cipria in polvere, poi applica il fondotinta tamponando con la spugnetta (non va strofinata). Se invece c'è già il puntino bianco, il correttore potrebbe non attaccare: applicane un leggero strato col pennello, fissalo con poca cipria e poi mettilo di nuovo, sfumandolo».
Due maschere purificanti
- «Se la lesione evolve nella fase pustolosa, con comparsa della capocchia bianca, applica una maschera lenitiva e seboriducente a base di acido azelaico, antibatterico naturale, polvere di calamina (antisettica), probiotici e gluconato di zinco, ad azione seboregolatrice», consiglia la dermatologa Maddalena Montalbano. «Lascia in posa per 10 minuti (se hai molte impurità applicala su tutto il viso), poi asporta la maschera con una salvietta umida e concludi con la crema antibiotica».
- Se preferisci le ricette naturali, puoi provare la maschera al pomodoro, ad azione astringente e purificante. «Prendi un pomodoro maturo, togli buccia e semi, schiaccia la polpa e mischiala con due cucchiai di farina bianca, un cucchiaio di succo di limone e un cucchiaino di olio di mandorle», spiega Antonella Filippi. «Massaggia il composto soprattutto sul foruncolo, lascialo agire per qualche minuto, rimuovi e risciacqua prima con acqua tiepida, poi con acqua fredda con succo di limone».
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