La pelle parla, e ci può dire tante cose. Racconta innanzitutto delle nostre emozioni: basti pensare a quando si arrossisce per l’imbarazzo o a quando si impallidisce per lo spavento. Ma in alcuni casi può rivelarci anche come stiamo fisicamente, se i nostri organi stanno funzionando bene o se è meglio fare qualche approfondimento.
«Capita piuttosto spesso che si vada dal dermatologo per un problema che si pensa sia legato esclusivamente alla pelle e si venga poi indirizzati a un altro specialista», conferma Valeria Colonna, dermatologa. «Questo perché alcuni disturbi o patologie si manifestano anche con sintomi cutanei, che a volte sono i primi a insorgere».
Ecco allora alcuni segnali che la pelle ci manda e che non andrebbero sottovalutati.
- Pallore
Un colorito spento è la norma durante la stagione fredda. Giornate senza sole e inquinamento conferiscono alla pelle un colorito quasi grigiastro, che un buon make up riesce a camuffare. Ma il pallore può essere anche il segnale di un'anemia, anzi di solito è il primo campanello d’allarme di una carenza di ferro o di un’emoglobina sotto il livelli normali.
«Talvolta, se l’anemia è abbastanza importante, si associano sintomi quali stanchezza, palpitazioni, mancanza di fiato per sforzi modesti, cefalea» sottolinea la specialista. Un primo check up che puoi fare anche tu è controllare il colorito delle mucose, come quello delle congiuntive o anche delle labbra. Se è pallido anziché roseo, è probabile che tu sia anemica.
Un semplice esame del sangue, potrà sciogliere ogni dubbio.
- Rossore
Gli esperti lo definiscono un sintomo aspecifico. Perché l’arrossamento del volto può essere il segnale di vari disturbi della pelle ma anche, più semplicemente, la conseguenza di azioni come l’utilizzo di prodotti aggressivi, l’esposizione al freddo, al vento, l’assunzione di cibi piccanti o alcol e via dicendo.
«Pochi sanno che il volto può diventare improvvisamente rosso anche in seguito a una crisi ipertensiva», fa notale la dottoressa Colonna. «A volte l’arrossamento è accompagnato da vampate di calore, dovute alla vasodilatazione temporanea dei capillari sottocute. Certo, potrebbe trattarsi anche di un fenomeno legato all’emotività, ma verificare i valori della pressione, soprattutto quando si avvicina l’età della menopausa, è sempre una buona regola».
- "Palline" sotto pelle
Se intorno alle palpebre, sia superiori che inferiori, e nelle zone circostanti noti delle piccolissime cisti dure e tondeggianti, è molto probabile che si tratti di grani di miglio, accumuli di cheratina e cellule morte che possono permanere sul viso anche anni.
Il dermatologo può rimuovere questo inestetismo con varie tecniche, ad esempio con micro incisioni effettuate con un ago. Attenzione però, non tutte le escrescenze in questa zona sono uguali: se di varia grandezza, di colore giallastro e morbide al tatto, potresti aver bisogno di controllare i grassi nel sangue.
«Gli xantelasmi sono degli accumuli di lipidi e interessano soprattutto le donne tra i 30 e 50 anni, chi fuma e chi è in forte sovrappeso», osserva l’esperta. «Si possono rimuovere attraverso varie tecniche, come il laser, ma è opportuno risolverne prima la causa, accertandosi che non ci sia ad esempio un eccesso di colesterolo. Il rischio che si riformino infatti è elevato».
- Cute molto secca
Pelle disidratata, anzi di più? Molto spesso si tratta solo di una cute molto sensibile, bisognosa di cure e di prodotti specifici per alleviare prurito, rossore e ruvidità che spesso si accompagnano alla secchezza. «Questi sintomi però potrebbero essere indicativi di una dermatite atopica, che va curata con i farmaci», avverte la dermatologa.
«Ma una cute molto secca rientra anche tra le diverse manifestazione del diabete. Chi soffre di questa patologia, infatti, ha una minore secrezione sebacea e una ridotta idratazione dello strato corneo, con conseguente elevata secchezza della pelle. Per questo un occhio esperto è sempre necessario».
- Peluria
Per molte donne l’appuntamento dall’estetista per togliere i “baffetti” è irrinunciabile. Vale soprattutto per i tipi mediterranei, con capelli e peli scuri, ma con ceretta, creme depilatorie o, se si desidera una soluzione permanente, la luce pulsata, l’inestetismo si risolve facilmente. Talvolta però una peluria abbondante, soprattutto se associata alla presenza di acne, può non essere un problema solamente estetico.
«Potrebbe trattarsi di un eccesso di ormoni maschili nell’ambito di una sindrome, detta dell'ovaio policistico, che si manifesta molte volte anche con alterazioni del ciclo mestruale, seborrea, caduta dei capelli», chiarisce la dermatologa. In questo caso le cure, che possono essere prescritte in accordo con il ginecologo, prevedono di solito una terapia ormonale per contrastare l’eccesso di ormoni androgeni, oltre a trattamenti topici per curare acne e seborrea.
- Capillari in evidenza
Piccole “ragnatele” sulle guance, vicino al naso e sugli zigomi che peggiorano con gli sbalzi di temperatura, esponendosi al sole o assumendo alcol, sono tipici segnali di couperose. Si manifesta soprattutto in chi soffre di fragilità capillare e ha una pelle sensibile. Si può tenere sotto controllo con prodotti dall’azione lenitiva e che rinforzano i piccoli vasi sanguigni.
«Ma soprattutto bisogna fare attenzione che non peggiori, trasformandosi in acne rosacea, con forti arrossamenti e la presenza di brufoli e pustole», avverte la dottoressa Colonna. «Colpisce prevalentemente le donne, tra i 30 e i 50 anni, e per molto tempo si è trattato questo disturbo come un problema prevalentemente cutaneo. «In seguito si è iniziato a capire che la rosacea è associata a uno squilibrio del microbioma intestinale, che causa gonfiori, difficoltà a digerire, diarrea o stitichezza».
Significa che per curare la pelle occorre prima vedere come sta l’intestino, perché tutto potrebbe partire da lì. Una dieta ricca di fibre e l'integrazione con probiotici sono il primo passo per la guarigione.
- Macchie scure
Esposizione al sole, uso di farmaci, esiti di infiammazioni come l’acne: sono diverse le cause che portano alla formazione di macchie sul viso. Anche l'età gioca un ruolo importante: con l’avvicinarsi della menopausa è normale che la pelle presenti delle iperpigmentazioni diffuse. Cosmetici schiarenti in prima battuta e poi il ricorso ai trattamenti dal dermatologo, come laser e peeling, sono in grado di risolvere o attenuare l’inestetismo. Ma non tutte le macchie scure sono uguali.
«Chiazze scure, ispessite, sulle pieghe del collo, che possono dare una sensazione di prurito, potrebbero essere la spia di un disturbo metabolico, per esempio di insulino-resistenza o di diabete; quando il corpo produce insulina in eccesso, questa può stimolare la crescita delle cellule della pelle, portando all’ispessimento e all’iperpigmentazione», spiega l’esperta.
Spesso sono presenti in caso di obesità, squilibri ormonali, alterazioni della quantità di grassi presenti nel sangue. Ma possono avere anche una natura del tutto benigna ed essere semplicemente di origine genetica.
Basalioma, il tumore della pelle più diffuso
All’inizi può sembrare un neo, un’escrescenza innocua o un brufolo con una crosticina che si riforma di continuo. E compare specialmente sul viso ma anche in testa o sul collo, ossia sulle aree più esposte al sole. Il basalioma è una forma tumorale, fortunatamente meno aggressiva di altre, come il melanoma, perché tende a non dare metastasi. Ma non va trascurata.
Per questo è importante rivolgersi tempestivamente al dermatologo ogni volta che sulla pelle appare una lesione anomala che non guarisce spontaneamente nel giro di qualche giorno. Se si tratta di basalioma, va rimosso chirurgicamente. Solo in rari casi si utilizza la terapia fotodinamica: per distruggere le cellule tumorali viene applicato sulla lesione un farmaco fotosensibile che viene messo sotto un tipo speciale di luce.
Caduta delle ciglia
Con il passare del tempo le ciglia e le sopracciglia tendono a diradarsi. È un fenomeno del tutto naturale che si può contrastare con cosmetici ad hoc come i mascara rinfoltenti o le matite per sopracciglia ad effetto microblading. Se però la caduta è più intensa del solito, lasciando anche dei “buchi”, si parla di alopecia.
Le cause possono essere diverse: spesso è legata a periodi di forte stress, così come accade per i capelli, a carenze alimentari, o alla presenza di un fungo. Non stupirti però se il medico ti prescriverà anche degli esami per controllare la tiroide: questo tipo di alopecia può essere il sintomo di disfunzioni quale l’ipo o l’ipertiroidismo, che causano una anomalia nella produzione di ormoni legati alla crescita di ciglia e sopracciglia.
Quando lo stress fa ammalare la pelle
Psoriasi, dermatite seborroica, ma anche acne, vitiligine, dermatite atopica. Sono diverse le malattie della pelle che possono peggiorare o riattivarsi a causa dello stress. Ansia e tensioni psicologiche insomma funzionano da innesco per questi disturbi e ciò accade perché, quando si è sotto pressione, si verificano delle modificazioni a livello dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e vengono rilasciati mediatori pro-infiammatori dal sistema nervoso periferico alle cellule cutanee.
«Oltre alla cura è importante che lo specialista affronti anche l’aspetto della salute psicologica del paziente, consigliando uno stile di vita che tenga conto di ritmi più rilassati», raccomanda la dottoressa Colonna. «A volte un affiancamento con uno psicologo può essere molto utile. Spesso chi manifesta problemi di ansia e quindi di pelle ha bisogno soprattutto di essere rassicurato».
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