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Pelle d’inverno, ecco qual è la routine di bellezza giusta

La stagione fredda è il tuo volano nella corsa contro i segni del tempo. Perché è solo in questo periodo dell’anno che puoi usare i principi attivi più potenti per rigenerare e riparare in profondità la pelle. Ecco gli ingredienti a scadenza limitata



di Beatrice Serra


L’inverno è lungo, buio e freddo. Magari l’umore s’abbassa, la pigrizia s’alza, la vita sociale si appanna ma la pelle, se curata con la skincare giusta, può vivere la sua stagione vincente contro i segni del tempo e dell’inquinamento. Tra i migliori strumenti pro-age s’inseriscono, infatti, quegli attivi che si possono usare solo durante la stagione fredda, poiché sono fotosensibilizzanti ed espongono al rischio di discromie cutanee.

«Qualsiasi tipo di pelle va sempre un po’ esfoliata per mantenersi giovane», dice subito la dottoressa Gloriana Assalti, farmacista e cosmetologa a Roma. «E questo lavoro di leggero scrub nessuno lo fa meglio degli acidi, che eliminano le cellule morte e, di conseguenza, stimolano l’epidermide a produrne delle nuove. Così, la carnagione, liberata dagli effetti controproducenti dello stress ossidativo, ritrova luminosità, compattezza, uniformità di colore. Insieme ad altro, perché anche le rughe sottili si attenuano. Basta che gli attivi esfolianti abbiano la giusta concentrazione, almeno intorno all’8-10%».


Acidi che stimolano

Detto, e fatto. Ma in soldoni, qual è il consiglio dell’esperta da trasferire nella skincare di questi mesi? «Soprattutto dopo i 40 anni, nella beauty routine invernale ci deve essere almeno un prodotto – può essere un detergente come una lozione, un peeling come una crema viso oppure una maschera – che contenga gli ingredienti più efficaci a stimolare il rinnovamento cellulare», suggerisce la dottoressa Assalti.

«Tipo gli Aha (alfa-idrossiaci), l’acido salicilico, l’acido tranexamico, il retinolo». A passarli in rassegna, vediamo che ognuno ha il suo punto di forza, e l’indicazione d’elezione, per età e caratteristiche cutanee: gli Aha, esfolianti chimici derivati dalla frutta, favoriscono la desquamazione degli strati più superficiali dell’epidermide, sono particolarmente indicati per le pelli secche o danneggiate dal sole; l’acido salicilico, il più importante tra gli acidi beta-idrossiacidi (BHA) e che dal punto di vista chimico assomiglia all’aspirina, penetra in profondità nei pori, li aiuta a disostruirli, contribuendo all’eliminazione dei punti neri e, quindi, va meglio per le pelli grasse o miste.

Mentre l’acido tranexamico, uno degli attivi più potenti contro l’iperpigmentazione cutanea perché inibisce l’azione dell’enzima coinvolto nella produzione della melanina, è ottimo per attenuare le macchie cutanee e ridurne la formazione di nuove. L’upgrade ideale per le pelli mature lo fa invece il retinolo, diretto discendente dalla vitamina A. Qui si parla di un vero e proprio rigenerante per la pelle, in quanto la spinge a produrre collagene ed elastina: perciò, oltre a ridurre le rughe, restituisce tono al viso segnato e, nel contempo, illumina il colorito.


Meglio la sera

Per togliere anni e inestetismi alla carnagione, non basta che d’inverno s’introducano gli anti-aging giusti. Il successo c’è solo se si gioca d’equilibrio con questi prodotti. «Per evitare di sensibilizzare troppo la pelle, è bene non mischiare prodotti con attivi esfolianti diversi – soprattutto con il retinolo, no a qualsiasi mix – oppure comprare cosmetici che hanno una formula mista, già calibrata in laboratorio », riprende l’esperta.

«E poi, anche se le ore di luce sono ridotte e con minore potenza rispetto all’estate, uscire di casa sempre con un fotoprotettore, anche blando (SPF 20-25), mette al riparo da qualsiasi rischio di discromie. La prudenza, poi, non guasta con creme o altro a base di retinolo: proprio perché potenti, li lascerei alle cure serali, anche nella stagione fredda».

E per la frequenza e durata come ci si regola? I risultati, ma questo vale per qualsiasi altra sostanza cosmetica, si vedono sul lungo termine, perciò fino a maggio ben venga il loro utilizzo. Quanto spesso (tutti i giorni, due volte alla settimana o ancora meno) dipende dall’età e dal tipo di pelle, e solo un esperto può suggerirlo. Tenendo conto anche delle reazioni individuali: alcune donne non sopportano proprio il retinolo, per esempio.

In ogni caso, qualsiasi ingrediente esfoliante ha il limite di rendere più secca la pelle, di qualsiasi tipo. «Le vanno restituiti tutti i giorni idratazione e nutrimento, con soin idratanti e riepitelizzanti che, oltretutto, rafforzano la barriera cutanea messa a dura prova dal freddo, dal vento, dallo smog», conclude la cosmetologa. «Quindi, gli esfolianti vanno sempre abbinati tutti i giorni a una crema viso-collo all’acido ialuronico, ceramidi, peptidi, ossia sostanze che riparano e mantengono la pelle giovane ed elastica. Se poi c’è la niacinamide o la vitamina C tanto meglio: la carnagione torna a risplendere!».


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