I cosmetici “senza” piacciono sempre di più. Da quando il mondo del beauty ha sposato il principio del “meno è meglio”, si sono via via moltiplicati i prodotti che hanno bandito dalle loro formule ingredienti come conservanti, coloranti, alcol, profumi e molto altro ancora.
Non è una scelta dedicata solo a chi ha problemi di allergie o pelle delicata: anche chi non soffre di reazioni cutanee spesso preferisce cosmetici “free” perché danno l’idea di rispettare maggiormente l’equilibrio naturale della pelle e di non contenere sostanze potenzialmente tossiche. È davvero così?
«Certamente le formule semplici, senza troppi ingredienti, sono da preferire a quelle più complesse. Maggiori sono le sostanze presenti, più c’è il rischio che si sviluppino reazioni spiacevoli. Ed è vero che esistono ingredienti meno “buoni”, cioè poco dermoaffini e con un profilo di tossicità non ottimale», spiega Giulia Penazzi, farmacista e cosmetologa, autrice del libro Come sono fatti i cosmetici (Edra). «Non bisogna però dimenticare che molto dipende dalla frequenza d’uso e dalle concentrazioni: alcune sostanze possono essere dannose ad alti dosaggi, mentre sono totalmente innocue alle percentuali consentite dalla legge».
Per fare chiarezza, abbiamo preparato una mini guida dei principali ingredienti messi “all’angolo”.
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Articolo pubblicato sul n. 18 di Starbene in edicola dal 17/04/2018