Maschere di bellezza: perché usarle e come scegliere
Amatissime dalle star, le maschere di bellezza stanno vivendo un momento d’oro. Si adattano a ogni esigenza e se scegliamo quella giusta, la pelle fa (davvero) l’upgrade
di Ilaria Perrotta
D’ora in avanti, meno mascherine e più maschere di bellezza, per tirarci su di morale e distendere la pelle, come nessun cosmetico riesce a fare. Lo dimostrano le vendite, in costante aumento da due anni a questa parte. Segnale di nuove esigenze che mettono in primo piano il volto, continuamente inquadrato per le videocall, ma anche, più semplicemente, di una ritrovata cura di sé, della maggiore attenzione alla salute della pelle, della riformulazione dei termini beauty.
Sempre più al bando il concetto di anti-età, oggi a vincere è l’authentic ageing. E le maschere viso fanno la loro parte nella rivoluzione estetica che stiamo vivendo. Sono loro il pronto soccorso del momento, ovvero la pelle luminosa e idratata. Bastano pochi minuti, infatti, per regalarsi non solo un incarnato glowy, ma anche un boost di meritato relax. A dare il buon esempio le celeb che, via social, postano i loro visi celati dalle maschere. Da Gwynteh Paltrow che ama quelle in hydrogel a Cindy Crawford, addicted della detersione profonda, che non perde occasione di scattarsi selfie di bellezza, mentre Chiara Ferragni e Brooke Shields adorano le sheet made in Korea, rigorosamente in tessuto.
Il beauty si fa in casa
Anche quest’anno rimane il desiderio di ricreare i benefici e il comfort di una Spa tra le mura domestiche. La casa diventa spazio di consapevolezza che include gesti pensati per godersi il tempo, magari facendo meditazione o semplicemente guardando Netflix sul divano mentre si lascia agire la maschera: «Già conosciuta ai tempi dei Romani (la Pinguia Poppea è probabilmente la più antica sleeping mask, composta da latte d’asina, farina di segale e foglie fresche aromatiche) è uno dei prodotti più ricercati dalle donne. Pertanto le aziende cosmetiche hanno concentrato le loro attività di ricerca per svilupparne diverse tipologie accomunate da una capacità di offrire risultati visibili sin dalle prime applicazioni», spiega Corrado Pifano, chimico farmaceutico, esperto in scienza e tecnologia cosmetiche.
A ognuna la sua maschera
«Il mercato offre oggi un’ampia gamma di maschere, in crema, gel o tessuto, specifiche per il contorno occhi e labbra, peel-off e sleeping, fino a quelle al Led». Ma come scegliere quella ad hoc per le nostre esigenze? «Le più comuni, in crema, sono emulsioni che, se opportunamente formulate, rappresentano un’ottima base per il make-up. In gel, invece, a base acquosa, aumentano l’Nmf (Natural moisturizing factor, il fattore d’idratazione naturale). Quelle in tessuto consistono in fogli presagomati di cotone o biocellulosa, imbibiti di prodotto, in grado di rilasciare gradualmente gli ingredienti funzionali sulla pelle una volta applicati. La loro azione può essere idratante, illuminante o detox. La stessa tecnologia è adoperata per i patch occhi e labbra anti-age e, specificamente per la zona perioculare, distensivi e antigonfiore. Per chi è in cerca di un trattamento purificante le maschere peel-off sono particolarmente indicate: una volta stese sulla pelle, si asciugano all’aria trasformandosi in un microfilm che, rimosso, cancella le impurità», spiega l’esperto.
Non solo di giorno, le maschere si tengono sul viso anche tutta la notte. «L’unica differenza rispetto alla classica versione da giorno è che il prodotto va lasciato in posa di notte, consentendo agli ingredienti di agire durante le ore di riposo quando la pelle, non soggetta a stress esterni, riesce a rigenerarsi più velocemente».
Green o high-tech
Per riconnettersi con la natura niente è meglio di una maschera “fai-da-te”, da realizzare con gli ingredienti freschi della cucina, conditi da creatività. Lo suggerisce Alicia Keys che spalma sul viso una miscela di aloe, latte scremato e yogurt. Una formula detox che aiuta la pelle a risplendere, come quella della popstar. Un altro trend crescente del settore, spinto da dive come Salma Hayek, Victoria Beckham e Kate Hudson che ne hanno fatto il beauty gadget “mai più senza” prima di un red carpet, sono le maschere al Led, dispositivi che agiscono tramite fotobiostimolazione e rappresentano il massimo della tecnologia, nella skincare domestica.
«Si indossano dopo aver deterso il volto e la loro funzione dipende dal tipo di luce utilizzata: blu per chi ha pelle acneica, rossa per un effetto anti-age, gialla per la cute più sensibile, bianca per un’azione rassodante, verde per contrastare rossori e discromie cutanee e arancione per schiarire le macchie pigmentate. La sfida del settore cosmetico è quella di integrare l’utilizzo di questi device tecnologici ai classici prodotti beauty per migliorare la performance», conclude Corrado Pifano. Insomma, un investimento di bellezza e relax garantito, qualunque maschera si scelga di indossare.
Cosa ti sei messa in testa?
Tutto ciò che vogliamo è una chioma splendente modello Kate Middleton. Che di certo si prenderà cura dei suoi capelli royal anche con maschere che regalano un plus di lucentezza e morbidezza. Un concentrato di principi attivi (proteine, vitamine e cheratina) per tutte le esigenze, offerto da un mercato con soluzioni a tutto raggio: capelli secchi e sfibrati, grassi, trattati, sottili fino a maschere anti-caduta, termoprotettive e rigeneranti. Da mettere sui capelli umidi ma ben tamponati, lasciare in posa da 5 minuti fino a un’ora e da alternare (mai insieme) al balsamo, quando i nostri capelli sono proprio “giù”. Per essere anche noi regine. Se non altro di bellezza.
Ecco 10 maschere da provare
Le prime cinque sono da spalmare, mentre le altre sono già pronte per essere utilizzate
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