di Beatrice Serra
Se c’è una pelle che non ha bisogno di “brillare” con il make up è quella grassa. Anzi, il problema per chi ha la pelle grassa è che colori e coprenza “scivolano via” un attimo dopo che ci siamo truccate, e in battibaleno appaiono quegli aloni lucidi intorno al naso, sul mento e sulla fronte, che sembrano sfuggire a qualsiasi maquillage.
«Però, grazie ai cosmetici giusti e a qualche segreto del mestiere, tutte le donne possono assicurarsi un incarnato impeccabile, a dispetto di pori dilatati, punti neri e brufoli», dice subito Carlo Mauro, make up artist. Lui stesso ci dà le dritte per un trucco oil free.
Carlo, da dove partiamo?
Dalla skin care. Non c’è trucco che tenga senza una adeguata beauty routine giornaliera. Per la pelle grassa, magari a tendenza acneica, significa curare con costanza la detersione (mattina e sera) e mettere ogni giorno creme idratanti, oltre a trattamenti settimanali con maschere purificanti e opacizzanti. In questo modo, la carnagione che tende a lucidarsi assume una grana più levigata, distesa ed elastica e il make up risulta nettamente migliore.
Quindi, la base giusta è il miglior segreto anti lucido?
Oltre alla preparazione della pelle, non si può prescindere dal primo step: va sempre usato un primer viso a funzione opacizzante. Soprattutto quelli che contengono attivi come l’acido salicilico o la niacinamide controllano la produzione di sebo per tutta la giornata e minimizzano i pori dilatati.
E il fondotinta più performante?
Leggero, e in dosi contenute. La pelle grassa, infatti, non vuole eccessi perché più prodotto si mette in faccia più diventa lucida e pastosa. Il fondotinta ideale è fluido, oil free, anche a lunga durata, che crea una coprrenza impalpabile: ne basta una sola erogazione, da stendere con il pennello a partire dalla zona T fino a lati del viso. Quando si va di fretta, va bene comunque anche il fondotinta compatto che ha un’azione “seccante”. In ogni caso, teniamo sempre la mano leggera perché non copre brufoli e imperfezioni varie come si crede!
E, in questi casi, il rimedio migliore qual è?
Lo stesso correttore usato contro le occhiaie. Il suo compito non è però quello di fare scomparire il brufolo ma minimizzarlo nel resto del viso. Una punta di prodotto – da tamponare delicatamente con le dita sopra l’inestetismo – è più che sufficiente a renderlo “invisibile”.
La cipria è importante?
È un must, soprattutto per le pelli oleose. Una spolverata di cipria pressata molto sottile o in polvere trasparente su tutto il viso (due volte sulla zona T) lega l’insieme. Poi, s’aspettano due-tre minuti per fare sì che venga assorbita e si spolverano bene gli eccessi con un pennello rotondo grosso. Al primo accenno di lucidità, è comunque un attimo fare qualche ritocchino anche più volte nella giornata.
Blush e terre abbronzanti devono avere caratteristiche precise?
Niente formule cremose, che soffocano la cute. Starei alla larga anche da perlescenze troppo accentuate e sceglierei polveri satinate dall’effetto molto naturale (e opacizzante).
L’illuminante non è troppo per questo tipo di carnagioni?
Se ci si limita a un tocco delicato di polvere finissima brillante sugli zigomi (da applicare con un pennello o con le dita), il rischio di apparire unte non esiste. Mentre sono da evitare fluidi glow che mettono in evidenza i pori dilatati e aumentano la lucidità.
E se palpebre e contorno labbra sono sempre umidi e luccicanti?
Primer occhi come base, poi un velo di cipria, matita waterproof (con la mina sottile e rigida), ombretti in polvere opachi risolvono bene l’effetto “colore sbavato” che nelle pelli grassi è facile che si verifichi. E per correggere il contorno labbra, ci vogliono matite morbide, ma non pastose.
Cosa fa la differenza?
Il fixing, spray che con una, due nebulizzazioni a fine trucco toglie alla carnagione l’aspetto polveroso, aiuta a far fondere insieme gli strati di colore, prolunga la durata del make up. E regala un bel volto luminoso (ma non lucido).
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