Il make up che esalta l’abbronzatura

Niente ci piace di più di quell’aria sana e naturale della pelle “baciata dal sole”. Una conquista che trova nel maquillage il suo punto di splendore. En pendant con le sue gradazioni d’intensità



297761

di Beatrice Serra


È l’abbronzatura che fa da makeup? Macché, l’esatto contrario: è il trucco che celebra la tintarella.

«Per una ragione quasi “fisiologica”: quando siamo abbronzati il viso è più piatto rispetto al normale in quanto il colore scuro, specie se intenso, tende a livellare i lineamenti. Perciò bisogna lavorare di maquillage per riportare in primo piano i volumi che mancano», risponde Luca Mannucci, Official Make Up Artist di Deborah Milano. Il potenziale beauty, però, si scontra con il caldo, il sudore, la libertà dell’estate.

«Il cambio di marcia è nei prodotti e nelle tonalità pro “bella stagione”», riprende l’esperto. «Contrariamente a quello che si crede, una base ci vuole sempre, per dare luminosità all’incarnato e fare scomparire le macchie. S’ottiene con poco, un tocco leggero di BB o CC colorata o un fondotinta cremoso compatto, che uniformano la carnagione. Quando non basta – abbiamo le occhiaie, si è formata la “mascherina bianca” intorno agli occhi per l’uso degli occhiali sotto il sole, il naso è arrossato – il camouflage migliore è un correttore fluido illuminante. Niente stick, però, metterebbe in rilievo i segni di una pelle inaridita dal sole».

In ogni caso, non sono più i tempi in cui si pensava (o, meglio, ci si illudeva) che bastasse una spolverata di un qualsiasi bronzer o di un ombretto sgargiante per farci sentire ok, a prescindere da qualsiasi valutazione cromatica. Infatti, non c’è un’abbronzatura uguale all’altra, e questa ha diversi stadi di gradazione, dai primi, complicati, giorni d’irritazione a fine vacanza. Ma con “i pennelli e le polveri giuste”, non c’è giornata in cui non possiamo andare a viso scoperto, e a testa alta.


Durante le prime esposizioni al sole

Nei primi giorni di mare, la fase “sto puntando ad abbronzarmi” si vede (e si sente) sulla pelle , dove quel colore rosato – neanche troppo accattivante – annulla lo scuro e si accende di rosso su naso, fronte e guance.

«E qui fondotinta & Co. sono un sos miracoloso», dice Mannucci. «Con un coprente che contiene pigmenti giallo chiaro, tipo un beige leggermente dorato, i rossori si spengono subito. Offre un bel risultato, lo stesso di un correttore verde che, però, richiede mani professionali per essere steso a regola d’arte».


Quando si è ormai scure

«Niente nuance beige-rosate: sulla tintarella diventano grigiastre. Le tonalità amiche della pelle più o meno dorata virano sull’arancio, il colore migliore per renderla brillante, luminosa e viva. Quindi, via libera a fondotinta (o creme colorate) amber, gold o coffee, con una regola da rispettare: il tono della base va calibrato sull’intensità dell’abbronzatura. Il sottofondo è scelto nella versione light se in viso abbiamo solo un velo di sole; medium se siamo molto dorate; high se la nostra carnagione tende al marrone. Anche il correttore ha sempre un sottotono aranciato, modulabile secondo l’intensità (se chiara light gold, media high gold, scura amber)».

Stessa cosa per il bronzer, immancabile per scolpire i contorni del viso: Terra di Siena, brick, mattone e cannella, sono tutti giusti. Mentre il fard più estivo, al centro dello zigomo, spazia tra pesca intenso, mattone, corallo, nuance che si fondono bene con l’incarnato e danno un’allure fresca.


I colori che accendono sguardo e bocca

«M’immagino la donna d'estate con un’abbronzatura glimmer, tantissimo mascara nero che fa risaltare lo sguardo e un rossetto dai toni brillanti», è l’opinione del make up artist. «Certo, nessuno vieta anche di definire l’occhio: la matita sulla palpebra superiore è sempre nera, marrone scuro, blu o melanzana, e la palpebra si riveste di una polvere bronzata, oro, terracotta. Satinate o opache? Dipende dall’età, più avanza meno il make up occhi è radiance like, che mette in evidenza i difetti. Da dimenticare, invece, gli ombretti “freddi”: il bianco, il celeste, il verde chiaro, l’argento o il grigio, il violetto contrastano troppo con l’abbronzatura e la offuscano. Mentre per un mood ancora più estivo e boho-chic, il kajal è intramontabile: il suo tratto, messo nella rima palpebrale inferiore e sfumato all’esterno con un pennellino “toccato” in un ombretto testa di moro, marrone bruciato o nero mixati al blu, non ha rivali nel rendere profondo lo sguardo».

Ultimo tocco, le labbra. L’estate è la stagione dell’audacia cromatica, in tutti i sensi. Solo i rosa chiarissimi o malva sono out, per il resto si può oscillare con nonchalance dai nude rosati (sempre belli, soprattutto in versione glossy) ai semi-matt o matt fucsia, rosso corallo, rosso aranciato, rosso Ferrari, rosso fragola e anche lo stesso, chiaro su chiaro, scuro su scuro. Più si diventa nere, più il rossetto può intensificarsi senza problemi. Il bordeaux, per esempio, sta benissimo a donne con carnagione olivastra e tintarella forte perché scompare nell’insieme. Occhio ai trend, il 2023 è il trionfo del rosa su occhi, guance e bocca, ma che sulla tintarella ha bisogno di essere scelto nella gradazione giusta.

«Il pesca, caldo, è una certezza, sta bene a tutte, il baby, evanescente, solo se non ci si abbronza mentre il fucsia, carico, è a uso esclusivo delle carnagioni brunite», conclude l’esperto.


Fai la tua domanda ai nostri esperti

Leggi anche

Come cambia il make up nell'era dei selfie

Make up per pelle grassa, come truccarsi per risplendere senza luccicare

Occhi marroni e castani: il make up giusto per farli risaltare