di Alessandra Montelli
Quelle macchie rosse che non riesci mai a far sparire sotto il trucco. Quei capillari che ti sembrano aumentare ogni giorno. E poi la sensazione della pelle accaldata e arrossata. Chi soffre di couperose deve affrontare queste difficoltà ogni giorno. Inoltre, se viene trascurata, può evolvere nella sua forma più severa, la rosacea.
«La differenza è che le venuzze non solo affiorano in superficie, ma si infiammano, dando origine a una sintomatologia più complessa. Ecco comparire un forte eritema persistente sulle guance e nella parte centrale del viso, che spesso procura bruciore se non dolore. Nei casi più gravi, l’infiammazione coinvolge le ghiandole sebacee presenti nel tessuto dermico, determinando la forma papulo-pustolosa della rosacea, caratterizzata dalla presenza di brufoletti simili a quelli dell’acne, ma privi di comedoni e puntini gialli» precisa la dottoressa Maria Teresa Luverà, dermatologa presso Magi, studi medici a Livorno e Milano. Secondo i dati di SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse), in Italia la rosacea colpisce l’8-10% della popolazione adulta. Nonostante l’elevata incidenza, tale patologia è spesso non riconosciuta e sottostimata.
«Eppure, la ricerca scientifica ha consentito l’introduzione di nuovi e validi trattamenti che, se utilizzati in tempo, sono in grado di tenere sotto controllo i sintomi» continua Luverà. Nei casi più lievi basterà una terapia da fare a casa composta da cosmetici e dispositivi medici o farmacologici a uso topico. In quelli più severi, vi si affiancherà la somministrazione di farmaci orali fino all’impiego di strumentazioni tecnologiche. Vediamoli uno per uno.
Quali cosmetici utilizzare contro la couperose
La pelle affetta da couperose troverà sollievo nei principi attivi con potere antinfiammatorio e lenitivo, specifici per calmare rossori e imperfezioni, meglio se scelti nel rispetto del microbioma cutaneo. Qualche esempio? «La niacinamide calma le infiammazioni ed è tollerata da tutte le pelli, anche le più sensibili. In caso di manifestazioni acneiche da rosacea, l’acido azelaico aiuta a liberare i pori riducendo la probabilità di insorgenza di papule e pustole.
Efficaci sono, inoltre, i cosmetici con agenti vasotonici di estratti naturali (rusco, meliloto, centella asiatica) perché migliorano il microcircolo cutaneo. Ma attenzione ai preparati fitoterapici senza una vera prescrizione: non tutte le piante sono amiche della pelle a tendenza couperosica o con rosacea conclamata, anzi spesso potrebbero aggravare il problema» avverte Luverà. Esfoliante sì o no? «Sì all’acido salicilico e mandelico a basse percentuali, no all’acido glicolico. Meglio evitare, inoltre, tutti i derivati della Vitamina A, il retinolo e i retinaldeidi».
I farmaci più efficaci contro la couperose
Nei casi di rosacea con manifestazioni papulo-pustolose è necessario associare la terapia orale. «La doxiciclina è l’unico antibiotico approvato dalla Fda per il trattamento dell’acne rosacea. Con un dosaggio dimezzato rispetto a prima (40 g anziché 80 g), inibisce i batteri responsabili dell’infiammazione, aprendo la strada al trattamento da parte delle strumentazioni fisiche come laser e luce pulsata, possibili solo in caso di assenza di lesioni pustolose» spiega la dottoressa Annalisa Calisti, angiologa e medico estetico a Roma.
Non di soli farmaci è composta la terapia orale della rosacea: il “blister” comprenderà anche integratori e probiotici. «Secondo gli studi c’è una correlazione tra squilibrio del microbiota intestinale e tale affezione cutanea, e chi ne soffre dovrebbe ripristinare la flora batterica di batteri “buoni”. Tra i probiotici più efficaci troviamo il Lattobacillus acidophilus e il L. rhamnosus, il Bidobacterium longum e il B.animalis. A favore dell’attività dei capillari, invece, c’è il limonene che contrasta la vasodilatazione » continua Calisti.
I trattamenti dal medico contro la couperose
Una mano più strong arriva dalla laserterapia. «Esiste un’ampia gamma di sorgenti laser che colpiscono teleangectasie, eritema e lesioni fimatose (la pelle ispessita tipica degli stadi più severi della rosacea). Hanno diverse lunghezze d’onda e ampiezze di spettro, per questo motivo si scelgono in base alle lesioni vascolari del volto, cioè se sono superficiali o profonde, se circoscritte o più vaste. Su un eritema diffuso, per esempio, funziona meglio la luce pulsata che, a differenza del laser, ha uno spettro più largo» dice il professor Paolo Bonan, responsabile della Dermatologia della clinica Villa Donatello di Firenze.
La remissione? «Buona nel giro di un range di 3-8 sedute. Sarà poi necessario riprendere il trattamento di tanto in tanto».
Le soluzioni combinate contro la couperose
Contro la rosacea ci sono protocolli che associano sedute di microbotox e microneedling.
In cosa consiste? «In iniezioni superficiali di tossina botulinica iperdiluita che mirano a ridurre l’attività dei capillari dilatati allo scopo di limitare il rossore della pelle. Il microbotox può anche inibire l’iperattività delle ghiandole sebacee e la dimensione dei pori, che sono coinvolti nelle riacutizzazioni della rosacea. Va precisato che si tratta di un uso offlabel del botulino, cioè non previsto nelle indicazioni terapeutiche del farmaco, ma che gode di diversi trial in letteratura. Il microneedling, invece, è un dispositivo costituito da microaghi che, una volta passato sul volto, stimola la pelle a produrre più collagene, fornendo così un grande impulso alla rigenerazione tissutale, a tutto vantaggio delle lesioni della rosacea» conclude la dottoressa Calisti.
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