I cosmetici giusti per proteggere la pelle dallo stress

La pelle denuncia con diversi inestetismi i nostri match interiori. Ma le soluzioni cosmetiche non mancano



di Beatrice Serra


Dall’esterno all’interno, l’inquinamento della pelle parte anche da noi. «Nella bellezza dell’epidermide, c’è moltissimo di emotivo», spiega subito il dottor Roberto Cavagna, dermatologo olistico a Follonica (Grosseto). «Cute e sistema nervoso sono due “gemelli” che si separano prima della nascita e si cercano poi tutta la vita. Entrambi originano dall’ectoderma, cioè da cellule madri identiche, che nel feto si differenziano per dare origine ai suddetti organi prima della nascita. Ma il legame di “sangue” rimane fortissimo tra questi due tessuti, ragione per cui la pelle è come un grande libro aperto sulla psiche che racconta il nostro mondo interiore. Tutto affiora lì, anche le emozioni di cui siamo inconsapevoli o che vogliamo tenere nascoste».

È la scienza della psiconeuroimmunologia che spiega il meccanismo emotivo sulla pelle. «In quest’organo, si connettono e scambiano informazioni i principali sistemi e apparati (circolatorio, endocrino, immunitario, nervoso), i quali reagiscono con diverse manifestazioni cutanee alle sollecitazioni dei neurotrasmettitori, come la serotonina, la dopamina, l’adrenalina», specifica il dermatologo. «Quindi, la pelle è storicamente considerata come lo specchio del benessere psico-fisico, il luogo dove si incontrano il corpo con l’ambiente, l’interno con l’esterno, dove le sensazioni, i sentimenti che proviamo prendono forma e diventano essi stessi stati del corpo».


Si colora della nostra interiorità

«Insomma, la pelle racconta la nostra storia, il nostro modo di stare al mondo», prosegue Anna Graziella Burroni, dermatologa a Genova, che ha anche una formazione psicoanalitica. E assume le tonalità emotive che proviamo, nell’equilibrio come nel conflitto.

«Penso all’acne tardiva, che può insorgere nelle donne vicine alla menopausa», prosegue il dottor Cavagna. «Il problema è innescato dal testosterone, l’ormone sessuale per eccellenza, che stimola le ghiandole sebacee a lavorare in eccesso. Può essere legato a un problema nella vita sessuale-sentimentale: una relazione con una persona sbagliata, un desiderio di conquista negato o fallito, per esempio. Mentre la cute secca, fragile e sottile potrebbe avere a che fare con un blocco emotivo. Si tratta di un’epidermide che lavora al risparmio, non si concede il lusso d’idratarsi e d’ispessirsi, come se quella persona avesse un atteggiamento remissivo, passivo nei confronti della vita. Come se non si concedesse la possibilità di lasciarsi andare. Mentre la chiave di lettura psicosomatica di un incarnato ipersensibile, reattivo, che s’arrossa con facilità, parla di una sorta di vergogna, di pudore anche solo a pensare a nuovi incontri, nuove traiettorie esistenziali».


La colpa del logorio moderno

«Va da sé che quando una persona è in pace con se stessa, ha in asse il sistema endocrino, immunitario, psicologico e nervoso, la pelle si mostra luminosa, elastica e distesa», riprende il dermatologo olistico.

Al contrario, il grande nemico dei nostri giorni, lo stress, si vede tutto a fior di pelle, che diventa spenta, opaca e anche poco tonica. «In realtà, non esiste lo stress in sé per sé, esiste il modo in cui noi ci approcciamo allo stress», dice ancora Roberto Cavagna. «Questo agisce negativamente sul colore, sulla qualità della grana solo se non riusciamo a superare una forte emozione, una difficoltà, una situazione complicata, creando un’allerta cronica all’organismo che s’intossica e “avvelena” anche la pelle».

Diciamo che lo stress riesce solo a slatentizzare una certa predisposizione a rimanere nell’impasse. Con un effetto “a cascata”, però. I conflitti mentali imbruttiscono la cute e vedersi male la peggiora. La pelle è il nostro biglietto da visita, infatti. Qualsiasi cosa ci accada, a livello di corpo e di psiche, si riverbera attraverso inestetismi o, peggio, malattie. Essendo visibili agli altri, si autodenunciano procurando ansia e depressione.


Il miracolo della cura di noi stesse

A qualsiasi problema il suo rimedio, non c’è dubbio. Ciascun tipo di pelle esige i prodotti giusti per risollevarla e riportarla alla sua originaria bellezza. Tenendo conto dell’età, delle caratteristiche soggettive, dell’impegno che mettiamo nella skincare quotidiana.

«A ogni modo, però, la cura estetica intesa in senso generale è sempre utilissima, non dovremmo mai scordarcelo. Che sia mettere la crema viso, spalmarsi l’idratante sul corpo, fare la maschera, tutto quello che mettiamo sulla pelle è in contemporanea un toccasana positivo per la mente» sottolinea l’esperto. Detto questo: la grana migliora, noi ci vediamo più belle allo specchio, gli altri se ne accorgono. Ci sono tutti gli ingredienti che creano tranquillità e appagamento, balsamo di splendore per la pelle.


I COSMETICI GIUSTI:

La Masque-Crème réparateur di Clarins, con la sua idratazione costante e profonda, illumina la pelle e la mente (41 €, clarins.it).

Toglie via l’opacità dello stress, il Gommage Viso Salba (7,80 €, socostore.it). 

Se il tempo è avaro di entusiasmo e “secca” la pelle, l’aiuto rigenerante è Neovadiol Peri-Menopausa Crema Giorno di Vichy (45,50 €, vichy.it).

Contro l’esuberanza di brufoli e imperfezioni, ecco il fluido Centella Acne Care di Erborian (45 €, it.erborian.com).

Antirougers Concentrato Rossori Persistenti calma la cute che si tinge di nervosismo. Di Avène Eau Thermale (27,90 €, avene.it).


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