di Margherita Monfroni
L'acne rosacea è una patologia dermatologica che si manifesta inizialmente con un arrossamento localizzato su guance, naso, mento e fronte, accompagnato da capillari dilatati visibili (in questa prima fase, viene chiamata anche con il termine francese couperose), e che si sviluppa poi progressivamente con la comparsa di papule e pustole simili all’acne giovanile sulle zone eritematose, talvolta associate a gonfiore del naso e lesioni anche a livello della regione attorno agli occhi o degli occhi stessi.
«L'acne rosacea è una malattia infiammatoria cronica della pelle che interessa prevalentemente l'area centrale del volto e che colpisce più frequentemente le donne, anche se sembra manifestarsi in modo più grave negli uomini – spiega il dottor Andrea Altomare, dermatologo dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano – L'età di insorgenza più comune è fra i 30 e i 50 anni, ma talvolta può esordire anche in epoca più precoce. I soggetti più a rischio sono quelli con carnagione e capelli chiari».
Cause
Anche se tra i fattori di rischio sembra rientri la familiarità, le cause all’origine dell’infiammazione non risultano ancora del tutto chiare.
«Vari fattori sono stati chiamati in causa, tra cui in particolar modo l’esposizione ai raggi solari e l’azione del Demodex follicolorum, un parassita che vive normalmente all’interno delle ghiandole sebacee e dei follicoli dei peli della maggior parte dei mammiferi (tra cui anche l’uomo), e che è presente in concentrazioni anche dieci volte superiori alla norma sulla pelle delle persone con rosacea» aggiunge il dottor Altomare.
Rimedi
Non conoscendo specificatamente le cause, anche i trattamenti a disposizione per il momento non risultano risolutivi, motivo per cui la rosacea viene trattata attraverso una serie di strategie volte ad alleviare i sintomi e soprattutto ad impedire la progressione della problematica verso forme più gravi.
«Ai pazienti devono essere prescritte delle norme comportamentali ben precise per la vita di tutti i giorni, come l’impiego di detergenti e idratanti specifici, un’estrema attenzione nell’esposizione al sole, che deve sempre avvenire previo l’utilizzo di schermi solari adeguati, e anche alcuni accorgimenti dietetici» spiega l’esperto.
In secondo luogo viene assicurato, attraverso terapie topiche mirate, un adeguato controllo delle manifestazioni della rosacea, in particolar modo il rossore del volto e la sensazione di calore che a esso spesso si accompagna.
«Infine, la scelta dei farmaci veri e propri da impiegare deve essere commisurata alla gravità della malattia e allo stato di salute generale della persona – aggiunge il dottor Altomare – Le terapie più utilizzate vertono su alcuni antibiotici ad uso locale o anche per via orale nei casi più gravi, l’acido azelaico e, più recentemente, l’ivermectina, che è un antiparassitario utilizzato in crema e che è efficace grazie alla sua azione sul Demodex. Per correggere i danni estetici che possono essere causati dalla rosacea, poi, è possibile ricorrere alla terapia laser o anche a interventi chirurgici veri e propri».
Alimentazione
La pelle riflette in modo palese la salute ed il benessere dell’organismo, pertanto in presenza di acne rosacea è consigliabile prestare una particolare attenzione all’alimentazione, riducendo il consumo di cibi raffinati e zuccherini, e aumentando nel contempo il consumo di frutta, verdura e acidi grassi Omega 3, ovvero nutrienti dalla potente azione antinfiammatoria contenuti in alta concentrazione in pesci come salmone, tonno e sgombro, nelle alghe, nei semi di lino, nella soia e nelle noci.
«L’assunzione di alcol, di cibi molto caldi, piccanti o speziati può aggravare l’eritema nei pazienti con rosacea, pertanto è opportuno evitare questi alimenti o almeno moderarne il consumo» conclude il dottor Altomare.