di Margherita Monfroni
La vitamina C, nota anche come acido ascorbico, è un nutriente indispensabile per l’organismo ed è infatti coinvolta in molte funzioni fondamentali per il corpo, tra cui la formazione di collagene, l'assorbimento del ferro, la produzione di anticorpi e la cicatrizzazione delle ferite.
Grazie alla sua azione antiossidante, poi, la vitamina C protegge l’organismo dall’azione nociva dei radicali liberi, ovvero di quei prodotti di scarto responsabili di invecchiamento, infiammazioni e persino di alcune malattie degenerative.
Non essendo prodotta dal corpo, la vitamina C deve essere introdotta tramite la dieta: tra le fonti alimentari più ricche di questo nutriente rientrano gli agrumi, i peperoni verdi, le fragole, i pomodori, i broccoli e le patate. Altre buone fonti comprendono le verdure a foglia verde scura, il melone, la papaya, il mango, l’ananas, l’anguria, i cavolfiori, i peperoni rossi, i lamponi, i mirtilli e la zucca.
Ma quali sono i benefici derivati dall’assunzione della vitamina C? Risponde la letteratura scientifica.
- Aiuta a combattere lo stress
Una recente ricerca ha dimostrato come la vitamina C rappresenti un alleato prezioso per coloro che subiscono un abbassamento delle difese immunitarie a causa dello stress. Peraltro, poiché oltre ad essere molto sensibile ai livelli di stress, è anche il primo nutriente che viene esaurito in chi fuma, abusa di alcol ed è in sovrappeso, i livelli di vitamina C nel sangue potrebbero costituire un indicatore di riferimento importante per lo stato di salute generale.
- Previene le complicazioni dei malanni stagionali
Se di per sé non costituisce una cura per il raffreddore, d’altro canto assumere vitamina C mentre si è afflitti da influenza o malanni stagionali può aiutare a prevenire complicazioni più gravi, come la polmonite e le infezioni del tratto respiratorio.
- Abbassa il rischio di ictus
Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha evidenziato che le persone con una maggior concentrazione di vitamina C nel sangue sono esposte ad un rischio di ictus inferiore del 42% rispetto a coloro che hanno concentrazioni di questo nutriente più basse.
Se le ragioni di questo fatto non sono del tutto chiare, è invece certo che le persone che mangiano molta frutta e verdura possono contare su di un livello di vitamina C più elevato, accanto chiaramente ad una lunga serie di ulteriori benefici derivati da nutrienti come fibre, sali minerali e altri tipi di vitamine contenuti in questa tipologia di alimenti.
- Contrasta l'invecchiamento cutaneo
La vitamina C influenza sia la struttura interna che l’aspetto esteriore della pelle. Uno studio pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition ha esaminato la connessione tra assunzione di vitamina C e invecchiamento cutaneo su 4.025 donne di età compresa tra 40 e 74 anni, rilevando che una maggior assunzione di vitamina C è associabile con una minor probabilità di rughe e pelle secca.