di Francesca Morelli
Rispetto ad altre parti del corpo, alle mani riserviamo minori attenzioni. Sbagliando, perché sono spesso stressate a causa del lavoro quotidiano cui le sottoponiamo. Ecco 5 consigli per imparare ad ascoltare i segnali di malessere che le mani ci mandano e pervenire disturbi.
Allena le mani tutti i giorni
Allenarsi in palestra è un ottimo modo per evitare infortuni alle mani. «Anche un allenamento leggero - spiega il dottor Giorgio Pivato, Responsabile dell’Unità di Chirurgia della mano e microchirurgia ricostruttiva di Humanitas San Pio X di Milano – può aiutare a migliorare l’equilibrio muscolare globale del corpo. Ad esempio, un allenamento con i pesi permette rinforzare i muscoli più piccoli, proprio quelli più utilizzati dalle mani».
Le mani possono essere allenate quotidianamente utilizzando attrezzi, ma anche svolgendo le operazioni quotidiane: rompere la frutta secca con lo schiaccianoci, per esempio, aprire i barattoli e le lattine con apriscatole elettrici, tagliare piante e oggetti con le forbici a molla: tutte queste attività contribuiscono a rinforzare e proteggere le articolazioni, anche se si raccomanda di non stancarle mai troppo e di lavorare sempre sotto la soglia del dolore.
In cucina, durante la preparazione dei pasti, è bene scegliere utensili dotati di impugnature grandi e imbottite, così come è meglio preferire, quale forma di protezione, i guanti da forno alle presine: i primi infatti permettono alla mano di mantenere un atteggiamento più disteso.
Porta pesi leggeri
L'azione di sollevare pesi ogni giorno può avere un impatto enorme sulla salute delle mani. «È importante – raccomanda l’esperto – fare il possibile per alleggerire i pesi.
Portare una borsa troppo pesante può affaticare il collo, le spalle e le braccia, con ripercussioni anche sulla schiena e le mani; dunque occorre prediligere borse leggere da vuote e di più piccole dimensioni che avranno un carico minore da piene». Sono ad hoc borse a tracolla, o marsupi che permettono di distribuire in maniera uniforme il peso, evitando di sovraccaricare eccessivamente un solo lato del corpo. Inoltre, è importante trasportare i pesi mantenendo le braccia vicino al corpo, evitando di allungare le braccia per afferrare oggetti o sollevare borse.
Previeni i calli
Troppi pesi hanno anche una conseguenza estetica sulle mani: potrebbero infatti favorire la formazione di calli che possono però essere trattati e prevenuti con qualche soluzione pratica.
«Per eliminare le callosità – consiglia il dottor Pivato - è utile immergere le mani in acqua tiepida per 15-30 minuti al giorno, aggiungendo dei sali di Epsom per ottenere risultati migliori. Dopo l’ammollo, è necessario grattare delicatamente con una pietra pomice le parti ruvide, così da eliminare la pelle dura e in eccesso, sviluppata dall'attrito prodotto dal sollevamento dei pesi, senza cedere alla tentazione di limare i calli o asportare la pelle secca o morta. Due azioni che possono risolvere solo temporaneamente il problema, poiché la pelle inizierà a ricrescere più spessa diventando sempre più dura».
"Ascolta" le mani
La mano, per le sue caratteristiche anatomiche e per il fondamentale ruolo che riveste nella vita di tutti i giorni, è particolarmente esposta alla possibilità di subire traumi e lesioni, specie in caso di professioni più a rischio (musicisti, sportivi che stressano in maniera maggiore le mani e le sue articolazioni). Disturbi che se non vengono adeguatamente riconosciuti, diagnosticati e trattati in Centri Specializzati possono essere precursori di una alterazione parziale o completa della funzionalità della mano con un importante impatto sullo svolgimento delle normali attività quotidiane, semplici o più complesse.
Non lasciare che i primi malesseri percepiti dalle mani, quali formicolii, stanchezza, calore, rigidità e lassità passino inosservati: ascoltali! «Sulla base di questi sintomi, affidandosi a centri specializzati e professionisti esperti - raccomanda il dottor Pivato - è possibile impostare dei programmi di prevenzione, anche attraverso esercizi fisici mirati e di cura dedicati alla patologia in atto o in fase di sviluppo».
Tra le problematiche più comuni che possono colpire le mani ci sono il dito a scatto, la sindrome del tunnel carpale, le cisti del polso, la rizoartrosi, oggi in gran parte dei casi trattabili anche con soluzioni ‘conservative’ come l’utilizzo di tutori studiati e confezionati su misura del paziente e della problematica che presenta o con interventi chirurgici mini-invasivi, meno dolorosi, ma altrettanto efficaci rispetto a quelli tradizionali, con il vantaggio di un più rapido ritorno alle normali attività manuali e/o lavorative.
Se, per qualsiasi motivo, si subisce un infortunio o un trauma, si sviluppa una patologia da sovraccarico o nel caso in cui si avverta un dolore che tende a rimanere costante nel tempo, è bene farsi un test di autoanalisi: “Sono seduto troppo in alto o in basso? Sono in tensione? ho fatto un po’ di ‘palestra’?”. «Se queste domande - conclude Pivato - non spiegano il motivo del disagio o del dolore è bene rivolgersi ad un esperto, prima che il sintomo diventi patologia o cronicizzi».
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