Usare lo smalto può presentare qualche svantaggio per la salute. Una recente ricerca pubblicata sull’American Journal of Infection Control rivela che i prodotti long lasting in gel rendono più difficile l’eliminazione dei batteri quando ci laviamo le mani. Eseguita su oltre 700 campioni, la ricerca conferma che la carica batterica tende a svilupparsi più rapidamente nelle unghie trattate con gel rispetto a quelle decorate con smalti tradizionali o senza smalto, diventando spesso causa di infezioni.
Ma, soprattutto, colorare le unghie non permette di tenere sotto controllo una spia importante della nostra salute. «Un cambio di colore, di forma o la comparsa di segni sulla superficie ungueale sono segnali da non trascurare», spiega Mariuccia Bucci, dermatologa a Sesto San Giovanni (MI).
Sebbene le unghie possano avere caratteristiche leggermente differenti da individuo a individuo, quando sono in salute si presentano sempre con una colorazione rosata e brillante, con sfumature diverse a seconda della carnagione, lisce al tatto, prive di macchie e flessibili.
Come interpretare le eventuali alterazioni di questa conformazione “classica”? Ecco le dritte dell’esperta.
1. Se diventano pallide
Una colorazione troppo chiara del letto ungueale è frequente nei pazienti anemici, spiega la dermatologa: «Una carenza di ferro e ferritina può dar luogo a questo segno caratteristico. Sarà il dermatologo, dopo aver eseguito le indagini opportune, a stabilire quali saranno i dosaggi corretti dell’integrazione da eseguire, di solito a base di ferro».
2. Se appaiono violacee
Diverso è il quadro per le unghie cianotiche e tendenti al blu, che possono indicare bassi livelli di ossigeno nel sangue a causa di problemi polmonari. In questo caso necessitano specifiche indagini cliniche, e gli specialisti di riferimento diventano lo pneumologo e il cardiologo.
3. Se si rigano
La presenza di striature percebili anche al tatto può distinguersi in due tipi. Spiega l’esperta:
«Le righe orizzontali, chiamate anche linee di Beau, sono dovute generalmente a una carenza di zinco, vitamina B6 e magnesio. In questo caso in genere si consiglia di assumere queste tre sostanze sotto forma di integratore per un ciclo di 3 mesi (esistono dei preparati già combinati con le giuste proporzioni di questi principi attivi in farmacia).
Diversa è la comparsa di linee verticali sulle unghie, solitamente comune negli anziani».
4. Se si ispessiscono
Anche le unghie più spesse sono frequenti in età avanzata.
«Se il problema interessa una o alcune dita con parti che si staccano e si sollevano, siamo di fronte a un’infezione fungina solitamente curata con farmaci a base di terbinafina, fluconazolo o itraconazolo secondo la posologia prescritta dallo specialista. Se allo spessore si associa una marcata fragilità di tutte le unghie allora potrebbe trattarsi di psoriasi, una malattia infiammatoria cronica e non contagiosa della pelle», spiega la dottoressa Bucci.
5 Se si spezzano
«Una carenza di proteine può incidere sulla comparsa di unghie sottili e fragili, a volte anche associata a una caduta dei capelli. In genere si consiglia di assumere un integratore a base dell’amminoacido cisteina per 20 giorni, sospendere l’assunzione per 20 giorni e ripetere il ciclo per una seconda volta», consiglia l’esperta.
6. Se si sfaldano
In genere segnalano una carenza di Omega 3: «In questo caso, si può assumere un integratore a base di Epa e Dha da assumere per 3 mesi. Ci sono in commercio anche valide associazioni contenenti Omega 3, vitamina D e zinco che possono risultare molto utili» conclude la dottoressa Mariuccia Bucci.
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