L’estate è ormai un ricordo ma il sole ha lasciato il segno: piccole discromie cutanee che guastano l’uniformità dell’incarnato o vere e proprie macchie color marrone o caffelatte (le lentigo solaris) che spuntano a tradimento sul viso e sul décolleté. Per non parlare del melasma (la “mascherina” attorno alla bocca), frutto di un’interazione tra gli ormoni, assunti con la pillola o la terapia sostitutiva, e l’overdose di raggi ultravioletti.
Ma per eliminare le macchioline scure c’è una novità: «Si chiama Clear+Brilliant ed è una tecnologia che rimuove dolcemente e senza alcun rischio le iperpigmentazioni cutanee», spiega Ginevra Migliori, specialista in chirurgia plastica a Forte dei Marmi (Lu) e Milano. «Si tratta di un laser a diodo frazionato che, a differenza del Co2 tradizionalmente usato per rimuovere le macchie, non vaporizza la pelle e quindi non esercita un’azione aggressiva», chiarisce l’esperta. Regolato su due lunghezze d’onda (1440 nanometri per le lesioni più profonde, 1927 per quelle superficiali) agisce selettivamente solo sugli accumuli di melanina.
I VANTAGGI DEL SISTEMA DI ULTIMA GENERAZIONE - La pelle non viene colpita da un raggio denso e uniforme ma frazionato, cioè scomposto in tante microcolonne di luce che agiscono a scacchiera. Tra l’una e l’altra c’è uno spazio libero, in cui l’epidermida resta intatta, per fare in modo che parta proprio dai lembi di cute sana il processo di riparazione tissutale.
«In pratica, non si “bombarda” a tappeto, ma calibrando l’energia e la densità dei microfasci luminosi, anche in base alla sensibilità cutanea che varia da donna a donna», prosegue la dottoressa Migliori. «Se la pelle è molto delicata, si “allargano” le maglie tra una colonnina e l’altra e l’unico disagio post-trattamento è un eritema che dura 12-24 ore, camuffabile con il make-up».
COME AVVIENE LA SEDUTA - Il trattamento dura pochi minuti e non richiede anestesia perché le microfotoablazioni causate dal diodo sono così rapide da battere sul tempo la percezione del dolore. Inoltre, non espone al rischio di macchie ipo o iperpigmentate come gli altri laser. Il costo? 280 € a seduta (in genere ne bastano 3).
PREVIENI COSÌ LE DISCROMIE - «Oltre a usare creme con un filtro solare per proteggersi anche dal pallido sole autunnale, è bene scegliere sieri contenenti alte concentrazioni di vitamina C. «Attenzione, però, a leggere l’etichetta», spiega la dottoressa Veronica Manzoni, medico estetico a Romano di Lombardia (Bg) e Milano.
L’unica vitamina C liposolubile e ad alta biodisponibilità per la pelle è quella associata all’iso-palmitato, una sostanza naturale che la stabilizza ed elimina lo sgradevole effetto-pizzicore, permettendo concentrazioni fino all’8%. La preziosa vitamina va sempre abbinata a piccolissime percentuali di sostanze depigmentanti come l’acido piruvico, cogico o l’arbutina». Info su: teoxane-beauty.com.
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Articolo pubblicato sul n.44 di Starbene in edicola dal 18/10/2016