di Paola Toia
COUPEROSE: CHE COS’È?
Il termine couperose deriva dal latino “cupri rosa”, ovvero rosa di rame. Che cosa sta a indicare, però? Si tratta di un inestetismo della pelle, per lo più quella del viso, che porta alla formazione di chiazze rossastre a seguito di un’anomala dilatazione dei capillari sanguigni.
Le conseguenze consistono in arrossamenti cutanei più o meno estesi, che colpiscono in prevalenza le donne (ma anche un 20% degli uomini) a partire dai 25 anni. La couperose viene anche chiamata “copparosa” e, sebbene sia causata dall’eccessiva porosità e fragilità dei vasi sanguigni, non è ritenuta una vera e propria patologia.
La couperose è considerata anche la prima fase di un disturbo più complesso che si chiama acne rosacea, vera e propria patologia caratterizzata da lesioni papulo-pustolose.
CAUSE DELLA COUPEROSE
La couperose è per lo più legata a un fattore ereditario, ma può essere dovuta anche a cause esterne quali:
- eccessiva esposizione al sole, specialmente per i soggetti con fototipo chiaro;
- variazione di temperatura fra caldo e freddo che innesca una fisiologica vasodilatazione;
- assunzione frequente di cibi piccanti e molto speziati;
- consumo elevato di superalcoolici;
- presenza di batteri nello stomaco (come Helicobacter pylori) o nell’intestino;
- alterazioni endocrine;
- disfunzioni ormonali;
- assunzioni di alcuni farmaci (per esempio la pillola anticoncezionale);
- conseguenza di terapie a base di cortisonici;
- presenza eccessiva sulla cute di un particolare microrganismo, il Demodex folliculorum, responsabile delle reazioni infiammatorie;
- carenza vitaminica, in particolare C e PP;
- uso di creme e cosmetici di marca scadente;
- fumo;
- eccessiva attività fisica;
- stress e ansia.
Può manifestarsi anche a seguito della gravidanza, per un aumento degli estrogeni con conseguente dilatazione dei capillari.
SINTOMI E ZONE DEL CORPO COLPITE
A essere maggiormente colpito dalla couperose è il viso, dove le manifestazioni più comuni sono a livello del naso, della fronte e degli zigomi, arrivando in certi casi anche all’area degli occhi, del contorno labbra e del collo. Può presentarsi anche sul decolleté.
I sintomi con i quali si può manifestare il disturbo sono differenti:
- eritema sul viso;
- arrossamento cutaneo con sensazione di calore e ipertermia della pelle (fenomeno per cui si ha un accumulo di sangue in particolari punti del corpo, come per esempio il viso);
- presenza di pustole e papule acneiche, associate talvolta anche a punti neri;
- visibilità di capillari e di piccoli vasi sotto la pelle del viso;
- sintomi oculari (come congiuntivite, blefarite, secchezza oculare, lacrimazione, orzaioli);
- presenza di placche di pelle spessa e secca.
TRATTAMENTI COSMETICI E DERMATOLOGICI
La couperose si può combattere con trattamenti cosmetici. Bisogna utilizzare mattina e sera creme o gel con principi attivi in grado di irrobustire la parete cellulare per proteggere i vasi capillari. Di solito contengono glicani e zuccheri oppure fosfolipidi e glucosamina, che donano tonicità alle cellule cutanee ed elasticità ai vasi sanguigni.
Il trucco, invece, anche se non aiuterà a curare la couperose, permetterà di coprirla temporaneamente, diminuendo i disagi correlati. Ci sono fondotinta specifici, venduti in farmacia, che oltre a minimizzare l’effetto "guancette rosse", proteggono la pelle dall’aggressione degli agenti atmosferici e dagli sbalzi di temperatura.
Dal punto di vista dermatologico si può ricorrere alle seguenti soluzioni:
- luce pulsata: è il trattamento più diffuso, in cui la luce colpisce solo la parte interessata senza intaccare i tessuti sani circostanti. Durata delle sedute: circa 30 minuti, ma spetterà al medico valutare la terapia;
- laser KPT: per il trattamento dei capillari più superficiali. Emette una piccola luce assorbita dai vasi più piccoli, che vengono distrutti. Dopo il trattamento si applica una pomata antibiotica sull’area interessata, per prevenire eventuali infezioni;
- laser Dye: per i capillari che lasciano un colore rosso sul viso. Sono necessarie più sedute sbiancanti e il risultato si vede a distanza di qualche mese. Dopo il trattamento si applica una pomata antibiotica sull’area interessata, per prevenire eventuali infezioni.
È possibile anche l’uso di antibiotici sulle aree colpite da couperose, sotto forma di pomata o gel, di retinoidi, antimicrobici e corticosteroidi. Nel caso si debbano seguire terapie mediche mirate, è consigliabile affidarsi al proprio medico di fiducia.
RIMEDI NATURALI
Come intervenire in modo naturale e sicuro? Qui di seguito qualche indicazione utile:
- camomilla: contiene due principi attivi, l’azulene e il bisabololo, con proprietà lenitive e calmanti, che riducono il rossore nella zona trattata;
- olii essenziali: importanti per ridurre l’infiammazione e placare il rossore. Fra gli olii essenziali prediligere l’olio di rosa mosqueta e quello di borragine;
- Aloe vera: da applicare sulla cute in gel o in crema per un’azione antinfiammatoria e antibatterica, grazie al contenuto di antrachinoni catartici;
- piante vasoprotettrici come l’ippocastano (contiene escina e flavonoidi), vite rossa (flavonoidi) e il rusco (tannini, flavonoidi e olii essenziali). Queste piante sono in grado di stimolare la circolazione del microcircolo e di rinforzare i capillari e i piccoli vasi;
- piante lenitive come la calendula (con olii essenziali, calendulina e acido salicilico) e la malva (mucillagini), per calmare il bruciore e il rossore;
- arnica: rivolgersi in erboristeria per i quantitativi e la modalità di assunzione;
- integratori di vitamine e antiossidanti per rinforzare i capillari.
MASCHERE ‘FAI DA TE’
Qualche suggerimento pratico in tema di maschere ‘fai da te’, per un’azione mirata, naturale e alla portata di tutti.
Maschera all’argilla: 2 cucchiai di argilla in polvere, acqua q.b., 1 cucchiaio di olio di oliva.
Come si fa? Sciogliere l’argilla nell’acqua fino a ottenere un composto denso. Aggiungere l’olio e poi applicare il tutto sull’area interessata per circa 30 minuti. Infine risciacquare con acqua tiepida.
Frequenza: 2 volte a settimana.
Maschera alla carota: 200 g di carote. Grattugiare le carote, riducendole in poltiglia. Applicarle direttamente sul viso attendendone l’asciugatura; risciacquare poi con acqua tiepida.
Frequenza: 2 volte a settimana.
Maschera ai mirtilli: 1 cucchiaio di mirtilli frullati, 2 cucchiai di ricotta e ½ bicchiere di latte a temperatura ambiente.
Mescolare bene tutti gli ingredienti e applicare sul viso lasciando agire per 15 minuti.
Dopo aver sciacquato usare un tonico delicato.
Frequenza: 2 volte a settimana.
Maschera alla banana: questa maschera ha un effetto lenitivo e nutriente. Per realizzarla mescolare la polpa di ½ banana, 1 cucchiaino di olio di oliva e 1 cucchiaino di miele. Applicare sul viso lasciando in posa per 20 minuti prima di sciacquare con acqua tiepida. Frequenza: 2 volte a settimana.
Da provare anche gli impacchi con la camomilla: lasciare in infusione per 15 minuti 4 cucchiai di fiori di camomilla in 1 litro di acqua bollente. Tamponare, quindi, le zone interessate.
Frequenza: 2 volte a settimana.
COME PREVENIRE LA COUPEROSE?
Per limitarne la comparsa qualche consiglio da mettere in pratica:
- seguire un’alimentazione corretta, mangiando tanta frutta e verdura e limitando il consumo di cibi piccanti. Tra la frutta preferire mirtilli, more e frutti di bosco
- non fumare e non abusare con gli alcoolici;
- proteggere la pelle in modo adeguato;
- applicare sulla pelle solo prodotti di qualità;
- non strofinare eccessivamente la pelle per evitare l’insorgenza di irritazioni;
- evitare gli sbalzi di temperatura;
- controllare i livelli di stress.