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Come curare la rosacea: creme, farmaci e integratori

Dalla beauty routine al trattamento farmacologico: le cure per il rossore patologico della pelle. Ne parliamo con il dermatologo



Si presenta con un rossore intenso, quasi bruciante. E la sensazione che la pelle bruci si ha davvero. Oltre a "bruciare" di vergogna. Sì, perché chi è affetto da rosacea vive con imbarazzo il suo problema.
Se mal curato o trascurato, questo arrossamento patologico peggiora arrivando a manifestarsi in forme sempre più severe. Da ricordare è che non guarisce spontaneamente e nemmeno con il fai-da-te. Diventa importante così ricorrere alle cure dermatologiche, appena si hanno le prime avvisaglie di rosacea.
La parola all'esperto: il professore Giuseppe Micali, medico dermatologo, docente ordinario di Dermatologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso l'Università di Catania.

Che cos'è la rosacea

È una comune malattia infiammatoria cronica della pelle che interessa le aree centrali del viso (guance, naso e fronte) in cui si manifestano rossori che da transitori possono diventare permanenti.

«Quelle che inizialmente si presentano come delle vampate fugaci (della durata di 10 minuti) con il tempo possono trasformarsi in forme di arrossamento più gravi, attraversando varie fasi» - spiega il professore Micali - «in particolare, si va dalla couperose, il cui termine medico più corretto è rosacea eritemato-teleangectasica, causata dalla rottura dei piccoli e superficiali capillari cutanei alla rosacea papulo-pustolosa, che si presenta con la comparsa di papule e pustole». Queste sono le forme principali della rosacea: le altre, meno frequenti, coinvolgono solo il naso oppure la zona oculare.

I sintomi? «Sensazione di calore, bruciore o prurito di intensità variabile, accusati principalmente da donne con carnagione chiara». 

Le cause della rosacea

Alla base di questo "arrossamento patologico" c'è principalmente un disordine del sistema vascolare «che si traduce nella vasodilatazione di capillari preesistenti e nella formazione di nuovi, a cui si associano diversi fattori, quali: fenomeni infiammatori cronici locali che producono molecole infiammatorie; fattori microbici, come ad esempio aver contratto l'infezione allo stomaco da Helicobacter pylori (il batterio responsabile dell'ulcera gastrica) oppure aver subito un danno cutaneo a causa della proliferazione di un acaro, il Demodex folliculorum, normalmente presente sulla cute ma che in certe condizioni può innescare alcune reazioni infiammatorie» - spiega il dermatologo.

Se a tutto ciò si aggiunge la cronica esposizione al sole senza protezione, la pelle riceve il colpo di grazia. Veri e propri insulti alla cute sono costituiti inoltre dal mix di sbalzi climatici, vento e aria secca.

«Possono scatenare infine la rosacea anche alcuni farmaci come quelli a base di cortisone oppure l’ingestione di alimenti speziati, alcol o bevande calde. Persino l'uso abituale di cosmetici inadatti al proprio tipo di pelle e lo stress psico-fisico rientrano nell'eziologia».

Come curare la rosacea

Vanno evitati innanzitutto i fattori scatenanti e/o le condizioni che la peggiorano e ne inducono l’insorgenza. Si deve seguire poi una beauty routine specifica che abbia lo scopo di calmare le sensazioni di bruciore cutaneo. La figura professionale più indicata per suggerire i cosmetici adatti a trattare la rosacea è il medico specializzato in dermatologia, che ne valuterà forma e gravità. Sbagliare prodotti infatti può aggravare il problema, è sconsigliato inoltre il ricorso a rimedi casalinghi fai-da-te che possono scatenare fenomeni irritativi e allergici.

«Per curare adeguatamente una pelle affetta da rosacea si parte da una detersione delicata, a cui far seguire un'idratazione leggera o più "consistente" (in base al tipo di pelle) senza mai dimenticare la protezione solare, nemmeno in inverno» - spiega il professore Micali - «le donne devono fare attenzione al make up, adottando formulazioni ipoallergeniche prive di oli e possibilmente di colore verde che per effetto ottico camuffino il rossore». 

La beauty routine della pelle affetta da rosacea

Pulizia
Scegliere detergenti delicati meglio se sotto forma di acqua micellare, schiuma, dischetti o flaconcini monouso contraddistinti da un ottimo profilo di tollceranza e sicurezza.
«Le basi lavanti più indicate sono a base di sostanze antinfiammatorie e lenitive che contrastino il rossore (aloe, allantoina, bisabololo, camomilla, acido glicirretico, acido pantotenico) senza aggredire la pelle».

Idratazione
Usare creme dalla texture leggera a base di principi attivi che proteggano i capillari. «Ottime sono le formulazioni a base di escina, ippocastano, meliloto, rusco, Ginko biloba, Vitamina C, sostanze in grado di ridurre la fragilità capillare e migliorare il microcircolo». Le emulsioni più indicate contengono pigmenti verdi in grado di mascherare il tipico rossore delle aree affette, ma - attenzione - non ci riferiamo a creme colorate.

Se la pelle è secca o manifesta prurito, optare per creme più emollienti che ripristinino il film idrolipidico di superficie. «Gli attivi più adatti sono allantoina e ceramidi e gli agenti lenitivi come l'acido glicirretico».


Protezione solare

Mai scendere sotto l'SPF 30, facendosi schermare possibilmente da filtri sia chimici che fisici. «Questi ultimi sono costituiti principalmente da ossido di zinco e biossido di titanio, e proteggono anche dai raggi infrarossi (IR), quelli responsabili della sensazione di calore e talvolta della vasodilatazione».
Per ridurre le affezioni cutanee è bene non limitarsi all'estate, ma l'ideale è proteggersi dal sole tutto l'anno: la pelle ringrazierà. 

Utili gli integratori alimentari

Per combattere la rosacea da più fronti, integrare la propria dieta con supplementi a base di principi naturali è una buona abitudine. Fanno bene alla pelle del viso e non solo: ne beneficerà tutta la microcircolazione capillare, il cui cattivo funzionamento è responsabile della cellulite.
«In concomitanza dei cambi di stagione è utile assumere infatti degli integratori alimentari a base di sostanze protettrici del microcircolo (caffeine, escina, Ginkgo biloba, ruscogenina, mirtillo, Vitis vinifera, Vitamina PP e C). Meglio fare cicli lunghi fino a quando non si avverte che la pelle stia meglio» - spiega l'esperto. Nel dubbio, chiedere al proprio dermatologo di fiducia.

Quando ricorrere ai farmaci?

Quando la specifica beauty routine da sola non basta a calmare un disturbo che individualmente si avverte sempre più fastidioso e clinicamente appare nelle sue forme più severe. Sarà il medico dermatologo a prescrivere una cura farmacologica idonea, valutando caso per caso. Il farmaci possono essere applicati localmente oppure assunti per bocca, a seconda della gravità della rosacea. «Se la forma è lieve, caratterizzata da pochi elementi pustolosi, può essere curata con preparati a uso topico (applicazione diretta ndR) a base di metronidazolo, acido azelaico o clindamicina» - spiega l'esperto.

Il solo arrossamento o couperose (il cui termine medico è la rosacea eritemato-teleangectasica) trae invece giovamento dal laser. «Tuttavia, c'è un importante novità per curare la forma più lieve di rosacea, ed è costituita dall'introduzione della brimonidina, una molecola usata da oltre 20 anni contro il glaucoma e l'ipertensione arteriosa: se applicata sulla cute couperosica, determina vasocostrizione riducendo quindi il rossore facciale. È efficace sin dalla prima applicazione dopo soli 30 minuti, con un effetto che può persistere fino a 12 ore. Si può applicare giornalmente, anche per un anno consecutivo, senza incorrere in significativi effetti collaterali, con risultati soddisfacenti in termini di efficacia e tollerabilità».

Le forme più severe di rosacea necessitano invece del ricorso ai farmaci da ingerire oralmente, in particolare «antibiotici (doxiciclina a dosaggio sub-antimicrobico, tetraciclina e minociclina), nonché il metronidazolo, l’azitromicina e l’isotretinoina» - conclude il dermatologo professore Micali.