«Visi artefatti, innaturali, tutti uguali? No grazie», esordisce Massimo Renzi, chirurgo plastico e ricostruttivo a Genova.
«Quando si parla di interventi antietà, lo scopo della chirurgia e della medicina estetica deve essere togliere la stanchezza e ottenere un natural look. E questo è possibile grazie a un utilizzo intelligente dei nuovi strumenti a disposizione dello specialista, come i filler di ultima generazione. La tendenza è personalizzare il trattamento sfruttandoli per risollevare e proporzionare le architetture del viso che tendono a cedere, zona per zona, in base alle necessità, senza spianare né gonfiare».
In pratica, il filler viene utilizzato non per riempire le rughe, ma per sollevare determinate zone cruciali del volto, così che anche i solchi delle aree limitrofe si distendano. Vediamo come.
Più volume allo zigomo per migliorare il contorno occhi
Sguardo stanco, con contorno segnato e appesantito? «La causa molto spesso va cercata nella perdita di volume della zona zigomatica, che con gli anni subisce una riduzione dello spessore dell’osso e/o del tessuto adiposo», spiega Renzi.
«Per restituire un volume adeguato, senza eccessi, si possono utilizzare microsfere di idrossiapatite di calcio (che stimola la produzione di nuovo collagene) veicolate in un gel di metilcellulosa: questa soluzione ha il vantaggio di non richiamare acqua e quindi si può iniettare vicino al contorno occhi senza il rischio di peggiorare la ritenzione idrica di questa zona (e le conseguenti borse). La biostimolazione migliora la tensione della pelle e il risultato è molto naturale, anche quando si sorride: niente effetto “pallina”!», assicura lo specialista.
«Per iniettarla si utilizza una microcannula, che scivola nella pelle senza creare lividi. Al massimo, per un paio di giorni la zona sarà leggermente arrossata e un po’ gonfia. I risultati si mantengono per 4-8 mesi (si consiglia un percorso di 2-3 volte l’anno), il costo è intorno ai 400 euro».
Tempie: se le colmi, si apre lo sguardo
Spesso si tende a sottovalutare la zona delle tempie: il vuoto che si crea con l’età fa sì che la coda dell’occhio e del sopracciglio si abbassino, invecchiando lo sguardo.
«Per colmare la lacuna a livello temporale, si utilizza un filler volumizzante con una concentrazione di acido ialuronico particolarmente plastica che crea un maggiore supporto strutturale», spiega il chirurgo.
Questo volume rinnovato fa sì che la zona laterale dell’occhio si risollevi, con un’apertura dello sguardo che rinfresca l’aspetto. «Anche in questo caso si consiglia un percorso di 2-3 sedute l’anno, il costo è intorno ai 400 euro ciascuna».
Ridisegnare l’ovale
Il terzo inferiore del volto è particolarmente sensibile agli effetti dell’invecchiamento: mento più sfuggente, ovale che cede, rughe della marionetta (dagli angoli delle labbra al mento), sono le conseguenze del riassorbimento osseo della zona della mandibola. Cui si somma lo scivolamento verso il basso del tessuto adiposo, che dà luogo alle lassità “effetto bargiglio”.
«Per questa zona la soluzione è ripristinare l’impalcatura dell’ovale con una particolare tecnica "liftante" a base di idrossiapatite di calcio: le microsfere di questa sostanza, una volta iniettate, regalano immediatamente volume, poi vengono pian piano degradate attraverso i normali processi metabolici dell’organismo, innescando la produzione di nuovo collagene ed elastina e rinnovando la struttura dal profondo. Una sorta di lifting naturale dei tessuti», illustra Renzi.
«Il filler può essere iniettato con ago o microcannula: quest’ultima ottimizza l’effetto lifting. A seconda della maggiore o minore lassità, il medico sceglie in quante zone (punti di ancoraggio, possono esser 2 o 3) inserire il prodotto e in quale volume. Dopo il trattamento, sulla pelle si evidenzia solo rossore e un eventuale lieve gonfiore, i risultati vanno rivalutati dopo un paio di mesi per eventuali ritocchi: 2-3 sedute l’anno, il costo è intorno ai 400 euro ciascuna», conclude lo specialista.
3 aprile 2019