A ottobre lo specchio presenta il conto: tintarella addio, colorito spento, pelle ispessita, più macchie, più rughe. Ma il medico estetico può aiutarti a correre ai ripari con un programma di remise en forme del viso, per avere una pelle bella (e sana) in ogni stagione.
A ognuna il suo programma
«Amiamo l’abbronzatura perché ci regala il bonne mine, ovvero quell’aspetto sano e naturale, da vita all’aria aperta», premette Patrizia Cecchetti, dermatologa e cosmetologa a Terni.
«Ma la tintarella è un meccanismo di difesa della pelle che, insieme all’ispessimento dello strato corneo superficiale, non basta a impedire lo stress ossidativo delle cellule cutanee: dopo un mese, svanita la luminosità, ci troviamo a fare i conti con una pelle più vecchia, più spenta, con più macchioline e microrughe».
Per riportare il viso a una naturale luminosità, la medicina estetica offre programmi personalizzati che abbinano diversi trattamenti: dai peeling ai filler alle tecnologie antiaging. L’obiettivo è riparare in profondità.
Per tutte: rinnovare e biostimolare
Il trattamento base per tutte, svanita l’abbronzatura, consiste in un peeling cheratolitico, che agisca sullo strato corneo ispessito dai raggi solari e asporti il velo di cellule morte che offusca la pelle.
«Da scegliere in base al tipo di pelle: all’acido salicilico se ci sono anche problemi di acne e di pori ostruiti, all’acido mandelico se la pelle è sensibile (non penetra in profondità), all’acido glicolico, più strong, se lo strato corneo è molto ispessito», specifica la dermatologa.
Il costo è di circa 70 € a seduta.
«A distanza di un paio di settimane dal peeling, consiglio a tutte una stimolazione superficiale della pelle con microiniezioni di acido ialuronico arricchito con aminoacidi e complessi vitaminici», suggerisce Patrizia Cecchetti. «L’acido ialuronico è fondamentale per trattenere acqua all’interno della pelle, mentre gli altri ingredienti vanno a stimolare la sintesi di nuovo collagene ed elastina, così da contrastare la cosiddetta “elastosi solare”, ovvero la degradazione delle fibre elastiche della pelle indotta dal sole».
Occorrono 3 o 4 somministrazioni, una ogni 3 settimane, al costo indicativo di 100 € a seduta.
Come si eliminano le rughe
«Se le conseguenze di eccessive esposizioni solari sono state rughe e rughette più accentuate, specie nella zona del contorno labbra, è possibile correggere e riempire gli inestetismi con i filler all’acido ialuronico che, oltre a colmare i solchi, restituiscono turgore e idratazione alla pelle», consiglia la specialista.
Una seduta costa circa 300 €.
«Se invece il problema è quello tipico del dopo abbronzatura, ovvero le rughette di espressione degli occhi che si sono accentuate a causa del riverbero del sole, su queste “zampe di gallina” si può intervenire con micro iniezioni di botulino: non si tratta di una cura, ma di una soluzione estetica al problema, ormai considerata sicura e dai risultati naturali».
Una seduta costa circa 300 €.
Infine, per agire su tutto il viso, la soluzione ideale sono le iniezioni di idrossiapatite di calcio. «Più che un filler, è un trattamento eutrofizzante dei tessuti, ben distribuibile su tutto il volto: non lascia segni né gonfiori e non modifica i tratti, ma restituisce turgore all’ovale, agendo in modo efficace nel favorire il turn over cellulare e come prevenzione dell’invecchaimento. Ideale anche per collo, décolleté e dorso delle mani», sottolinea la dottoressa.
Una seduta costa circa 300 €.
Come si interviene sulle macchie
Uno dei ricordi più spiacevoli delle esposizioni al sole possono essere le macchie, ovvero accumuli di melanina che creano antiestetiche discromie.
«Un trattamento non ablativo, quindi meno invasivo del laser, è la luce pulsata: attraverso un manipolo, vengono indirizzati sulle macchie dei fasci luminosi la cui energia è assorbita dalle cellule cromofore presenti nel derma, senza aggredire lo strato esterno della pelle. Oltre che per le discromie, è utile in caso di capillari arrossati, altra tipica conseguenza di eccessivi bagni di sole».
Occorrono da 1 a 3 sedute, a 150-200 € l’una.
Per un effetto a lungo termine
Dopo i 40-50 anni, la remise en forme autunnale può essere l’occasione per un trattamento definito “lifting senza bisturi”.
«Si tratta di ultrasuoni microfocalizzati con sonda ecografica: veicolano energie a bassa intensità per tempi brevissimi (millisecondi) e raggiungono punti precisi posti a 3 diversi livelli di profondità. Mentre sulla superficie della pelle non avviene alcuna dispersione di calore, in profondità gli ultrasuoni microfocalizzati inducono un riscaldamento intorno ai 70 °C, ideale per contrarre e denaturare le vecchie fibre di collagene. Questa “distruzione” controllata fa sì che, con un’unica seduta, la cute attivi un graduale processo di autoriparazione producendo nuovo collagene, con conseguente ricompattamento della pelle», spiega l’esperta.
«I vantaggi? Gli eventuali rossori scompaiono in poche ore e non si rischiano lividi perché tutto il procedimento avviene sotto guida ecografica. Inoltre i risultati, perfettamente apprezzabili nei 90-120 giorni successivi, si manterranno stabili anche a 2 anni di distanza».
Il trattamento si svolge in un’unica seduta e costa 3-4.000 €.
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Articolo pubblicato sul n. 43 di Starbene in edicola dall'8 ottobre 2019
