Passiamo tante ore davanti al video, con grande stress per la delicata area del contorno occhi, che rischia di presentare il conto accelerando i processi di invecchiamento.
«L’area del contorno occhi, esposta per ore alla luce blu dei vari dispositivi digitali, subisce diversi attacchi: a livello dei fibroblasti, che producono così meno collagene, ma anche dei mitocondri, che inducono iperpigmentazione, oltre al fotoinvecchiamento in generale», elenca la dottoressa Eleonora Bellani, dermatologa a Milano. Ecco perché è molto importante arricchire fin dai 20 anni la beauty routine con prodotti specifici: permette non solo di mantenere idratata questa zona dove la pelle è sottilissima, circa 0,4 mm rispetto all’1 circa del resto del viso.
Correre ai ripari è semplice, perché l’offerta cosmetica è ampia. Però, lo step fondamentale, a qualsiasi età, resta la costanza, ovvero applicare il prodotto ad hoc ogni mattina e ogni sera. «Per quanto riguarda i principi attivi anti-luce blu, sono in generale buoni tutti gli antiossidanti, come ad esempio le vitamine A, C ed E, mentre l’acido ialuronico è fondamentale perché contrasta la disidratazione; utili anche gli agenti riparatori lenitivi, che possono declinarsi in varie formule, a seconda dell’età e delle esigenze», chiarisce Umberto Borellini, cosmetologo e docente presso diversi atenei.
Dai 20 anni su sono ottimi i gel
Alle donne più giovani servono creme leggere e non grasse, o formule in gel, a base di acido ialuronico, in modo da mantenere idratata la zona del contorno occhi e ritardare la comparsa di linee di disidratazione che con il tempo diventeranno rughe.
«Alcuni cosmetici hanno anche un’azione drenante e minimizzano borse e occhiaie grazie a sostanze che migliorano il microcircolo e proteggono i capillari come l’estratto di mirtillo e la caffeina, antigonfiore », spiega il cosmetologo. Dai 25 anni, poi, rallenta il turnover cellulare e aumenta la produzione di radicali liberi ed ecco calare l’elasticità e la tonicità dell’epidermide, insieme con l’idratazione: meglio passare a formule più complesse, che intervengano sui vari inestetismi con un’azione globale.
Per le over 40 largo a prodotti antietà
Con il passare degli anni la pelle ha sempre più bisogno di “aiutini” per rilanciare i processi di autoriparazione e, a maggior ragione, quella del contorno occhi. Quindi, la concentrazione di attivi antietà deve aumentare, preferendo creme più ricche, in tutti i sensi:
«La cute del contorno occhi è quasi priva di ghiandole sebacee, quindi la componente restitutiva non può che venire dall’esterno sotto forma di burri vegetali dermoaffini come quello di karitè», precisa la dermatologa. Ottimi anche gli agenti liftanti e tensori, spesso di natura biotecnologica come i peptidi, oltre al retinolo antirughe. «In particolare, i peptidi, piccole frazioni proteiche che modulano diverse attività fisiologiche, sono tra gli ingredienti più performanti: per esempio, l’esaspeptide-3 distende ed elasticizza con un effetto botox-like, mentre il dipeptide 2 e il tetrapeptide 7 riassorbono i gonfiori responsabili delle borse», spiega Borellini.
Che cosa sono i patch e come si usano
Un utile complemento alla beauty routine sono i patch: speciali cerotti imbevuti di principi attivi drenanti, liftanti o idratanti, si tengono in posa circa 15- 30 minuti, a seconda delle formule, e donano subito uno sguardo più fresco e riposato.
Si possono applicare una volta alla settimana, ma all’inizio, come trattamento urto, si possono fare applicazioni un giorno sì e l’altro no per 4 giorni. Basta posizionare i patch sotto agli occhi (in genere sulle confezioni ci sono tutte le spiegazioni) e lasciar agire, meglio se sdraiate.
Per potenziare l'effetto dei cosmetici prova l'automassaggio
Un altro gesto beauty trasversale è l’automassaggio. Su Instagram e Youtube spopolano i tutorial di facialist per tonificare la zona perioculare, ma anche il classico massaggio manuale, mentre applichi la tua crema funziona e amplifica le prestazioni del cosmetico. Se vuoi vedere risultati, fallo regolarmente, al mattino o alla sera: ecco come.
- Dopo aver applicato la crema, posiziona medi e indici nell’area sotto agli occhi verso gli angoli esterni, premi per qualche istante, inspirando quando fai pressione ed espirando quando rilasci.
- Poni gli anulari e i medi sulle ossa degli angoli esterni degli occhi e premi delicatamente (inspira quando premi ed espira quando rilasci).
- Appoggia medi e anulari al centro degli archi sopracciliari e fai per qualche istante una pressione delicata inspirando ed espirando.
I "ritocchini" che rinfrescano lo sguardo
Anche la medicina estetica con filler e “punturine” può contribuire a rinfrescare lo sguardo. «Dopo un’analisi del volto, che consente al medico estetico di definire le aree da trattare in modo da armonizzarle con le proporzioni del viso, si possono combinare diversi trattamenti che danno risultati naturali, ma visibili», spiega il professor Sergio Noviello, specialista in chirurgia e medicina estetica.
Per esempio, «si possono eliminare le borse grazie a Inner B, uno speciale filler che, grazie ai peptidi biomimetici che contiene, riduce le dimensioni degli adipociti responsabili dell’inestetismo, mentre va a riempire il solco tra zigomo e orbita grazie all’acido ialuronico. Si tratta di microiniezioni che permettono di ritornare subito alla vita sociale e che constano di due sessioni a 3-4 settimane l’una dall’altra e i cui risultati anche in termini di tonificazione durano almeno 6 mesi». Costo: dai 450 €.
Se invece il problema sono le occhiaie, si può intervenire con punturine illuminanti a base di un mix di sostanze schiarenti e oligopeptidi da personalizzare a seconda della causa e della situazione iniziale. In un secondo momento si può procedere, se la situazione lo richiede con un trattamento a base di botox contro le rughe d’espressione e di filler, per ridare freschezza e volume. «La tossina botulinica distende la pelle in modo naturale e, arcuando le sopracciglia, entro due settimane dalla seduta si ottiene uno sguardo più aperto, un aspetto più riposato», rimarca lo specialista (costo: 500 €).
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Articolo pubblicato sul n° 3 di Starbene in edicola dal 16 febbraio 2021
