Avete presente le Spa degli hotel? Sono quasi sempre nei sotterranei: magari magnifiche, lussuose, equipaggiate con le migliori attrezzature, con estetiste esperte, massaggiatrici capaci di farti rinascere a nuova vita, prodotti miracolosi. Immerse in un'atmosfera ovattata, ti isolano però dal mondo esterno. Un peccato, se l'hotel che le ospita è in un luogo di sogno. Se ne sono accorti anche i manager più attenti, e oggi la nuova tendenza è di situare le Spa, dove possibile, agli ultimi piani o almeno al livello del giardino, con grandi vetrate panoramiche.
Lo ha fatto, per esempio, l'Hotel Armani di Milano (con vista sul Duomo), e da poche settimane l'Hotel Gallia di Milano, dove è stata inaugurata la Spa firmata Shiseido: 1000 metri quadrati di calma orientale, con operatrici che disdegnano i macchinari per lavorare soltanto con la sapienza delle mani. E mentre ti fai coccolare, ammiri lo skyline di Milano. L'Adler Mountain Lodge di Castelrotto (Bolzano) ha addirittura una sauna "rustica", foderata di fieno fresco, affacciata sullo Sciliar e sul gruppo del Sassolungo, mentre al Relais Sant'Uffizio, vicino ad Asti, trattamenti e massaggi si fanno con vista sui prati e sui vigneti...
Sono scelte che spesso richiedono adattamenti e investimenti importanti (lo spazio "panoramico" è prezioso) e che tuttavia sono apprezzate dai clienti. Perché? Semplice: non si va in una Spa soltanto per un trattamento beauty. I risultati estetici sono importanti, ma conta di più la sensazione di essere, anche per poche ore, al centro dell'universo. E godere della bellezza della natura, mentre un'esperta ti sfiora il viso con creme preziose, o ti scioglie le tensioni con un massaggio, arricchisce il "pacchetto". Immersa in una piscina termale, distesa su una chaise longue, lo sguardo non è più sull' anonimo muro di una (sia pur lussuosa) cantina, ma spazia tra cielo, boschi, mare, montagne. Un plus impagabile, che armonizza corpo e mente.