Una donna su 5 non pratica sport a causa del proprio seno, secondo uno studio condotto dal Research Group in Breast Health (RGBH) dell’Università di Portsmouth. Non solo perché è imbarazzata dalle sue dimensioni ma, soprattutto, per il fatto che, muovendosi, sente dolore e accusa arrossamenti e irritazioni nella zona del petto. Un problema che, ovviamente, si acuisce quando si corre.
Perciò, per la runner indossare un reggiseno specifico per la corsa è fondamentale. Visto che la buona riuscita dell’allenamento dipende anche dal comfort degli indumenti usati, con l’aiuto di due esperte abbiamo individuato le caratteristiche di un vero bra per il running e, in base a queste, abbiamo provato 10 diversi modelli, scegliendone quattro.
Il tessuto dei reggiseni da corsa
È indispensabile che il tessuto del reggiseno sia tecnico, cioè sintetico, per 5 essenziali motivi.
Primo: evita irritazioni alla pelle perché non assorbe e trattiene il sudore, ma ne favorisce facilmente l’evaporazione. Secondo: è fatto con fibre di poliestere, elasticizzate che aderiscono perfettamente alla forma del seno e impediscono durante la corsa che si muova troppo.
Terzo: protegge la pelle dalle frizioni dei movimenti in quanto il reggiseno in tessuto tecnico non ha cuciture (o sono nastrate). Quarto: offre maggiore sensazione di freschezza, dal momento che questo tipo di materiale subisce generalmente un trattamento anti-odore.
Quinto: per la sua elasticità, si possono aggiungere rinforzi o imbottiture dove il seno ha più bisogno di protezione, per esempio nella zona dei capezzoli e dell’areola.
La categoria di contenimento
Ormai tutti i marchi di prodotti sportivi suddividono i loro bra in 3 categorie: low, medium e high impact a seconda del tipo di attività che si intende svolgere.
Per quanto riguarda il running, che è uno sport dinamico, la scelta può ricadere su quelli medium impact, che hanno una buona tenuta e minimizzano i movimenti sussultori sia verticali sia medio-laterali del seno.
In ogni caso, come dicono gli studi del Research Group in Breast Health, questa capacità di contenimento è sempre valida a prescindere dalla taglia, cioè circonferenza toracica e coppa.
Le spalline del reggiseno per la corsa
Diverse indagini condotte tra le consumatrici sportive riferiscono che sono proprio le spalline le maggiori responsabili di una sgradevole sensazione di fastidio quando si corre. Lamentano, infatti, che scivolano ai lati perché è impossibile regolarle con precisione oppure tirano troppo perché non sono ben tenute dalla fascia toracica e, quindi, segnano la pelle sopra la clavicola.
La scelta delle spalline giuste, quindi, è fondamentale per fare running in scioltezza, e le diverse opzioni a disposizione dipendono soprattutto dalla conformazione del corpo di ognuna: quelle dritte assicurano un sostegno regolare, e sono consigliate a chi ha un seno piccolo o proporzionato alla corporatura; quelle a X incrociate sulla schiena tengono di più anche lateralmente, e sono adatte a chi indossa le taglie superiori (dalla quarta in su) oppure a chi ha una coppa grande (C, D, E ecc) su un corpo esile; i modelli mono spallina lasciano più libertà di movimento ma per indossarli ci vuole una coppa più piccola (A o B).
La fascia inferiore
Eccoci al vero sostegno di un reggiseno sportivo: la fascia toracica che rappresenta l’80% del supporto di questo indumento, ottima ragione per fare attenzione a questo particolare.
Non deve stringere troppo né essere troppo allentata, ma questo dipende principalmente dalla taglia; così, come non deve né arricciarsi o sollevarsi verso l’alto durante l’attività. Per quanto riguarda il gancetto, si tratta di una considerazione del tutto personale, che interessa il momento in cui si infila o sfila il reggiseno.
In genere, comunque, chi ha una coppa abbondante sente il seno più fermo se il reggiseno viene chiuso dal gancetto, mentre le taglie small trovano più comodi i modelli senza. L’importante è che la chiusura non sia a contatto diretto con la pelle della schiena.
Reggiseno da runner: niente ferretti
Un reggiseno sportivo non deve irritare in alcun modo e in alcun tipo di movimento, per questo un vero bra per il running non ha mai i ferretti ma una lavorazione della maglia tale da garantire comunque il sostegno necessario.
Il consiglio più
Come tutti i capi tecnici e sportivi, l’uso e i frequenti lavaggi con il tempo deteriorano le caratteristiche peculiari di un reggiseno da running. Questo è un valido motivo per cambiarlo dopo un certo periodo di tempo.
In linea di massima, tra le runner vige la regola di sostituirlo insieme alle scarpe. Ossia, dopo 700- 1000 chilometri, cioè dopo 70-100 ore di attività per chi pratica la corsa in modo amatoriale.
Tanto per darti un’idea sul giusto cambio d’uso: se corri un paio di volte a settimana, scarpe e reggiseno ti dureranno più o meno 1 anno. Però, diamo per scontato che se lo senti molle, è arrivata l’ora di cambiarlo!
REGGISENI SPORTIVI PER LA CORSA, I MIGLIORI 4:
I nostri tester lab: Martina Trento, tesserata con GAV (Gruppo Atletica Vedelago); Elena Simeone,tesserata con la X-SOLID SPORT LAB.
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