di Paola Toia
GUERRA ALLA CELLULITE
‘Panniculopatia edemato-fibro-sclerotica’ (P.E.F.S.) è il nome scientifico per chiamare il nemico più temuto da noi donne: la cellulite. Il termine fu introdotto in Francia nel 1922 inizialmente per un errore, perché scambiata con la cellulitis, un’infezione cancrenosa dei tessuti adiposi. Chiarito l’equivoco, può essere descritta come una manifestazione della pelle - della zona pelvica, addominale, dei fianchi, cosce e glutei - caratterizzata da depressioni o introflessioni. Da qui deriva la simpatica espressione di ‘pelle a buccia di arancia’. Può anche essere associata a noduli nel tessuto adiposo sottocutaneo e, in casi più rari, a un potenziale stato infiammatorio.
CELLULITE: COS’È E QUALI SONO LE CAUSE
A livello fisiologico cosa si innesca per dar via alla formazione della cellulite? Succede quando si crea un tilt nel circolo venoso che blocca l’utilizzo delle ‘riserve di grasso’ a livello degli adipociti (cellule adipose sottocutanee), che forniscono energia all’organismo (come se fossero il ‘combustibile’). Siccome questa risorsa non viene adeguatamente sfruttata, si crea un accumulo di grasso nelle zone critiche, arrivando alla compressione dei capillari sanguigni, che per contro iniziano a trasudare plasma fuori dalle loro pareti. Questo causa un’infiammazione dei tessuti adiposi con la formazione di fibrosi sottocutanee, aumentando la compressione dei capillari e rendendo sempre più difficoltoso il drenaggio dei liquidi (ecco perché si parla di ritenzione idrica). Comunque la cellulite, seppur poco gradevole soprattutto per i canoni estetici della società 2.0, più che una patologia è un inestetismo.
Cause possibili?
- Alterazione del micro-ciclo ematico per l’azione degli estrogeni (ormoni sessuali femminili);
- ritenzione dei liquidi favorita dagli estrogeni con conseguente stasi venosa;
- stile di vita sedentario e assunzione di farmaci;
- alimentazione non curata, unita alla mancanza di movimento: sono le due cause principali e interdipendenti per la formazione della cellulite, non legate al fattore genetico.
COSA FARE PER CONTRASTARE LA CELLULITE?
Si può combattere la cellulite in diversi modi, partendo dal presupposto che è importante prendersi cura di se stessi, perché ‘volersi bene’ è il primo passo per ottenere dei risultati duraturi nel tempo, innescando così un ‘circolo virtuoso’. Fra le cose da fare, provare dei massaggi linfodrenanti, creme apposite (da usare con moderazione e leggendo accuratamente il foglietto illustrativo), dedicarsi a uno sport (lo squat fa molto bene), bere tanto (dall’acqua alle bevande non zuccherate), ma soprattutto cambiare o migliorare la propria alimentazione.
ALIMENTAZIONE ANTICELLULITE: SAPERNE DI PIÙ
I cibi per ridurre ed eliminare la cellulite sono i seguenti:
- proteine: le carni bianche e le uova contribuiscono allo sviluppo muscolare e l’organismo, dato il loro basso contenuto di grassi, deve recuperare l’energia necessaria per le proprie funzioni dalle cellule grasse;
- lenticchie: ricche di ferro, favoriscono il trasporto dell’ossigeno nel sangue, limitando il senso di stanchezza;
- pesce e frutti di mare: grazie alla presenza di acidi grassi, come gli omega 3 (specialmente nel salmone), presentano proprietà antinfiammatorie e non gonfiano i tessuti;
- alimenti ricchi di potassio: la frutta secca, il lievito di birra e alcune verdure a foglia verde permettono di decongestionare il tessuto adiposo;
- alimenti integrali: la pasta, il riso, i cereali e il pane assorbono tossine e conferiscono una sensazione di sazietà (riso e pasta da consumare non più di 3 volte a settimana, soprattutto se non si pratica sport);
- frutta e verdura ricca di vitamina C: come gli agrumi e le fragole, rinforzano le pareti dei vasi sanguigni; i kiwi regolano lo stress e migliorano il transito intestinale;
- frutti rossi: con azione antiossidante favoriscono la rigenerazione cellulare e la vitamina P (bioflavonoidi) migliora la circolazione sanguigna.
CIBI ‘SI’ E CIBI ‘NO’
Cibi ‘sì:
- verdure (preferire quelle a foglia scura perché ricche di vitamina C e potassio): spinaci, cavolfiori, asparagi, broccoli, carote, pomodori, peperoni, sedano, cipolle, melanzane, porri, finocchi, invidia, carciofi;
- frutta (da evitare quella particolarmente zuccherina come uva, fichi e banane): frutti rossi, ciliegie, papaya, mango, anguria, ananas, melone giallo, kiwi, albicocche, mele, arance, pompelmo, fragole, limoni, mandarini, prugne, pesche;
- pesce: meglio se azzurro;
- legumi: lenticchie, in particolare;
- farinacei: integrali;
- carni: bianche, perché meno grasse di quella rossa;
- latticini: magri;
- uova: 1 volta a settimana;
- tè verde e tisane diuretiche.
Cibi ‘no’ (da consumare saltuariamente con moderazione):
- sale: principale responsabile della ritenzione idrica;
- salumi: favoriscono il ristagno di liquidi, poiché spesso ricchi di sale e conservanti;
- formaggi: grassi e stagionati;
- carne: rossa, perché più grassa della bianca;
- fritture e pizze;
- burro: preferire l’olio extra vergine di oliva;
- dolci e zucchero raffinato;
- caffè: soprattutto a fine pasto, perché ostacola l’assorbimento del ferro;
- bibite: zuccherate, energetiche e alcoliche.
CONSIGLI PER UN’EFFICACE ALIMENTAZION ANTICELLULITE
Come procedere nel modo giusto? Ecco qualche dritta veloce:
- acqua: berne molta per eliminare le scorie e i prodotti tossici che non servono al corpo;
- bicchiere di acqua tiepida con limone: consigliato al mattino per depurarsi;
- succo di ananas (contiene bromelina): ottimo per depurare l’organismo e sciogliere il grasso;
- tisane drenanti: ideali per la diuresi;
- caffè: limitarne l’assunzione, soprattutto da parte dei ‘dipendenti cronici’, per permettere il corretto assorbimento del ferro molto importante per il nostro organismo;
- tè verde: con grandi effetti benefici, perché limita l’assorbimento di lipidi e glucidi e combatte la ritenzione idrica grazie alla presenza di antiossidanti naturali;
- alimenti proteici: il loro consumo deve essere superiore a quello delle verdure;
- condire gli alimenti in modo alternativo: per insaporire i cibi, riducendo grassi, sale o salse, si possono usare le spezie, che sono molto salutari; per le insalate optare per olio e limone o olio e aceto bianco (ottimo depurante); per le bevande, se piacciono dolci, utilizzare il miele.
- cottura dei cibi: prediligere quella al vapore;
- frutta e verdura: da consumare preferibilmente fresche e crude, per trarne tutti i benefici derivanti dalle loro proprietà naturali.
COME DISINTOSSICARE IL PROPRIO ORGANISMO
Il nostro corpo può essere paragonato a una macchina complessa e potentissima, dove tutto ha un compito ben preciso, anche ciò che può apparire inutile e insignificante. Quando qualcosa non funziona a dovere, i marchingegni incominciano a intopparsi e si manifestano i primi sintomi di disagio, ragion per cui è importante ascoltare i segnali che il corpo ci manda e intervenire prontamente. L’alimentazione è uno dei pilastri che permette al motore di non fermarsi e pertanto bisogna cercare un equilibrio fra ciò che piace e ciò che consente di stare bene. Nella propria dieta è importante, quindi, introdurre alimenti mirati che permettono di disintossicarsi da tutte le tossine, le scorie e i liquidi accumulati in eccesso.
ALIMENTAZIONE DETOX: QUALI CIBI SCEGLIERE?
Fra i cibi da prediligere:
- crescione d’acqua: pianta apprezzata per le sue proprietà terapeutiche, aromatiche e addirittura afrodisiache; combatte i radicali liberi;
- limonata (senza zucchero): fonte di vitamina C, aiuta l’organismo a disintossicarsi e a bruciare i grassi;
- verdure a foglia verde: aumentano i livelli di clorofilla nel tratto digestivo, facilitando l’organismo a liberarsi delle tossine ambientali come smog e diserbanti;
- frutta fresca: grande carico di vitamine e fibre, con funzioni antiossidanti e depurative;
- cavolo: con proprietà antinfiammatorie e detossificanti, in grado di aiutare a contrastare l’insorgere di alcune forme tumorali;
- carciofi: ricchi di cinarina, che stimola la funzionalità della bile; inoltre prevengono l’indigestione e favoriscono una corretta digestione;
- barbabietola: ricca di fibre, facilita la produzione di enzimi antiossidanti nel fegato, ideale per chi ha problemi alla cistifellea;
- zenzero e aglio: alleati del fegato, lo aiutano a liberarsi dei radicali liberi presenti nell’organismo;
- tè verde: scioglie i grassi ed elimina le tossine in eccesso;
- cereali integrali: ricchi di sostanze nutritive e antiossidanti, contengono anche molte fibre, importanti per la regolarità intestinale.