C’è chi non si limita a proporre la ginnastica facciale per contrastare l’invecchiamento, ma per sentirsi meglio e risolvere alcuni disturbi e acciacchi di salute.
Il programma Fit&Face, ideato dalla fisioterapista Silvia Pengo, prevede esercizi che aiutano a sciogliere le rigidità della colonna. Secondo l’esperta, le tensioni muscolari si trasmettono anche a distanza, attraverso i tessuti: sul viso si manifestano con pieghe e rughe d’espressione, sul collo e lungo la colonna vertebrale con contratture spesso dolorose. Perciò, lavorando sulle prime, si riesce a intervenire anche sulle seconde.
Della stessa idea la personal trainer e maestra di ginnastica facciale Paola Rivalta. Il suo metodo si avvale persino di piccoli attrezzi, come spazzoline e fasce elastiche, per rendere più efficace l’allenamento. Proprio come si fa con i pesini in palestra. Secondo lei, fare lavorare i muscoli del viso è utile per il benessere in generale, ma anche per alleviare le tensioni causate dal bruxismo (cioè il digrignamento dei denti), le conseguenze della sinusite e di alcuni tipi di cefalea. Certi esercizi si rivelano efficaci persino nella riabilitazione in caso di traumi o interventi chirurgici, non soltanto estetici.
Un’insegnante di ginnastica facciale e una di Stott Pilates, Chiara Garrone e Paola Cherubini, hanno inventato il protocollo Viso e corpo in armonia. In pratica, in una lezione di due ore si imparano esercizi per la zona alta del busto e per la parte bassa della faccia (mento, mandibola e zigomi). Da ripetere poi a casa, grazie a una dispensa. Lo scopo? Riportare in equilibrio i muscoli di schiena e viso. Parte degli inestetismi del volto, infatti, sono collegati alla postura. Per esempio: il muscolo anteriore-laterale del collo (il platisma) si allena in simbiosi con i pettorali. Se non viene tonificato, causa il brutto effetto di un collo rilasciato, invecchiato. Sempre la postura scorretta può causare il doppio mento o le rughe nasolabiali. E, dunque, grazie ai movimenti presi in prestito dal Pilates e dalla ginnastica facciale di questo metodo (visavì), mirati all’attivazione degli addominali più profondi, alla stabilizzazione del torace e alla mobilizzazione del cingolo scapolare, i muscoli contratti si rilassano e riprendono mobilità. Quelli fiacchi, invece, vengono tonificati. E tra viso e corpo ritorna l’armonia.
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