Siamo le europee più attente alla cura del viso (il 93% la considera irrinunciabile), eppure abbiamo sempre meno tempo per la detersione: non a caso, dal 2012 i prodotti struccanti in continua crescita sono le acque micellari e le salviettine (fonte: Osservatorio Beauty L’Oréal Italia), che con un solo passaggio rimuovono trucco e impurità.
Due soluzioni altrettanto rapide, ma non equivalenti. «Mentre l’acqua micellare si può usare tutti i giorni, le salviettine sono più adatte a situazioni come i viaggi perché spesso contengono conservanti potenzialmente aggressivi come l’alcol», spiega Corinna Rigoni, dermatologa a Milano. Inoltre lasciano una leggera patina sulla pelle e, se il tessuto non è biodegradabile, sono poco ecologiche.
Un prodotto in evoluzione
«Le soluzioni micellari, invece, sono delicate e rimuovono il trucco senza intaccare il mantello idrolipidico della cute: sono quindi adatte anche alle pelli sensibili, reattive, o con problemi specifici come acne, dermatite o couperose», sottolinea la dermatologa.
Non a caso conoscono un successo costante dai primi anni del 2000, quando erano usate nel backstage delle sfilate per struccare rapidamente le indossatrici. E si rinnovano ogni anno per venire incontro alle esigenze di tutte le donne, diventando multitasking come loro.
Il primo passo è stato rendere il prezzo accessibile: all’inizio le acque micellari erano un prodotto di nicchia, più caro del latte detergente; oggi esistono soluzioni per tutte le tasche.
Ma la novità del 2019 è il moltiplicarsi delle declinazioni dello struccante micellare: acqua, gel, latte e addirittura soluzione bifasica. Il successo della formula non è solo un fatto di praticità ma anche di sensorialità, di piacevolezza d’uso e sensazione di pelle pulita. «Non serve sfregare o strofinare, con il rischio di irritare la cute, basta imbibire bene un dischetto di ovatta e con uno o due passaggi la pelle è detersa. Un bel vantaggio per le pelli reattive», dice l’esperta.
Le nuove versioni
Se usi trucco waterproof o make up ricchi di cere come eyeliner e mascara, tuttavia, non sempre l’acqua micellare basta. Finora dovevi passare alle soluzioni bifasiche ad hoc, o utilizzare gli oli struccanti che, per affinità, sciolgono i grassi di rossetti & Co.
«La detersione con l’acqua micellare, infatti, è meno profonda di quella ottenuta con il latte o gli oli detergenti», conferma la dottoressa Rigoni. Per farti un’idea è come passare la scopa sul parquet anziché l’aspirapolvere: la prima è delicata e veloce, ma un po’ di polvere la lascia, mentre con il secondo rimuovi ogni residuo ma perdi tempo a tirarlo fuori e a metterlo via. Oggi però, anche se ti trucchi molto puoi restare fedele alle micelle e testare quelle bifasiche, da agitare prima dell’uso, o i nuovi latti micellari, adatti anche alle pelli aride o mature.
«Le bifasiche hanno una parte acquosa e una oleosa ed entrambe contengono micelle. Con il trucco waterproof l’aiuto degli oli è fondamentale per dissolvere i grassi e le cere», spiega Umberto Borellini, cosmetologo. Agita il flacone e inizia dagli occhi: imbibisci due dischetti, lasciali in posa per qualche istante e poi elimina il maquillage.
Il latte micellare può essere massaggiato sul viso con i polpastrelli e poi tolto con l’ovatta, o sciacquato. Rimuove bene il trucco e lascia la pelle morbida. «L’acqua micellare è adatta anche alle teen e a chi ha pelle grassa, soggetta a imperfezioni, soprattutto nella versione gel-mousse: delicata sulla cute, rimuove le impurità senza aggredire ed evitando quindi l’effetto rebound dei detergenti classici», dice il cosmetologo.
Si massaggia sul viso umido, si sciacqua ed è fatta. «Anche se in teoria non ha bisogno di ulteriori passaggi, a fine giornata una vaporizzata di acqua termale lenitiva conclude lo strucco, specie in presenza di arrossamenti o irritazioni ricorrenti», conclude la dottoressa Rigoni.
Latte e tonico addio?
Se oggi è un po’ lasciato da parte a vantaggio delle soluzioni fast, non significa che il classico duo latte&tonico sia pronto per la pensione, anzi.
«Le formule si sono aggiornate e oggi offrono una detersione profonda e piacevole in pochi passaggi. L’unico difetto rimasto è che occorrono sempre due flaconi e questo non è pratico in viaggio. Ma chi ha la pelle matura continua a preferirne la morbidezza, mentre chi si trucca molto ne riscopre l’efficacia struccante», dice la dermatologa Corinna Rigoni.
Se ti piace il risciacquo
Vivi in una città inquinata? La sera alterna all’acqua micellare una crema detergente, da rimuovere con il panno specifico in microfibra: ti assicura una detersione ancora più profonda, aiutandoti a eliminare polveri sottili, inquinanti e altri residui che possono depositarsi sul viso.
«Si tratta di prodotti densi e cremosi che, a contatto con la pelle umida, si trasformano in latte (oil to milk) e grazie alle molecole lipidiche che contengono arrivano a catturare molto più sporco», spiega il cosmetologo Umberto Borellini.
Vanno massaggiati leggermente e poi rimossi con il panno struccante: rimarrai sorpresa dalla sensazione di pelle di seta che lasciano e sono adatti a te se hai la pelle da normale a mista. Tempo necessario? Un batter di ciglia o quasi.
Se preferisci un tocco asciutto perché hai problemi di untuosità puoi provare le nuove mousse con acidi della frutta dall’azione seboregolatrice, ma non abbandonare il panno struccante: la sua azione meccanica rimuove le cellule morte e ti aiuta ad avere una detersione profonda ma delicata.
LE MICELLARI SCELTA DA STARBENE
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Articolo pubblicato sul n. 39 di Starbene in edicola dal 10 settembre 2019