Chissà quante volte l’avrete sentito dire: lo scrub è un cosmetico indispensabile. Vero. Di più, verissimo. Al punto, che non dovrebbe mai mancare nel beauty case.
Il motivo principale è presto detto: «Quando si esfolia la pelle, si “tira fuori” quella morbidezza che le cellule morte depositate in superficie nascondono sotto un velo di ruvidità», spiega Magda Belmontesi, dermatologa.
Ma ci sono altre ragioni per cui non bisognerebbe rinunciare allo scrub.
ILLUMINA LA PELLE
Fate questo esperimento. Stendete sul corpo un olio naturale, per esempio di mandorle dolci, e osservatevi allo specchio. Noterete una certa rugosità in alcuni punti: in genere, i talloni, le ginocchia, i gomiti, gli avambracci e i glutei. Ebbene, soprattutto in queste zone, l’epidermide appare più scura e opaca perché le cellule morte, prive di acqua e brillantezza, non sono state eliminate naturalmente dal processo di rinnovamento della pelle, il cosiddetto “turn over cellulare” che avviene ogni 28 giorni (ma con l’età rallenta).
In pratica, dallo strato profondo nascono le cellule vitali e fresche, man mano che arrivano in superficie, però, perdono acqua e luminosità. E più restano in superficie, più la pelle apparirà grigia e spenta. Esfoliarla significa stimolare questo processo e illuminarla.
LEVIGA BRACCIA E GAMBE
La cosiddetta “pelle di pollo” è quell’antiestetico problema che colpisce braccia e gambe e che, in linguaggio scientifico, si chiama cheratosi pilare.
«In pratica, l’epidermide diventa più spessa e ruvida in corrispondenza dei follicoli piliferi che sono ostruiti da tappi di cheratina. Lo scrub, ripetuto un paio di volte alla settimana, aiuta a liberarli» spiega l’esperta. «Dopo, basta risciacquare bene e applicare una crema idratante».
STIMOLA LA CIRCOLAZIONE
«L’applicazione stessa dello scrub che avviene con lo sfregamento della pelle è benefica» sottolinea la dermatologa. «Massaggiare i granulini equivale a fare una rigenerante frizione che risveglia il microcircolo». Il movimento più efficace? Muovere i palmi in senso circolare e dal basso verso l’alto, per stimolare meglio l’ossigenazione del sangue.
MIGLIORA LA PENETRAZIONE DELLE CREME ANTICELLULITE
«Quando si fa piazza pulita delle cellule morte, non solo l’epidermide appare più levigata e compatta, ma anche i pori risultano più aperti, liberi», spiega la dottoressa Belmontesi. «Questo significa anche che i tessuti sono più ricettivi ai prodotti che vengono applicati dopo, come la crema idratante, nutriente, snellente o anticellulite. Approfittatene».
ESALTA L’ABBRONZATURA
«Poche persone fanno lo scrub quando sono abbronzate per paura di provocare spellature o, peggio, di sbiadire il colorito. E, invece, bisognerebbe continuare a esfoliare la pelle almeno una volta a settimana», conclude la dermatologa. «Infatti, liberandola dalle cellule morte, la tintarella diventa più radiosa. Anche perché la salsedine marina inaridisce l’epidermide e la fa sembrare come “di cuoio”: una passata di scrub, ammorbidendo i tessuti, tira fuori una nuance dorata più naturale».
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