Filler e tossina botulinica sono e restano il re e la regina degli interventi di medicina estetica, ma qualcosa sta cambiando: al XX Congresso internazionale di medicina estetica Agorà, appena svoltosi a Milano, si è parlato molto di procedure multidisciplinari e macchinari di ultima generazione.
«La nuova frontiera, infatti, è un approccio integrato che mira a mantenere e conservare la qualità della pelle, la sua luminosità, i volumi naturali, offrendo un aspetto curato, ma senza stravolgimenti», dice il professor Emanuele Bartoletti, presidente Sime (Società italiana di medicina estetica).
E se ancora qualcuna insiste a farsi gonfiare le labbra o esagera con le “punturine”, ormai la maggioranza delle pazienti dalla medicina estetica vuole soprattutto un effetto bonne mine che valorizzi la bellezza senza attirare l’attenzione.
Ecco alcune delle novità più interessanti di questo campo della medicina “del benessere”.
IL RIGENERANTE GLOBALE
Più efficace e duraturo della biorivitalizzazione è un nuovo protocollo di rigenerazione cutanea chiamato Rigenera Skin, frutto di 6 anni di studio.
«Si basa sul principio dell’impianto autologo, partendo cioè dalla frammentazione meccanica di un minuscolo (2-3 mm) prelievo di cute dietro l’orecchio del paziente (in anestesia locale). Un dispositivo monouso in soli 2 minuti riduce il tessuto in particelle delle dimensioni di 50 micron che vengono subito reimpiantate con tecnica mesoterapica sul viso, il collo, il décolleté o persino le mani. Queste particelle di tessuto sono ricche di cellule vitali che colonizzano l’area, rilanciando la produzione di fibroblasti con conseguente incremento di elasticità e compattezza del tessuto circostante, dimostrato da studi clinici», spiega il professor Franco Rinaldo Perego, direttore della Rigenera Clinic, la prima a proporre la tecnica in Italia. I risultati si apprezzano nel giro di 40 giorni e sono stabili nel tempo.
«Si tratta di interventi “one shot”, che non hanno cioè bisogno di ulteriori appuntamenti per perfezionare i risultati, danno un risultato molto naturale, non hanno periodi di recupero post intervento e sono quasi indolori: il microprelievo non richiede punti e gli aghi mesoterapici per il reimpianto sono molto sottili», sottolinea il dottor Perego.
Il costo si aggira sui 1.300 € per il viso, ma si può usare la tecnica sul corpo (1.450€) e per trattare l’alopecia (1.700€).
IL FILLER CHE SCHIARISCE E SPIANA
Una delle ultime novità in fatto di filler arriva dalla Corea e si chiama Prostrolane Blanc-B. Le sostanze iniettate (peptidi biomimetici, un brevetto esclusivo), non servono a creare volume, ma a donare alla pelle una maggiore luminosità, a correggere rughe e macchie del viso. Si usa anche su collo, décolleté e mani.
«I peptidi biomimetici sono sostanze biotech, cioè create in laboratorio, che però mimano gli aminoacidi presenti nelle cellule: si sostituiscono a quelli presenti nella cute che, con l'avanzare degli anni, tendono a rallentare il loro funzionamento e il loro moltiplicarsi: ogni peptide ha la propria funzione, che può essere ridensificante, stimolante, lipolitica… Nel caso di Prostrolane Blanc-B, i biopeptidi selezionati sono schiarenti, rassodanti e antirughe, indicati anche per migliorare le rughe naso-labiali e definire l’ovale del viso», spiega Lucio Miori, dermatologo e medico estetico a Peschiera del Garda (VR), docente alla Scuola di medicina estetica Agorà.
Il trattamento si articola in due sedute, a due settimane di distanza e il prodotto viene iniettato nel derma medio. I risultati sono immediati e possono durare circa 12 mesi, poi il trattamento va ripetuto. I tempi di recupero post intervento sono minimi e si risolvono in pochi giorni. Il costo parte da 200 € a seduta.
DUE TECNICHE PER IL DOPPIO MENTO
Un tempo appannaggio esclusivo del chirurgo, ora anche il grasso sottomentoniero, cioè il cosiddetto doppio mento, può essere trattato senza bisturi. Che sia dovuto a morfologia o a sovrappeso, gli approcci sono due: uno tramite iniezione di acido desossicolico, un farmaco arrivato lo scorso anno dagli Stati Uniti, l’altro, la novità 2018, tramite un macchinario coreano (patria degli interventi estetici all’avanguardia) che sfrutta la radiofrequenza con elettrodi.
«Le iniezioni di acido desossicolico nel sottomento sciolgono le cellule adipose e, al contempo, prevengono la lassità del tessuto, per un risultato positivo nell’80% dei casi», spiega il professor Emanuele Bartoletti, pioniere della tecnica in Italia. L’intervento dura 10 minuti; dopo 7-10 giorni la parte si sgonfia e, nel giro di 3-4 mesi si apprezzano i risultati.
Talvolta sono necessarie altre sessioni, per un massimo di tre, a 4 mesi di distanza. Costo della seduta, indicativamente, 800-1000€.
L’altra metodica adatta alla riduzione del doppio mento utilizza un apparecchio all’avanguardia nella radiofrequenza, Agnes, messo a punto dal professor Gun Young Ahn, dermatologo e direttore scientifico delle cliniche Gowoonsesang in Corea. Agnes (già impiegato con successo per trattare le borse sotto gli occhi e le rughe periorbitali) ha il vantaggio di rassodare al contempo il contorno della parte inferiore del volto e il collo, oltre a lasciare segni poco visibili nel post operatorio.
«Dopo una piccola anestesia locale, si appoggia sul doppio mento un primo elettrodo che avvia lo scioglimento del grasso. Nella seconda parte del trattamento si utilizza un secondo elettrodo che potenzia l’effetto lipolitico ma soprattutto permette ai tessuti di retrarsi determinando un rassodamento contestuale che ridisegna l’ovale», spiega il professor Ahn, che ha presentato i risultati con Agnes al congresso Agorà e il nuovo trattamento del doppio mento presso il Centro Dvora di Milano.
La seduta dura 30 minuti e i risultati di vedono nel giro di una settimana, mentre l’effetto massimo si osserva dopo due mesi. Costa 1.100 €.
In entrambi i casi i risultati sono definitivi, purché nel frattempo non si ingrassi di nuovo.
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Articolo pubblicato sul n. 46 di Starbene in edicola dal 30/10/2018