Al XX Congresso internazionale di medicina estetica Agorà, appena svoltosi a Milano, si è parlato molto di procedure multidisciplinari e macchinari di ultima generazione per correggere gli inestetismi del corpo.
Ecco tutte le novità.
IL GELO NEMICO DEL GRASSO LOCALIZZATO
L’approccio più consolidato in medicina estetica è la criolipolisi, una vera alternativa alla liposuzione, di pertinenza del chirurgo. Permette infatti di ottenere buoni risultati senza essere invasiva, ma non è adatta a chi va di fretta: l’adipe si dissolve gradualmente nel giro di 1-2 mesi e non si riforma. Bisogna però evitare di ingrassare nuovamente. Eccone le due declinazioni più efficaci.
Il freddo scaccia-cuscinetti
«Per chi ha pliche di grasso di almeno 4 cm (per esempio sull’addome, ma anche fianchi, schiena, cosce, braccia) la crioadipolisi, ovvero disgregazione delle cellule di grasso attraverso il freddo, permette di ridurre di circa il 20% il volume del tessuto adiposo in modo sicuro ed efficace, anche quando è associata a cellulite», spiega il professor Emanuele Bartoletti, presidente Sime (Società italiana di medicina estetica). «Si portano le cellule a -8 °C per circa 70 minuti grazie a uno speciale macchinario che “aspira” la parte (preparata con un gel specifico) e la raffredda: ciò determina la morte degli adipociti, che vengono poi smaltiti dall’organismo. La cute non viene danneggiata e si ha solo un lieve arrossamento che svanisce in poche ore».
Il costo di ciascuna seduta è di circa 500 €, da ripetere eventualmente a distanza di qualche mese.
La cristallizzazione per la culotte de cheval
È uno degli inestetismi più difficili da eliminare perché il grasso che si deposita su fianchi, glutei ed esterno cosce come a formare un immaginario pantalone da cavallerizza resiste a diete ed esercizio fisico.
«La criolipolisi, in questo caso, è determinata dall’esposizione della parte per un’ora e 15 minuti a -13 °C, grazie a un macchinario ad hoc. In tal modo si causa la cristallizzazione e la morte delle cellule adipose, che in quella zona non si riformeranno», spiega la dottoressa Dvora Ancona, medico estetico che ha battezzato il metodo Cool Pro.
Anche in questo caso, si può tornare alle proprie attività al termine della seduta e i risultati (1-2 taglie in meno) si possono osservare dopo qualche mese, il tempo necessario perché le cellule adipose siano eliminate con il metabolismo.
I costi partono dai 600 € e le sedute necessarie variano da una a tre.
LA LASERLIPOLISI PER IL RIMODELLAMENTO E LA TONICITÀ
Perdere centimetri e al contempo rassodare punti come l’interno coscia (o altre parti che con il tempo perdono tonicità, come braccia o pancia) è più semplice con la laserlipolisi, lo scioglimento delle cellule adipose tramite il laser. Dagli Stati Uniti arriva in Italia ProLipo Plus, che utilizza due lunghezze d’onda complementari.
«L’apparecchio agisce sottocute sui depositi di grasso e in superficie sulla compattezza dei tessuti», spiega Emanuele Nespoli, chirurgo plastico ed estetico, pioniere con il professor Franco Rinaldo Perego, direttore della Rigenera Clinic, di questo approccio mininvasivo alla liposcultura. «Gli impulsi del laser, infatti, viaggiano sia a 1064 nanometri, sia a 1319 nanometri: i primi sciolgono il grasso penetrando per 1 mm grazie alla fibra ottica. I secondi, stimolando la produzione di elastina, rassodano la pelle, mentre il calore prodotto la fa ritrarre. Così si ottiene un rimodellamento, ma anche una tonificazione».
Dopo la seduta che, a seconda delle zone, dura da 40 a 60 minuti, si ha gonfiore per circa un mese e, per le prime 2-3 settimane, si indossa una guainetta che aiuta a riassorbire l’edema. I primi risultati si apprezzano già dopo qualche giorno, mentre la nuova silhouette si vede dopo circa 1 mese. Si perdono dai 5 ai 15 cm di circonferenza, e il grasso eliminato non si riformerà più in quell’area.
Il costo? 2-3mila € a zona, a seconda dell’estensione.
IL RAGGIO "SU MISURA" PER I PIGMENTI DIFFICILI
Il nome dell’ex da cancellare dal braccio, un dragone che non piace più, un lavoro che richiede una pelle intonsa: i motivi per richiedere la rimozione di un tatuaggio sono tanti. Cresce il numero dei pentiti e la tecnologia propone laser Picosure e Discovery Pico, in grado di eliminare pigmenti problematici come il verde o l’azzurro in meno tempo.
Il loro plus sta nella velocità dell’emissione del raggio, passato dai nanosecondi dei “vecchi” Q-Switched ai picosecondi, cioè da pochi miliardesimi a pochi decimi di miliardesimo di secondo, come spiega il dottor Riccardo Testa, chirurgo plastico ed estetico, che lo ha impiegato per primo in Italia: «Picosure e Discovery Pico colpiscono il pigmento del tattoo con impulsi brevissimi, rompendolo in particelle molto più piccole, dunque più facilmente rimuovibili dai macrofagi, le cellule che smaltiscono gli scarti del metabolismo. In più, i picoimpulsi si rivelano più delicati sui tessuti circostanti. Il tutto si traduce in migliori risultati e minor numero di sedute necessarie».
Ulteriore novità è la possibilità di modulare la lunghezza d’onda del laser in funzione dei pigmenti usati: «Questo tipo di laser non è ablativo, quindi non intacca lo strato superficiale dell’epidermide, ma ha un determinato bersaglio, costituito dai pigmenti. I neri si cancellano con lunghezza d’onda 755 o 1064, a seconda della sfumatura; gli azzurri e i verdi si disgregano meglio impostando il laser su 755, mentre i rossi e gli aranci con il 532», specifica il dottor Testa.
I costi? Dipendono dall’estensione e dalla natura del tatuaggio: si parte da 150 € fino a 600 € a seduta.
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Articolo pubblicato sul n. 46 di Starbene in edicola dal 30/10/2018